Si aggirava nella cucina con la destrezza di una vecchia ballerina. Quella stanza era il suo palco, e quelle ciabatte prese al mercatino dietro l'angolo le sue scarpette da ballo.
"Cos'è quel faccino, amore?"
Alzai le spalle e spostai lo sguardo altrove; mi incantavo sempre a guardarla, perdendo minuti interi ad ammirare i suoi movimenti normalissimi, anche se, ai miei occhi, sembravano avere sempre qualcosa di sovrannaturale. Seduta su una sedia e con un gomito sul tavolo, poggiai il mento sulla mano mentre la nonna canticchiava motivetti allegri, volteggiando nello spazio libero della camera.
"Fra poco arriva il nonno, non sei contenta?"
"Si!"
"Ci porterà le ciambelle glassate, quelle che ci piacciono tanto. Non vedo l'ora!"
I genitori della mamma abitavano a qualche isolato più avanti di casa nostra, mi bastava percorrere un lungo marciapiede e svoltare a destra dopo aver sorpassato circa cinque case per arrivare lì. Erano 307 passi in tutto. Li avevo contati, e continuavo a farlo per non rischiare di dimenticare quanti passi misurava il concetto di "vicino casa". La mamma ne ha sempre parlato tanto.
Nonna Claire sembrava sempre contenta di avermi con sé, sfornare biscotti e offrirmi tutto il suo amore con quei dolciumi che, la sera, offriva anche al marito, William. Nonno William rincasava almeno una volta a settimana con un fiore diverso. Ha sempre visto la nonna come la cosa più bella e preziosa del mondo. Era il suo gioiello più vistoso, diceva, e il fiore più profumato e colorato di cui si prendeva cura da almeno quarant'anni. Proprio per questo dedicava un giorno della settimana a lei e al romanticismo che, segretamente – ma non proprio –, covava dentro di sé da tempi immemori. Con un cappello elegante in testa che stonava col resto dell'abbigliamento un po' trasandato, rientrava sempre in casa con una mano dietro la schiena e un sorriso da furbetto sul volto, guardava la moglie con la meraviglia negli occhi e le diceva: "Indovina?". Nonna Claire sapeva sempre cosa c'era da indovinare, ma stava al gioco e rispondeva: "Cosa, amore mio?". A quel punto il marito le mostrava il fiore, si faceva serio e si avvicinava a lei, strofinando il naso sulla sua tempia e aspirando il suo profumo di donna mischiato ad impasto per dolci, come aveva sempre fatto. In quei momenti il nonno sembrava tornare giovane, un giovane ventenne innamorato pazzo di quella ragazza di Parigi che adorava leggere poesie in mezzo all'erba e ai fiori.
La prima volta l'aveva vista cogliere un fiore e usarlo come segnalibro - la nonna adorava mischiare il profumo dei fiori e dei libri, diceva che era inebriante come pochi altri profumi al mondo. La seconda volta, invece, l'aveva scorta in una pasticceria lì vicino, scoprendo – fra un pedinamento e un altro – che trascorreva lì la maggior parte delle sue giornate, eccetto quando si dedicava alla sua più grande passione dopo i dolci: i libri. La terza volta, la fatidica, aveva deciso di armarsi di coraggio e di tanti, tanti spiccioli da spendere in quella piccola pasticceria locale.
"E' una cosa da uomini, bambina mia, è difficile da spiegare... tua nonna è sempre stata una con la testa fra i libri, non guardava la gente, non li degnava di uno sguardo. Non perché fosse arrabbiata col mondo o altezzosa... semplicemente i suoi interessi riguardavano ben altro. Non ci faceva caso. E' per questo che quella volta mi dissi che non potevo permetterle di fare così anche con me, di trattarmi come uno qualunque... non lo ero, e gliel'avrei dimostrato."
"E' per questo che ha comprato tutto ciò che c'era in pasticceria quel giorno."
"Però ha funzionato!""Per dieci minuti, Will..."
"Era un grosso passo avanti, e subito dopo hai accettato di uscire con me!"
"Beh, mi sembrava il minimo... rosso, impacciato e squattrinato com'eri dopo quella follia!"
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Somewhere In My Mind.
Mystery / ThrillerEsiste un luogo chiamato mente, ultraterreno e fantastico, dove tutto è possibile e ogni atto è lecito. Non ci sono giudici, non ci sono leggi, c'è solo ciò che vuoi, e un boia che decapita il conformismo del mondo. Puoi essere tutto ciò che desider...