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COLE
Dopo che Dana se n'è andata, mi sono seduto sul divano a pensare a tutto quello che avevamo passato insieme e al momento in cui mi ha fatto quella dannata proposta o me o la tua vendetta, mi aveva detto guardandomi negli occhi. In quell'istante esatto ho capito che la stavo allontanando. Così ho chiamato Connor e mi sono accertato che Dana fosse a casa loro, ho comprato uno smoking e dei fiori. Mi sentivo ridicolo ma avrei fatto qualsiasi cosa per non farla scappare da me; ho pranzato nello stesso centro commerciale dove avevo fatto acquisti; sono tornato a casa; ho chiuso gli occhi e mi sono svegliato verso le 20:00; mi sono preparato e sono uscito di casa. Arrivo al luogo della festa alle 10:56, rimango in macchina e vedo uscire Dana che urla contro Sam, decido di non scendere per farmi desiderare (si il mio orgoglio ancora non è stato respinto del tutto) e guardo sul display del cellulare una foto mia e di Dana nel nostro posto preferito ma il mio momento idilliaco viene interrotto da un rumore assordante, alzo lo sguardo e vedo quello che non mi sarei mai augurato di vedere: davanti a me ci sono due macchine capovolte, la prima macchina è nera con Chris al volante e la seconda macchina è un'auto familiare, anche troppo, con al volante Sam e accanto a lei Dana. Sono le 11:00 in punto. Scendo dalla macchina, chiamo un'ambulanza e Valerie. Mi avvicino all'auto rossa di Sam, tolgo con l'adrenalina nel corpo gli sportelli, sono tentato di salvare Dana e andarmene ma se lo avessi fatto, se avessi aiutato lei invece che la sua amica mi avrebbe odiato per il resto della mia vita quindi sgancio la cintura a Sam e la trascino fuori dalla macchina, quando arrivo dal lato di Dana vedo la sua testa piena di sangue e inconsapevolmente inizio a piangere, le lacrime scorrono continuamente, per ogni volta che mi sforzo di sganciare la cintura della mia ragazza il numero di lacrime aumenta. All'improvviso mi sento toccare la spalla e vedo Val e Connor che piangono dietro di me, mi fanno spostare e la tirano fuori, non so cosa fare, mi sento spiazzato e l'unico nome che in questo momento mi passa per la testa è "Chris", è tutta colpa sua, ancora una volta ha cercato di rovinarmi la vita e questa volta ci sta riuscendo così anche se sento le sirene dell'ambulanza avvicinarsi, vado verso la sua macchina, lo trascino fuori e vedendo che ha solo dei graffi, non vedo più dalla rabbia e inizio a picchiarlo senza ritegno, non mi interessa se sto picchiando un ragazzo già ferito, non riesco a non farlo. Qualcuno da dietro mi ferma e mi porta sopra l'ambulanza, mi soffermo sullo specchietto retrovisore e vedo la devastazione: ho i capelli arruffati, gli occhi iniettati di sangue e le nocche delle mani spaccate. Mi sento una merda, non riesco a smettere di pensare solo a me stesso e non mi accorgo neanche di avere nel lettino accanto a me Dana con la testa piena di sangue e i suoi bellissimi occhi color smeraldo, chiusi e gonfi. Le prendo la mano e l'appoggio alla mia guancia, le lacrime iniziano a rigarmi il viso e bacio la mano di Dana per poi addormentarmi con la testa appoggiata al suo addome e le nostre mani intrecciate.

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BACK TO ME 5 - La memoria del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora