×Premessa ×
Questa è la mia prima storia "seria" quindi mi scuso in anticipo per errori vari, spero vi piaccia e se è così votate e commentate cosa secondo voi dovrei cambiare oppure cosa vi piace e cosa no.
Spero di strapparvi qualche sorriso e di intrattenervi buona lettura.Ed eccomi qua di nuovo a scappare, sinceramente non so nemmeno più da cosa sto scappando se da mio padre, dal matrimonio con Aiden oppure semplicemente dal mio passato so solo che se mi fermo tutto questo mi travolgerà. Gli alberi mi sfrecciano accanto mentre corro a pieni polmoni verso non so cosa, corro e basta senza meta, senza un obbiettivo preciso vado avanti finché le mie zampe non cedono e sono costretta a fermarmi per riprendere fiato, il mio cuore batte all'impazzata e i ricordi affiorano, di me felice che abbraccio mio padre, dei miei amici e le lacrime iniziano ad affiorare e rigarmi le guance.
Sto andando troppo veloce, scusate parto dal principio e vi spiego tutto per bene.Mi chiamo Jess e sono mezzo lupo mezzo umano, ho 16 anni e la mia vita è cambiata radicalmente in meno di tre mesi. Prima vivevo con mio padre , l'aplha del mio branco, in Oregon andavo alla Stenish High School ed ero al quarto anno, l'anno dopo mi sarei diplomata, la mia vita era splendida avevo amici che mi volevano bene, un padre che mia amava e allora voi vi chiederete perché me ne sono andata. Beh perché ad un certo devi aprire gli occhi e devi capire realmente se le cose sono veramente così come sembrano, oppure sono solo una cosa programmata fin da quando sei nata .
Quando scopri che tutta la tua vita è stata progettata, i tuoi amici, il tuo futuro è già stato scritto da qualcun'altro e tu non hai scelta di decidere, ma io no non ci riesco a vivere così, ora capisco perché mia madre se ne sia andata.
Ma ritorniamo a noi.Dopo aver ripreso fiato cerco di capire dove mi trovo, annuso l'aria è sento come un odore di paura, di tensione e di agitazione, mi rimetto sull'attenti in posizione di attacco e mi guardo intorno, ma non vedo niente.
Mi rimetto a correre sperando sia solo un cervo o un qualche altro animale, ma man mano che vado avanti l'odore si fa più intenso e il mio battito accellera. Cerco di distinguere altri odori, ma è un odore troppo forte, pungente difficile da ignorare, cerco di capire da dove provenga, trovata la direzione seguo la pista cautamente facendo sempre attenzione.
Quando l'odore si fa fortissimo mi guardo attorno per vedere se trovo la fonte di quel odore, guardando per terra vedo un giovane, avrà avuto la mia età e aveva una ferita sulla gamba ed un altra sul braccio, sembravano graffi, ma non di un lupo o di un orso erano strani profondi ed erano stati fatti in punti precisi, come se l'aggressore sapesse esattamente dove colpire, ciò riconduceva solo ad un licantropo. Annusati l'aria cercando di capire se l'aggressore fosse ancora nei paraggi ma l'odore del sangue era troppo forte e distraeva il mio olfatto, mi ritrasformai e mi avvicinai lentamente al corpo immobile del ragazzo, era ancora vivo, strappai un pezzo della mia maglia e gliela legai sulle ferite per fermare il sangue, poi mi caricai il corpo sulle spalle e camminai, camminai fino a che non arrivai in una cittadella sperduta. Portai il ragazzo in un ambulatorio di zona, che più che un ambulatorio sembrava un infermeria di una scuola, che è già tanto se hanno un cerotto.
Uscita dall'ambulatorio mi misi a vagare per la cittadella immersa nei miei pensieri, perché avevo appena salvato quel ragazzo, avrei potuto lasciarlo lì, mi aveva solo rallentato. Tanti dubbi mi giravano per la testa, sentivo la pressione sulla schiena pronta a spezzarsi per il troppo peso, sentivo la mia testa che diceva “ concentrati, sii la ragazza forte che tua padre ha cresciuto non arrenderti ai sentimenti, quelli ti distruggono lentamente logorandoti dall'interno„ mentre il cuore urlava imperterrito “ Ascolta sti cazzo di sentimenti sono quelli che ti rendono umana e ti permettono di vivere ricordatelo sempre „ dentro la mia testa c'era un tale inferno che a volte avevo seriamente pensato di essere sul punto di scoppiare.
Prendo una stanza in un hotel per riposarmi un po' prima di ripartire. Arrivata in stanza mi butto sul letto e finalmente dopo tanto tempo i miei muscoli si rilassano leggermente.Dopo essermi riposata un paio d'ore decido di voler ripartire, quando sento bussare alla porta.
Apro e mi ritrovo davanti un ragazzo molto bello devo dire, con occhi di un verde acceso e capelli neri come la pece, che con i miei di un biondo platino facevano un forte contrasto. Il ragazzo mi guarda con un aria di sfida, ad un certo punto dopo vari minuti di imbarazzo il misterioso ragazzo parla e dice «Cosa ci fai qua, vattene» alzo un sopracciglio incredula alle sue parole e gli rispondo « Ma chi ti credi di essere. Sei solo un grande bambino viziato, ma poi chi ti conosce vattene immediatamente di qui a enon vuoi finire a brandelli » lui mi guarda intensamente ed ero già pronta ad un sfuriata, invece la sua bocca si apre in un enorme sorrido con due splendide fossette e scoppia in una fragorosa risata, rimango allibita dalla sua reazione incrocio le braccia e riamngo a guardarlo aspettando che si riprenda, dopo quasi un minuto che rideva si ricompose e ritornò serio dicendomi « ok non ho mai riso tanto, scusami piacere sono Tay e sono l'aplha del branco che vive qui, mi spiace accoglierti così ma te ne devi andare» ancora un po' stranita dal suo comportamento rimango a fissarlo e devo dire che è veramente figo madò « guarda che se mi guardi così mi sciupi » disse con un ghigno sul volto, allibita e imbarazzata gli chiudo la porta in faccia e gli urlo « tanto me ne stavo per andare » « peccato prima avrei voluto invitarti a cena »e se ne va, ma cosa cazzo è appena successo.*Spazio Autrice*
Ehilà buondì a tutti, spero che questo primo capito vi abbia intrigato è divertito
Vi chiedo se vi è piaciuto di mettere una di quelle belle stelline e di commentare su cosa vi è piaciuto e cosa no.
Alla prossima pupazzoli!!❤😍
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Find your self
WerewolfJess vive con suo padre in Oregon. Suo padre, l'alpha del suo branco, è un uomo importante in tutto il mondo conosciuto come l'invincibile e Jess lo ammira molto per questo, ma sente ogni giorno il peso di dover essere all'altezza del suo cognome. I...