6º capitolo: New York (part 1) 🇺🇸🗽

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ATTENZIONE! Ragazzi, vi volevo avvisare che, dato che non mi va di tradurre le conversazioni in inglese, farò delle parti con scritto "inglese" o "italiano", così almeno si capisce anche in che lingua parlano😉.

Detto questo: BUONA LETTURA! ❤️❤️

Sono in viaggio da un'oretta ormai, e fin'ora ho ascoltato la musica, letto un po', poi sono stata sui social e così via.

Ora, dato che inizio a sentire un po' di stanchezza, poso il cellulare dentro la mia borsa e la metto sotto al sedile, senza che il ragazzo accanto a me, o qualcun altro, se ne accorga, così non mi devo preoccupare che qualcuno me la rubi.

Il ragazzo che occupa il posto vicino al mio è molto carino, ma non parla. Se ne sta buono con i suoi auricolari e non socializza.
Tutte le volte che sono andata in aereo, almeno facevo "amicizia" con il compagno di viaggio, ma questo è più muto di un pesce.

INGLESE

<<Scusa>>, lo chiamo, scuotendolo dalla spalla.
Lui si gira dalla mia parte e si toglie un auricolare. <<Mmm?>> chiede alzando un sopracciglio.
<<Potrei abbassare la tendina dell'oblò? Sai, volevo un po' ripo...>>
M'interrompe: <<Fa', come ti pare. E parlami in italiano se sei italiana>, dice e si rimette l'auricolare nell'orecchio.

"Cristo Santo, quant'è scontroso!
Mannaggia a me e a quando gli ho chiesto una cosa!"

Possiamo già dire che il viaggio è bocciato.

Mi metto comoda sul sedile e mi addormento velocemente.

Quando mi sveglio, noto che il ragazzo accanto a me sta dormendo.

Guardo sotto il sedile e, fortunatamente, la mia borsa non è scomparsa. Tiro fuori il cellulare e guardo l'orario: ho dormito solo cinque ore.

"Uff, solo cinque?!"
Diciamo che - considerando che siamo partiti a mezzanotte e che quindi non avevo dormito dalle otto di ieri mattina, è davvero poco.

ITALIANO

<<Ehi, dove siamo?>> chiede il ragazzo affianco a me.

Salto sul posto, perché non avevo notato che si fosse svegliato anche lui e mi ha fatto prendere paura.

Lui scoppia a ridere e dice: <<Scusa, non volevo spaventarti.>>

<<Be', ci sei riuscito.>> lo guardo storto. <<Comunque, non so dove siamo, mi sono svegliata anch'io da poco>>, dico, <<ma forse siamo già sull'Atlantico.>>

<<D'accordo... Che ore sono?>>
<<Be'... il mio cellulare segna le cinque e dieci. Non ho ancora impostato il fuso orario.>>
<<Okay, grazie>>, dice per poi prendere il cellulare ed iniziare a chattare, mentre io mi giro verso l'oblò e lo alzo per guardare fuori.

Dato che son già le cinque e quaranta il cielo sta diventando sempre più chiaro, e mi stanno tornando in mente parecchie volte che io, Fabio, Federico, Davide e i miei fratelli siamo rimasti svegli fino all'alba. "Che spettacolo!"

<<Ehi, bella addormentata, a che pensi?>> chiede il ragazzo al mio fianco.
Mi giro verso di lui e lo guardo con un sopracciglio alzato.
<<Be', perché quella faccia?>> continua.
<<Perché non ci conosciamo nemmeno e hai appena preso una certa confidenza con me>>, dico sincera.

Ti farò CAMBIARE idea || Simone Vandelli || #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora