Capitolo 15

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Qualche giorno dopo

Il giorno della partenza è arrivato.
Sto di merda.
Inutile dirlo.
E lui pure, anche se cerca di fare il forte per non peggiorare ancora di più la situazione.
Aveva deciso di rimanere qualche giorno in più, ma a lavoro hanno bisogno di lui e non può ritardare.
Ah si.
Mario è più grande di me di qualche anno, mi ero dimenticato di dirvelo.
È un medico radiologo e lavora all'ospedale di Roma da circa un anno.
Lo avreste mai detto?
Io no.
Tutto pensavo tranne che questo.
Gli avrei affidato più un lavoro dove c'entrasse l'arte, la musica.
E invece...salva vite.
Un po' come ha fatto con me.

Quel giorno ho chiesto a Lorenzo la mattinata libera.
Voglio accompagnarlo personalmente all'aeroporto.
Voglio stare con lui fino all'ultimo minuto che ci è concesso.
Siamo andati a fare colazione e siamo arrivati in largo anticipo.
Ora siamo sulle panchine abbracciati.
A coccolarci, come facciamo sempre.

'Pensavo ad una cosa'

"Ah si? Cosa?"

'Che è ora di darmi il tuo numero di cellulare'

Cazzo è vero.
A furia di vederci tutti i giorni e di stare la maggior parte del tempo insieme, non ci siamo mai scambiati il numero di telefono.
Non ce n'era bisogno.

"Oddio è vero! Dammi il cellulare che te lo segno. Ricordati di farmi uno squillo"

'Ora lo faccio subito'

"Come mi memorizzi?"

'Penso di memorizzarti "scricciolo". Va bene?'

Faccio cenno di si.

'Tu come mi memorizzi?'

Gli passo direttamente il telefono.
L'ho memorizzato "amore".

Non aspetta un attimo ad unire le nostre labbra.
Io lo ricambio con tutto l'amore del mondo.

"Mario ascoltami bene. Se scopro che fai qualche cazzata ora che torni a Roma giuro che ti uccido. Non mi vedi più. Ti sto avvisando proprio"

Scoppia a ridere.

"Cosa c'è da ridere scusami?"

Il mio tono è serio.
Io non sto assolutamente scherzando.

'Clà ma secondo te dopo essermi riuscito a lasciare andare dopo non si sa quanto tempo potrei mai fare qualcosa con qualcun altro?'

"Sai quanti ne trovi meglio di me?"

Ed ecco che esce anche il Claudio fragile.

'Ma io non voglio un altro meglio o peggio, io voglio te.
Ascolta anche io sono spaventato. Non ho mai vissuto una storia a distanza, ma ce la faremo. Me l'hai detto. Basta volerlo. Sarà dura non poterti vedere tutti i giorni, non poterti stringere, baciare come faccio sempre. Ma quest'agonia finirà presto'

"Ci sentiremo sempre vero?"

'Ti chiamerò tutti i giorni, faremo le videochiamate e ti scriverò a tutte le ore del giorno e della notte'

"Okay"

'Okay?'

"Okay"

Le lacrime sfuggono al mio controllo.

'Ti prego non piangere amore, mi fai male. Davvero'

"Scusa. Non so nemmeno io perchè sto piangendo. Mi mancherai tanto Mario"

E mi aggrappo a lui.
Non pensavo potessi legarmi così tanto ad una persona.
Non pensavo che lui sarebbe entrato con così tanta facilità nella mia vita.

'È ora di andare'

"Si, ti accompagno"

'Sei sicuro?'

"Certo"
Gli sorrido. Non voglio che mi veda in questo stato prima di affrontare il viaggio. Devo farmi forza su quello che proviamo.

Andrà tutto bene Claudio.

'Devo proprio andare.', dice mentre mi accarezza il viso e io chiudo gli occhi.

'Ti chiamo quando atterro'

"Va bene, aspetto la tua chiamata"

Baci.
Tanti baci su tutto il viso: fronte, palpebre, guancia, angolo della bocca.

Mi lascio cullare dalle tremila emozioni che sto provando in questo momento.
Mi lascio andare completamente a lui.

'Amore. Sono tuo. Lo sai?'

"Anche io sono tuo, lo sai vero?"

Ci scambiamo un ultimo bacio.
Mi volto di spalle e sto per andarmene...

'Clà, clà'

Vedo Mario correre verso di me e io faccio lo stesso.
Mi trascina in un angolo dell'aeroporto e mi fa appoggiare di schiena al muro.
Le sue mani appoggiate su di esso che mi coprono il viso.
Ci troviamo uno sulla bocca dell'altro.
Famelici.
Non ci eravamo salutati come si deve.

'Clà io ti amo. Avevo bisogno di dirtelo prima di partire'

È affannato a causa del bacio.
Io sono completamente sulle nuvole.

"Ti amo anche io Mario"
Occhi negli occhi.

E ora solitudine.
Dopo questo che ci siamo detti, avremmo dovuto fare l'amore.
E invece lui è partito e io sono qui.

Come riuscirò a lavorare?
Come potrò resistere fino alla fine di Agosto senza di lui?
Cosa farò quando avrò bisogno delle sue attenzioni e non potrò averle?

E me ne sono andato così.
Con tutte queste domande che mi ronzavano nella testa e nessuna risposta.

Al tramonto noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora