Capitolo 19

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Odio i funerali.
Mi mettono angoscia.
I fiori spenti,
la gente silenziosa, cupa, muta.

La messa non l'ho ascoltata.
Quella proprio no.
Chiesa e preti che cercano invano di dir parole di conforto, infondo non fanno altro che il loro lavoro.
Ma io non voglio ascoltare.

Le condoglianze.
Stupida formalità.
E che brutta parola. Che tristezza.

Mai un sorriso.
Soltanto lacrime,ma io non ho più neanche quelle.
Sul mio volto non si legge neanche un'espressione. Indecifrabile.
Ho gli occhi stanchi, la pelle secca e il cuore a pezzi.
Ho indossato un paio di occhiali da sole neri per coprire le mie occhiaie e non far leggere, attraverso i miei occhi, gli incubi di questa notte.

Quella notte dove avremmo dovuto  lasciare tutto alle spalle e magari con il tempo, imparare a riderci su.
Quella notte è andata diversamente.
Quella notte la polizia ha arrestato solo quei due macigni, il nonno di Fabrizio è finito in ospedale e non è cambiato nulla.
Quella notte quello stronzo é fuggito riuscendo a scappare, ma giuro che lo affronterò io stesso facendolo pentire amaramente.
Perché quella notte ho detto addio al mio migliore amico e oggi sono al suo funerale.

Con la testa bassa, lo sguardo assente e la mente altrove, non ascolto nemmeno una parola della cerimonia, mi limito a non distogliere gli occhi dalla tomba.
Odio dover sapere che dentro quella bara di legno c'è chi non posso più abbracciare. 

È passato già un giorno senza di te Mike,
ora manca il resto della mia vita.
Stamattina mancava la tua voce a svegliarmi chiedendomi se preferissi caffè o cappuccino.
Mancava il volume troppo alto alla tv e i mozziconi di sigaretta sul balcone.
Mancavano i cartoni di pizza della sera prima che non avevi ancora buttato e i tuoi vestiti in giro per la casa.
Stamattina Mike, mancavi tu, così ho fatto quello che sentivo.
Ho preso la chitarra e ho iniziato a cantare.

Nel dedicarti questi pensieri, nonostante la presenza degli occhiali sul viso, calde lacrime iniziano a scendere mentre la mano fredda di Fabrizio mi riporta alla realtà e alla voce del sacerdote.

"Mike si è fatto voler bene da tante persone e in particolare da una. Ermal vorresti avvicinarti e dire qualcosa?"

Le gambe iniziano a tremare,ma non importa io mi avvicino lo stesso con in mano la mia chitarra.
Io lo so che mi sta guardando e non voglio che mi veda tirarmi indietro.
Mi schiarisco la voce, tolgo gli occhiali, vedo Fabrizio e Francesco guardarmi con tenerezza e comincio a parlare.

"Quando e come ho conosciuto Mike non lo dimenticherò mai. Io non sono mai stato bravo con le parole come lui, avevo mille cose da dirgli, ma me le sono tenute per me.
E come succede sempre quando perdiamo qualcuno, solo ora me ne pento.
Oggi voglio dirgli 'arrivederci', perché il nostro non è un addio.
E voglio farlo con le uniche parole che avrei voluto dirgli. Questa è per te, fratellone. "

Pizzico le corde della chitarra, lasciandomi trasportare dai ricordi, immaginando sia seduto anche lui tra i primi banchi a fare il tifo per me.

"che nessuno a parte te, a parte noi, ha visto..mai"

Le ultime parole e note, sembrano quasi sussurrate.
Dopo tanto tempo ho scritto una canzone,non avrei mai voluto cominciare a farlo in queste circostanze.
Tutti i presenti si alzano in piedi e cominciano a battere le mani.
Non mi aspettavo applausi, non sono ad un concerto.
Una mano sulla mia spalla mi fa girare incontrando lo sguardo di Fabrizio che mi accoglie, tremante, tra le sue braccia lasciandomi baci nei capelli mentre Francesco continua a ripetermi quando sia speciale.

Ma questo applauso io lo dedico a te Mike, perché sei stato l'attore più bravo di tutto il palcoscenico.
Quando sentirai queste parole saremo già lontani e io sarò fisicamente lontano da te, ma col pensiero ti sarò vicino credimi sulla parola.
Ci tengo a ricordarti che questa canzone non è un'uscita di scena.. sto solo andando dietro le quinte.
In ogni caso il TUO spettacolo deve proseguire con la stessa allegria di sempre, perché non ha bisogno di nessuno per continuare se non del protagonista stesso!
Sono sicuro che quando ci incontreremo di nuovo sarà uno spettacolo ancora più bello.
Ogni tanto spero che tornerai sul MIO di palcoscenico e ci divertiremo ad improvvisare scene speciali.
E quando ci sarai lo spettacolo sarà ancora più bello.

Per ora vado dietro le quinte, ci vediamo al prossimo atto.
Arrivederci amico mio, veglia su di me.

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Capitolo interamente dedicato a Mike,
per salutarlo come si deve.

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