Capitolo 8. Scuse.

655 65 52
                                    

Esco dalla doccia e corro a vestirmi.

Prima non ho sentito la sveglia e adesso sono in ritardo per recarmi a scuola.

Scendo nel piano inferiore, molto velocemente, e afferro lo zaino poggiandolo su una spalla.

Chiudo a chiave la porta di casa e mi avvio verso il marciapiede per raggiungere l'istituto.

Ieri sera, Annabelle mi è stata accanto per quello che è successo con Federico. Ha cercato di darmi forza e di sollevarmi il morale, ma ogni tentativo è stato inutile.

Lei sostiene che lui è geloso di me perché, forse, gli piaccio. Io credo che non sia proprio così.

Tengo molto a Federico e alla nostra amicizia. Mi è stato vicino nel mio momento di terrore, sull'aereo, dandomi coraggio e distraendomi da ogni pensiero negativo nonostante fosse uno sconosciuto. Mi chiedo: chi mai lo avrebbe fatto? Credo proprio nessuno.

Dopo un paio di minuti arrivo davanti all'edificio e sorpasso il cancello ormai semichiuso.

Do un occhiata al mio orologio, sul polso, e mi accorgo che mancano solo cinque minuti all'inizio della seconda ora.

Accelero il passo e in questione di secondi mi ritrovo davanti la porta della mia classe. La professoressa mi invita ad entrare, dopo aver bussato, e vedendo il suo volto credo che di averla disturbata di brutto.

-Signorina Vitali, ero nel bel mezzo di una spiegazione importantissima, presumo che io debba annotare nel registro che lei entri nella seconda ora.- resto davanti la soglia della porta, mentre lei inizia a scrivere qualcosa sul registro.

-Vada a sedersi al suo posto.- sbatte la penna sul registro e mi affretto a raggiungere il mio banco.

Annabelle mi rivolge mezzo sorriso e poi ci facciamo attente sulla lezione.

*

La ricreazione è appena iniziata ed io non sono proprio dell'umore adatto per uscire fuori dalla classe.

Tutte le volte che mi ritrovo a girovagare per la scuola accade sempre qualcosa: Azzurra che mi trattiene con il suo modo di sentirsi superiore, dialogare con Aldo ecc, ecc, ecc...

È meglio stare qui. Dove nessuno può vedermi.

-Cos'hai? Ti vedo giù. Stai ancora male per quello che è successo ieri?- la mia amica mi rivolge la parola scrutandomi attenta.

-Sí Annabelle, ci tengo a lui.- mi porto le ginocchia al petto poggiando i piedi sulla sedia.

-Perché non andiamo fuori dalla classe?- mi poggia una mano sulla spalla, come se avesse detto una bella idea per farmi distrarre e diniego.

Non voglio incontrare gli occhi furiosi di Federico e ci sarebbe il rischio del 100% di incontrare anche Aldo, che attende una risposta da me.

-Non vuoi incontrare Federico, è questo il motivo.- sembra come se avesse letto la mia mente.

Annuisco alle parole di Annabelle e tiro fuori un lungo respiro.

-Perché non provi a parlare con Fede? Magari adesso si è calmato.-

Non voglio. Non sono io quella ad aver sbagliato. Il suo comportamento è stato troppo esagerato nei miei confronti.

-Meglio di no. Vai da Benjamin, Anna. Lo so che ti sta aspettando e che muori dalla voglia di vederlo.- sorrido debolmente per farle capire che è tutto ok.

-No, non ti lascio da sola. Resto con te.- le faccio un mezzo sorriso.

-Come vanno le cose con Ben?- chiedo. Ultimamente ho avuto così tanti pensieri per la testa che non le ho più domandato.

Accanto A Te- Federico Rossi|| Benji E FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora