22.Una serata in piscina

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Pov. Placido
Dopo un bicchiere di vino bianco e qualche chiacchiera, mi guardo intorno per cercare Deborah; non la vedo più e questo mi sembra strano visto che non si perderebbe mai una festa con i suoi amici.

Vincenzo:"gliel'hai data una bella inculata a quella povera piccina!"
La voce di Vincenzo mi distoglie dai miei mensieri. La sua affermazione mi fa diventare rosso ma allo stesso tempo mi fa sorridere... La caduta di prima è stata memorabile, non c'è alcun dubbio.
Pla:"sono un po' maldestro"
Ridacchio.
Vincenzo:"siete strani..."
Pla:"in che senso?"
Vincenzo:"non lo so, sembra che tu voglia baciarla in qualsiasi momento per come la guardi"
Pla:"questo non lo aveva mai detto nessuno..."
Sussurro in preda al panico. Temo che abbia scoperto qualcosa...
Vincenzo:"è vero?"
Pla:"cosa? No no, siamo solo amici"
"Certo, solo due amici che fanno l'amore"
Sbotta impertinente la mia vocina interiore. Ma perché non sta mai zitta?!
Vincenzo:"ti sta chiamando"
Mi avvisa. Così mi volto di scatto e vedo Deborah che mi guarda.
La osservo per una manciata di secondi e poi decido di andare nella sua direzione. quando siamo ormai vicini, nessuno dei due ha intenzione di iniziare una conversazione, perciò lei, invece dire qualcosa, decide di agire.
Mentre ci guardiamo ancora, una sua mano raggiunge il mio pantalone per poi lasciarmi qualcosa nella tasca, ma subito dopo si allontana ed io incuriosito prendo ciò che mi ha lasciato. Appena noto che è quell'intimo striminzito di colore rosso, do di matto.
Al solo pensiero che adesso, sotto quel vestito non abbia nulla, mi fa uscire fuori di testa...
Dany:"Placido? Tutto bene?"
Sussulto al richiamo di Daniele e subito nascondo quel piccolo pezzo di stoffa.
Pla:"si si, tutto bene..."

Inizio a camminare spedito verso Deborah che si trova tutta sola al bancone degli alcolici e le aggancio nervosamente i fianchi mentre resto dietro di lei.
Pla:"vuoi farmi impazzire? Perché sei senza mutandine?!"      
Sussurro.
Debby:"hai detto che ti piacevano, così ho deciso di dartele..."
Poco dopo si gira verso di me e senza il minimo imbarazzo, posa una mano sul cavallo dei miei pantaloni stando attenta a non farsi vedere da nessuno.
Pla:"trattieniti Iuri"
I miei occhi ardono come il carbone ed in questo momento vorrei solo baciarla, ma come al solito non possiamo perché potrebbero vederci.
Debby:"Pla, ti voglio da morire..."
Pla:"hai bevuto per caso?"
Debby:"no... Non ancora"    
Pla:"non ti credo..."
Sto impazzendo, non facciamo l'amore da più di una settimana ormai e a malapena siamo riusciti a baciarci.
Debby:"abbracciami almeno."
Così mi mordo le labbra ed allargo le braccia..
Pla:"vieni qui cucciolina"
A quelle mie parole dimentica ciò che stava facendo e mi stringe forte, così forte da farmi perdere il fiato per un attimo. La amo da morire quando fa' così...

La serata trascorre tranquilla e dopo qualche drink e un paio di foto, ci sediamo tutti di fianco alla mia piscina su delle sedie a sdraio. Io e Debb decidiamo di metterci un po in disparte con l'intenzione di chiacchierare un po', ma stranamente, ho la netta sensazione che andrà diversamente.
Pov. Deborah
Gli lascio un bacino sulla guancia ed un altro sul collo, mentre lui comincia ad accarezzarmi le cosce spostando il mio vestito verso l'alto.
Pla:"amo il tuo profumo..."
Sussurra. Una sua mano percorre la mia pelle e continua a salire sempre di più, spezzandomi così il respiro... Sento le sue labbra chiamarmi e il desiderio prendere piede dentro di me sempre più velocemente.
Giovanna:"ragazzi, ma che combinate?"
Sospiro seccata all'interruzione di Giovanna e le rispondo con tono arrabbiato.
Debby:"stiamo parlando."
Giovanna:"mmm...si si"
Insinua con la vocina da pervertita.
Debby:"per una volta, potreste fare finta che sia una cosa normale vederci così?!"
Giovanna:"come vuoi Debb"
Debby:"bene."

Pla:"vieni in braccio"
Mi dice Placido, ed io non esito un solo secondo a farlo. Subito mi siedo sulle sue gambe e sempre facendo attenzione a non farsi scoprire, le sue mani scivolano ancora sotto il vestito... Attorno a noi si crea una bolla protettiva che in meno di un attimo riesce a rendere impercettibili i suoni esterni. Sento il lento fruscio che provocano le sue dita mentre scorrono sulla mia pelle; esse risalgono una mia coscia e raggiungono la mia intimità.
Debby:"Placido ti prego..."
Ansimo stringendo un suo braccio fra le mani.
Pla:"ssshh"
Mi zittisce e poco dopo aspira il mio profumo. Le sue labbra sulla percorrono la scollatura del vestito ed io comincio a morire lentamente al suo tocco. Il solo pensiero che potremmo essere scoperti da un momento all'altro non fa altro che amplificare le sensazioni e l'eccitazione imponente che ormai ha già preso l'iniziativa in noi.
Pla:"oh Iuri, sei già così bagnata"
Debby:"ti prego, non ce la faccio..."
le nostre parole sussurrate si fanno strada dentro di me mi fanno rabbrividire ancor di più. Le sue mani mi scombussolano la mente, l'andamento irregolare dei nostri respiri riempie il silenzio della nostra bolla... Credo che questo sia troppo anche per me. Senza rendermene conto, lascio che che il mio corpo si muova seguendo le istruzioni della mia irragionevlezza, perciò divarico leggermente le cosce e mi lascio toccare... Le sue dita fanno pressione sul mio clitoride ormai gonfio di voglia, scivolano verso il basso fino ad accarezzare ogni parte della mia intimita'
"no, non ce la posso fare" mi ripeto.

Debby:"portami via..."
Sussurro ancora, ma come pensavo, la sua capacità di ascolto è calata sotto lo zero. Come se non avessi parlato, una delle sue dita scivola dentro di me ed io finisco per accasciarmimi sulla sua testa, quasi in preda al panico, in bilico mentre cammino su un filo teso sul burrone del piacere. La sua bocca si fa' spazio sul mio seno... Inizia a baciarlo in silenzio, senza mai fermarsi neanche per riprendere fiato.
Di colpo serro le labbra e cerco di combattere contro la voglia di cedere, ma il tutto diventa troppo quando d'improvviso inizia ad incurvare le dita dentro di me. Per la paura di lasciarmi scappare qualcosa, porto una mano alla bocca ma quando capisco che la situazione si sta facendo insostenibile, decido di bloccarlo.
Debby:"fermo, ho troppa paura"
dico afferrando il suo polso mentre cerco di spengnere l'incendio che ho dentro.
Pla:"ma..."
Debby:"fra cinque minuti entra in casa ed esci dall'entrata principale. Ti aspetto nella macchina dei miei genitori."
Insisto balbettando più del dovuto. Subito dopo, il mio sguardo segue i movimenti lenti della sua mano che scorre fuori da me, quella che fino a qualche secondo fa' si stava terribilmente impegnando per farmi esplodere. Le dita bagnate dal mio piacere si avvicinano imperterrite alle sue labbra e poco dopo, vengono avvolte da esse in una morsa più impertinente del dovuto.
debby:"oh merda..."
sibilo chiudendo gli occhi.
Debby:"sbrigati e fa come ti dico."
Gli ordino per poi alzarmi in piedi e correre a prendere le chiavi di scorta della macchina e scappare fuori.

Spazio scrittrice:
Okk... Questo capitolo non è come mi aspettavo che fosse ma ho deciso di spostarlo comunque nella speranza che possa piacervi almeno un po.

Detto questo... Cosa pensare che succederà adesso? La macchina dei genitori? Cosa avrà in mente la nostra Deborah? Tutto nel prossimo capitolo!

IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora