-Jeanine! Jeanine!- l'urlo metallico del mio padrone rimbomba nella casa. -Arrivo.- sbuffo dirigendomi verso di lui. Non sopporto più questa vita,odio il governo. Per colpa loro noi umani siamo costretti a fare da schiavi. Dobbiamo servire dei pezzi di metallo, troppo intelligenti. Per colpa di un black out,il mondo è sotto il loro dominio. E ora sono obbligata a servire Alex, uno stupido, egocentrico ragazzo-robot , non che figlio del loro capo. Devo obbedire,senza discutere altrimenti ricevo una punizione. La punizione.
E’ buffo però, un tempo si facevano dei film su come il mondo sarebbe stato conquistato dai robot e noi umani ridevamo di quella possibilità tanto remota e improbabile e ora, ora i robot ci trattano come delle marionette. -Jeanine ma non sai essere più veloce? Dovresti darti una mossa invece di stare li a poltrire, sai il pezzo di pane te lo devi guadagnare.- dice non appena lo raggiungo e portandogli la camicia che avevo appena stirato. - Certo Signorino Alex, vedrò di rimediare la prossima volta. Posso andare o le serve altro?- dico con lo sguardo verso il basso. Non ci è permesso guardarli. -Puoi andare.- mi dice con un gesto della mano. Mi giro e mi dirigo verso la porta combattendo con la voglia di tiragli qualcosa addosso. Per fortuna questa tortura dovrebbe finire quando papà e gli altri ribelli troveranno La macchina. Ma sinceramente non so nemmeno se esiste. Si dice che questa macchina controlli i robot se riusciamo a spegnerla loro si disattiveranno e noi potremmo riprenderci il nostro mondo. Anche se sono dei pezzi di ferro, hanno cervello, sono stati programmati così. Certe volte riesco ancora ad immaginarmi il mondo com’era prima, senza queste macchine tanto belle quanto intelligenti, quando noi umani andavamo d’accordo ed ognuno lavorava per portare dei soldi a casa, quando i bambini giocavano spensierati nel parco e ognuno doveva preoccuparsi solo della propria famiglia e di farle avere tutto ciò che gli serve. Ma poi il nostro adorato governo, cosa ha pensato? Perché lavorare se potrebbe farlo qualcun altro al nostro posto? Ed ecco che hanno creato i robot che dovevano aiutarci con le faccende di casa, con il lavoro e con tutto ciò che ci era utile. Loro erano sotto il nostro comando. Ma ora , ironia del destino , siamo noi quelli che devono obbedire.
Cammino per strada con il cappuccio della felpa sulla testa. Le strade sono vuote e buie. Un po' come il mio cuore in questo momento. Mi sarebbe piaciuto nascere nel ventunesimo secolo, non cento anni dopo. La mia bis-nonna quando ero piccola mi raccontava com'era il mondo quando era lei bambina. Forse se ora sarei fuori con gli amici a divertirmi. Forse ora sarei stata in discoteca. Mi sono sempre chiesta com'è andarci. Noi non abbiamo il permesso di divertirci, sono stata ad alcune feste organizzate da Alex, ma dovevo fare la cameriera. Immersa nei miei pensieri arrivai a casa. Una piccola casetta in periferia alla città, dove ci era permesso di abitare. Per raggiungerla dovevamo camminare, oppure aspettare un pullman che passava solo di mattina e la sera tardi, nel quale non c'erano posti. Preferivo camminare, anche se era un'ora di strada piuttosto che essere appiccicata a persone sudate. Aprì la porta di casa. Un odore di muffa mi invase l'olfatto, ma ormai ci ho fatto l'abitudine. La luce in cucina era spenta, segno che i miei genitori stanno dormendo. Con un sospiro salgo le scale andando in camera mia. Mi cambio e mi infilo sotto le coperte. Chiusi gli occhi esprimendo il solito desiderio che chiedo ogni notte.. Una vita nuova.
Autore
Questa è una nuova storia che è venuta in mente a me e ad una mia amica, spero che vi piaccia come inizio. So che forse è un po' corta ma i prossimi capitoli saranno più lunghi. E cosa dirvi ora? Ditemi cosa ne pensate, datemi consigli e ditemi cosa potrei migliore.
Un bacione , OnlyOne-Girl ♥
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Amore Metallico
RomanceOrmai tutto è cambiato. Ormai la felicità è vietata, le nostre giornate sono monotone,i nostri vestiti sono dei stracci cuciti insieme..Ormai siamo diventati dei schiavi. Schiavi delle nostre invenzioni. Ci siamo rovinati con le nostre mani. Anzi lo...