22)Dinner and dreams

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22)Dinner and dreams.

01/05/2015

Sapete quella sensazione che si ha dentro di se quando si sta con la persona giusta? Con quella persona che ci fa  sentire felice. Sapete che quella sensazione migliora le giornate? Non potevo immaginare che quella persona per me era proprio lui, Daniel.

"Leonardo Di Caprio o Nicolas Cage?" Mi chiede Daniel porgendomi due dvd diversi.

"Assolutamente Titanic." Dico io posando l'altro film.

"Ghost Rider è molto più bello." Dice citando il dvd appena posato da me.

"Io preferisco i film d'amore." Dico superandolo e procedendo nel corridoio del supermercato. Mia mamma mi ha chiesto di fare la spesa e lui si è offerto di accompagnarmi.

"Certo, voi donne siete così smielate." Dice seguendomi, e affiancandomi.

"E tu sei così stupido." Dico io ridacchiando mentre lo spingo giocosamente. Usciamo dal supermercato e saliamo in macchina. Prima di partire però legge il messaggio che gli è arrivato proprio in quel momento e cambia assolutamente espressione.

"Che succede?" Chiedo allarmata.

"Oh mio Dio." Dice iniziando a sorridere.

"Cosa?" Dico in ansia.

"Oh mio Dio." Ripete.
"Il Liverpool mi vuole nella sua squadra."

"Non ho capito." Chiedo confusa.

"Il Liverpool è una delle squadre di calcio più famose al mondo, e vogliono farmi un provino." Dice guardandomi fisso.
"Potrei realizzare il mio sogno."

"Sono così felice per te." Dico buttandomi tra le sue braccia quando realizzo.
"Davvero Daniel."

"Lo so che sei felice, ed è per questo che ti adoro." Dice ricambiando l'abbraccio.
"Piccola sei fantastica." E prima di rompere l'abbraccio mi da un bacio sulla fronte.

Arrossisco leggermente e lui lo nota all'istante, ma non dice niente, invece mette a moto e parte.

Quando arriviamo mi dice che mi cerca stasera per parlare un po' al telefono, io assolutamente d'accordo annuisco.

"Ciao Mamma. Ciao Tess." Urlo chiudendo la porta. Vedo scendere frettolosamente dalle scale Tess e abbracciarmi.

"Stasera cena di famiglia, devo dirvi una cosa importante." Dice allegra. Sicuramente avrà avuto una delle sue solite promozioni, quindi non me ne preoccupo più di tanto e vado in camera da letto a salutare mia madre.

"Ciao tesoro." Appena mi vede entrare si asciuga subito una lacrima: sta piangendo.

"Che succede mamma?" Dico subito andandole incontro.

"Niente." Dice guardando le sue mani.

"Mamma..." Dico quando vedo il
Suo sguardo spostarsi sulla foto appesa al muro che ritrae mio papà e mia mamma nel giorno del loro matrimonio.
"Ci sei andata?"

"Si." Dice riniziando a piangere.
"Gli manchi."

Resto in silenzio.

"Mia." Mi riprende.

"No." Urlo.
"Basta."

"Una volta." Mi propone.
"Una sola volta."

"Non riesco mamma." Abbasso la testa arresa.
"Scusa."

"Ok." Dice abbracciandomi.
"Ce la farai."

Dopo un intero pomeriggio passato tra le braccia di mia madre, ritorno in camera dove inizio a prepararmi per la cena di stasera.

Childhood friend/ Daniel Sharman Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora