Capitolo 7

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Mi svegliai a causa degli schiamazzi provenienti da qualcuno molto vicino a me. Aprii molto lentamente gli occhi e mi trovai tre visi familiari incorniciati da tre chiome diverse: una bionda, una rosso fragola e una rosso fuoco. Dominique, Lydia e Lily mi fissavano con occhi sgranati ed un sorriso alquanto inquietante stampato sulle labbra. Un' espressione di stupore e confusione fece capolino sul mio viso, ad indicare il mio non comprendere come mai le mie migliori amiche fossero intorno al mio letto e mi fissassero con uno sguardo estremamente terrificante. Alla mia espressione loro allargarono il sorriso, sembrando delle pazze assassine che osservano la loro vittima prima di farla a pezzi e spargerne i resti in un giardino.

Cercai di muovermi, ma, appena provai ad alzarmi, sentì un braccio forte stringermi sulla coscia, impedendomi di il movimento. Mi alzai sui gomiti e osservai ciò che mi circondava, notando un esemplare di Scorpius Malfoy proprio accanto a me, mentre io ero accoccolata al suo petto nudo, e lui mi cingeva una coscia con la mano. Resami conto della situazione mi mossi convulsamente e finii disastrosamente a terra, trascinando Malfoy con me che mi finì sulla schiena, schiacciandomi e impedendomi di respirare.

- Porca puttana, Rose, ma che cazzo combini?- disse con la voce roca e ancora impastata dal sonno. Cercai di prendere un po' d' aria nei polmoni, ma il peso del ragazzo mi impediva qualsiasi movimento che mi permettesse di rimanere viva. Il biondo, accortosi della mia condizione sconveniente, rotolò via da me sdraiandosi a terra, sul pavimento freddo. Io presi una boccata d' aria e cominciai a balbettare, non sapendo esattamente cosa dire. In tutto questo e mie migliori amiche, che avrebbero dovuto soccorrermi, erano scoppiate a ridere svegliando gli altri ragazzi che ora osservavano la scena tra il confuso e il divertito. Spostai lo sguardo da Malfoy ad Albus, che stirò un ghigno in mia direzione. Sbuffai sonoramente , per poi rialzarmi da terra per prendere la mia divisa dal letto di Albus, che, però, era magicamente finita sul pavimento stropicciandosi tutta. Storsi il naso, perché odiavo che i miei vestiti si raffreddassero sul pavimento, prima di indossarli. Così abbandonai l' idea di rivestirmi e abbassai lentamente lo sguardo sulla maglietta di Albus che indossavo e poi, sempre con la delicatezza e la raffinatezza di un Erumpent*, mi diressi verso l' armadio più vicino, spalancai le antine, presi il primo paio di pantaloni che mi capitarono a tiro e li indossai. Mi erano estremamente lunghi, ma non me ne curai e mi rivolsi verso il letto di Scorpius, l' unico vuoto siccome il proprietario si trovava ancora steso a terra, e mi ci lanciai sopra, godendomi il calore ancora sulle lenzuola, lasciato dai nostri corpi. Richiusi gli occhi, beandomi della possibilità di poter dormire fino a tardi, dato che eravamo a Sabato. Ero immersa nei miei pensieri profondi sul Sabato come giorno migliore della settimana, quando sentii una persona sedersi sul letto, farmi rotolare su un fianco e sdraiarsi vicino a me. Aprii gli occhi di scatto, pronta ad urlare contro chiunque avesse osato disturbare il mio sonno, ma appena li aprii le mie iridi color cielo si scontarono con un paio di occhi color ghiaccio con qualche pagliuzza grigia. Mi ritrovai a fissare Malfoy con occhi sognanti, perdendomi in quell' immenso mare, nel quale mi ritrovavo a navigare ogni volta che i nostri occhi si scontravano. A rompere quel meraviglioso silenzio ricco di emozioni non dette, fu proprio il biondo che si rivolse a me con tono scocciato e divertito allo stesso tempo: - Weasley, puoi fare una foto, dura di più.- Sbattei le palpebre intontita , poi scossi la testa, gli rivolsi un' occhiata truce e una smorfia di disgusto per poi girarmi dall' altra parte, tornando a dormire.

Quando mi svegliai, un' ora e mezza dopo, notai che Malfoy non era più al mio fianco e che la camera sembrava stranamente deserta. Mi misi in piedi svogliatamente, per poi dirigermi a mo' di zombie verso il bagno, scoprendo di essere sola, in quella stanza verde- argento che, a mio parere, aveva bisogno assolutamente di un po' di colore, perché era fin troppo cupa. Appena arrivata, osservai la mia immagine allo specchio e mi accorsi di avere i capelli in uno stato di indecenza assoluta, anche peggio di quando dormivo a testa giù. I miei ricci rossi sembravano avere una vita propria, ognuno aveva una sua direzione e si ingarbugliavano tra loro, creando una chioma molto simile ad una criniera che mi ricadeva sul viso. Con un gesto della mano spostai i capelli dagli occhi per poi stropicciarmeli con le mani, come fanno i bambini quando hanno sonno. Quando li riaprii notai che tutto il poco mascara del giorno precedente si trovava ora sulle mie guance, proprio come se avessi pianto. Decisi di aprire l' acqua, per sciacquarmi il viso con l' intenzione di svegliarmi un poco. L' acqua fredda a contatto con la mia pelle mi ridestò, convincendomi ad uscire da quella stanza, per andare a farmi da doccia in camera mia. Mi diedi una sistemata, poi aprii la porta, raccolsi la mia divisa da terra e mi diressi verso la mia Sala Comune, nonostante indossassi la maglia di Albus, un paio di pantaloni sicuramente troppo grandi per me e avessi i piedi scalzi. Fortunatamente durante il tragitto non incontrai nessuno e dopo un po' arrivai finalmente alla Sala Comune dei Grifondoro. Pronunciai la parola d' ordine e presi le scale in direzione del mio amato letto e della mia amata doccia. Quando, però, aprii la porta, venni letteralmente trascinata all' interno, scaricata su un letto e trattenuta lì con delle funi, appellate con un incantesimo. Lily, Lydia e Dominique si sedettero davanti a me con sguardi omicidi fino a che una non parlò : - Rose Weasley! Cosa sta succedendo tra te e Scorpius Malfoy? - domandò Dominique con un tono che non ammetteva repliche. - Non so di cosa tu stia parlando- risposi io, abbassando lo sguardo e arrossendo. - Non mentire! - urlò Lydia. - Sappiamo che sta succedendo qualcosa.- continuò Lily . Alzai lo sguardo sulle mie tre migliori amiche, riconoscendo il fatto che non avrei più potuto tenerglielo nascosto e così decisi di svuotare il sacco.

Mezz' ora più tardi avevo raccontato loro tutte le vicende dei giorni precedenti, senza tralasciare alcun dettaglio. Quando ebbi finito di raccontare, mi chiesero contemporaneamente: - Come hai fatto a tenercelo nascosto? Noi siamo le tue migliori amiche!- conclusero. - Non sapevo cosa stesse accadendo e non sapevo neanche come dirvelo.- replicai io alzando le spalle. Loro sorrisero in mia direzione, per poi abbracciarmi, rompendomi qualche costola. - Bene, ora che è tutto chiaro e tutte sapete tutto, posso andare a farmi una doccia e poi scendere a fare colazione, che ho una fame da lupi?- domandai. Loro annuirono e mi lasciarono andare, così andai in bagno e mi feci una doccia veloce, per poi vestirmi con le prime cose che trovai nell' armadio, lasciando i vestiti che indossavo prima sul letto. Lydia si avvicinò, afferrò i pantaloni che avevo preso nella stanza dei ragazzi e mi chiese: - Rosie, ma è per quello che è successo ultimamente, che avevi indosso i pantaloni di Scorpius?- ghignò. Io arrossii e borbottai : - Non sapevo fossero suoi! Io volevo indossare dei pantaloni, e quelli sono i primi che ho trovato...- Lei sorrise malignamente, per poi afferrarmi per il braccio e trascinarmi giù fino alla Sala Grande per fare colazione.

Quando arrivammo, mi fermai ad osservare gli studenti già presenti nella sala e intenti a fare colazione, soffermandomi sul tavolo dei Serpeverde per cercare una chioma bionda, che ultimamente mi aveva sconvolto la vita. - Cerchi qualcuno, rossa?- La sua voce mi colse di sorpresa, tanto che sobbalzai. - Ehm... no, certo che no!- risposi vacillando. - Bene, perché io, invece, cercavo proprio te.- mi disse. Poi si avvicinò molto lentamente a me, facendo sfiorare i nostri nasi e cingendomi il fianco con un braccio, per poi azzerare le distanze tra noi facendo combaciare le nostre labbra in un morbido bacio.

* Erumpent= un animale fantastico simile al rinoceronte, di dimensioni enormi e con il corno ripieno di lava incandescente. Possiede un immenso potere e vive in luoghi grandi e spaziosi.

* Spazio autrice *

Ciao a tutti, è il mio primo spazio autrice e non vorrei dilungarmi troppo. Volevo solo scusarmi per questa mia enorme assenza, ma sono stata parecchio impegnata con la scuola e con la danza, cosa che potrebbe capitare anche in futuro. Adoro scrivere questa storia e sono molto contenta del fatto che abbia riscosso anche un discreto successo, nonostante sia la mia prima stesura. Voglio dirvi che non pubblicherò mai con una scadenza fissa, perché io scrivo quando posso e solo se mi sento ispirata, non ho intenzione di rispettare dei limiti. Io amo la Scorose e amo scrivere questa storia, quindi sono aperta a consigli e critiche, basta che non siano offensive. Mi scuso ancora per l' assenza, ma mettetevi l' anima in pace, perché potrebbe anche ricapitare. Vi ringrazio per leggere la mia storia e per i vostri voti e raccomandatela a più persone possibili.

- LARA 💙-

So bad , So good - Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora