Lui era lì, davanti ai miei occhi, che avanzava verso me e Levi. L' immagine di quel gigante che mangiò mia sorella mi ritornò in mente. Cominciai a piangere tremando violentemente, le mie mani non riuscivano a stare ferme. Levi mi guardò, poi spostò il suo sguardo sul gigante, con i denti stretti per la rabbia, e infine si alzò in piedi.
<< Chise. >>. Alzai lo sguardo verso di lui, senza cambiare espressione. << Ricordi quella volta a cavallo, da ritorno dalla spedizione per catturare Annie? Ti feci una promessa. Ti promisi che quando avremmo trovato il gigante che uccise tua sorella, lo avrei ucciso. È arrivato il momento di liberarmi da quella promessa. >>.
<< Aspetta! Cosa intendi fare nelle tue condizioni?! E poi i moduli sono rotti! >>.
Levi mi diede le spalle, voltandosi verso il gigante che continuava ad avanzare. << Il mio funziona ancora. >>. Levi avanzò a passo svelto verso il gigante. << LEVI! ASPETTA! >>. Lui non mi ascoltò, e si alzò da terra con il modulo di movimento tridimensionale. La zona era pianeggiante, e questo rendeva le cose ancora più difficili per Levi. "Non posso fare nulla. Sono inutile. Ancora una volta, sono inutile. Sorellina, Jean, Levi, mi dispiace. Sono un fallimento totale...". Pensavo a quelle parole mentre guardavo Levi che cercava di uccidere il gigante. Ad un certo punto, Levi atterrò affianco a me, mentre altri due soldati gli diedero il cambio. << Levi! che succede? >>.
<< Non riesco a colpirgli la nuca. La zona è troppo pianeggiant... Ah! >>. Levi si accasciò sulle ginocchia, mantenendosi la testa con la mano e stringendo i denti.
<< Levi! che cos'hai?! >>. Cercai di alzarmi, ma nelle mie condizioni non riuscivo.
<< La testa... cazzo... >>.
<< Mettetevi in salvo, ci penserò io a quel gigante! >>. Io e Levi ci voltammo verso quella voce, e rimanemmo senza parole: era Eren, che stava correndo verso di noi preparando il modulo di movimento tridimensionale, ma all'ultimo secondo, Levi gli afferrò la giacca, trascinandolo verso di sé e scaraventandolo a terra. Gli erano ricresciuti gli arti. << Ahi! Capitano! Ma perché lo ha fatto?! >>.
<< Non puoi ucciderlo da solo. >>.
<< Ma insieme possiamo! >>. Levi guardò Eren in un modo strano, finchè non li interruppi. << Già, perché non provate insieme? Eren gli taglia le caviglie e tu gli taglierai la nuca. Dovrebbe funzionare... >>.
<< Chise... >>.
<< Levi, ti prego, dovete provarci. >>. Levi mi fissò per qualche secondo, poi spostò il suo sguardo su Eren, che si mise sull'attenti. << Va bene. Jaeger, tu gli taglierai le caviglie, mentre io mirerò dritto alla nuca. >>.
<< Agli ordini, capitano! >>. Levi ed Eren partirono all'unisono contro il gigante. Il piano sembrava funzionare, finchè il gigante non colpì Eren, scaraventandolo qualche metro dietro di me.
<< EREN! >>. Cercai di strisciare verso di lui, mentre un sacco di fitte colpirono il mio corpo. Levi era ancora in combattimento contro il gigante, mentre io riuscii a raggiungere Eren che era inerte e coperto di sangue. Gli afferrai la spalla e cominciai a scuoterla più forte che il mio corpo permetteva. << Eren! Svegliati! Ti prego, dimmi che stai bene! Eren! >>. Dopo le mie parole, Eren si mosse leggermente, alzando la testa con difficoltà. << C-Chise... >>.
<< Eren! >>.
<< D-Devo... devo aiutare il capitano... n-non posso lasciare le cose a metà... >>. La sua voce era soffocata dai dolori. << Eren, stai fermo, o le tue ferite peggioreranno! Ci penserà Levi a fare fuori il gigante, non preoccuparti! >>. In quell'istante, sentimmo un grande tonfo che emanò una grande ondata di aria: era il gigante, che cadde a terra, inerme, iniziando a decomporsi. Io ed Eren fissammo per qualche secondo in silenzio quell'enorme sorriso che ci fissava, mentre Levi atterrò di fianco a noi, cadendo in ginocchio per via della botta di qualche decina di minuti prima. I miei occhi si spalancarono e si riempirono di lacrime, e a quella vista, Levi mi strinse a sé. << È tutto finito. >>. Mi strinsi di più a Levi, mentre Eren si rialzò e si voltò di spalle a noi. << Capitano... stanno arrivando altri giganti! >>. Levi alzò lo sguardo, per poi mettersi in piedi. << Jaeger, prendi Chise e mettila in salvo. Non può muoversi in queste condizioni. >>.
<< Ma capitano! Come farà lei a... >>.
<< EREN! Non c'è più tempo! Fai ciò che ti ho appena ordinato! >>.
<< Agli ordini... >>.
<< No no no, aspetta Eren! >>. Eren mi prese in braccio, mentre io cominciai a dimenarmi come una matta. << Eren aspetta! NO TI PREGO! LEVI NON LASCIARMI! >>.
<< Te l'ho promesso un sacco di volte, Chise, e lo farò ancora una volta. >>. Guardai levi con gli occhi spalancati e colmi di lacrime. << Non ti lascerò mai. >>. Dopo quelle parole, Levi si alzò in volo verso alcune reclute che erano impegnate contro i giganti. Con il braccio ancora funzionante, diedi un forte pugno sulla testa di Eren. << AHI! Chise! Perché diavolo lo hai fatto?! >>.
<< NON DOVEVI LASCIARLO SOLO! Ora... io... >>. Non riuscivo a parlare. Le lacrime avevano preso il sopravvento. Eren mi posò quasi di violenza per terra, causandomi molte fitte in tutto il corpo. Si inginocchiò di fronte a me fissandomi negli occhi, per poi darmi un leggero schiaffo sulla guancia destra che mi lasciò di stucco. << Ehi! Ma che fai?! >>.
<< Chise! Non perdere la ragione! È il soldato più forte dell'umanità! Non credo che si faccia battere da un paio di giganti! Ora dobbiamo andarcene prima di finire nello stomaco di qualche mostro di merda! >>. "Hai ragione, Eren. Non devo perdere la calma. Devo rimanere a sangue freddo.". Feci un respiro profondo e iniziai a calmarmi, mentre Eren mi riprese sulle spalle e si alzò con il modulo di movimento tridimensionale verso un boschetto dove c'erano le reclute con i carri per le medicazioni. "Levi. Lo hai promesso. Mi hai sempre raccontato del fatto che gli Ackerman mantengono sempre le loro promesse. Devi tornare da me.".
Dopo circa mezz'ora, Erwin si avvicinò a me. Aveva alcune ferite sulle braccia e un taglio sulla fronte. << Comandante! Cosa succede? >>.
<< È arrivato un gigante anomalo. Sembra essere coperto di pelo, ed è alto circa 20 metri, e sembra essere alleato di Reiner e Berthold, infatti stanno combattendo tutti e tre insieme. Ora Levi e gli altri soldati stanno combattendo contro di esso, ma sembra avere un... >>.
<< Aspetti! Ha detto... coperto di pelo e alto 20 metri...? >>.
<< Si, perché? >>. Mi venne la pelle d'oca. "È lo stesso gigante che quella volta... Oh no! Devo andarmene da qui!". Presi di corsa il modulo, montai a cavallo e cominciai a correre verso il gigante anomalo che comparve dietro un boschetto di alberi giganti. Ignorai l'ordine del comandante di rimanere lì. Avevo fitte dappertutto, non ero ancora guarita del tutto. Avevo un solo pensiero fisso nella mente. Pensai a ciò che successe quella volta, ovvero quando Levi perse il senno per la paura di fronte quel gigante. "Sto arrivando, Levi. Resisti, ti prego!".
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Le Ali della Libertà
Fiksi PenggemarChise Yamada, una ragazza ventottenne, viveva insieme alla sua famiglia nel distretto di Shiganshina, una delle città al confine del grande muro denominato Wall Maria. Al di fuori di esso era proibito andarci, essendoci i giganti "divora-uomini" com...