CAP.7

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Pov.Stefano
Stamattina sono in un ritardo pazzesco, non sono nemmeno riuscito a far colazione e sono subito andato a scuola di danza.
Appena arrivo trovo già tutti operativi.
"Buongiorno Stefano"
"Buongiorno Miriam, Federica è già qui"?
"Si, quando sono arrivata era già qui, secondo me non ha proprio dormito"
"Va bene grazie"
Poso il borsone nell'armadietto e vado diretto nell'ultima stanza, la apro e vedo Federica che con molta lentezza e scocciatura indossa le scarpe col tacco.
"Buongiorno"
"Oh buongiorno Stefano, scusami ma non t'avevo sentito entrare"
"E me ne sono accorto, sei sovrappensiero"?
"Ehm... si, dai iniziamo subito"
Si avvicina alle casse per alzare il volume ma io la fermo per il polso.
Per quanto male abbia fatto a me ed Emma voglio sapere il perchè del suo comportamento.
"No aspetta, possiamo aspettare ancora 5 minuti, ti va se ci sediamo un po e parliamo"?
"Oh.. va bene"
La trascino a terra con le spalle al muro.
"Va tutto bene?? Ti stai trovando bene qui"?
"Si, è tutto normale"
"Senti Federì.. io non dovrei ne parlare e nè avvicinarmi a te visti i nostri precedenti ma io ieri sera ero al parco e t'ho vista mentre correvi che piangevi, va tutto bene"?
"Che fai mi spii"?
"Ma secondo te ti spio?? Eri li seduto sulla panchina e ti ho vista, mi sono solo preoccupato per te, ti è successo qualcosa"?
"Bhe se mi è successo qualcosa?? Vuoi proprio sapere nella mia mente cosa frulla da circa 20 giorni a questa parte"?
Annuisco e lei continua a parlare.
"Penso che ho 40 anni e che nella vita mi sono e mi sto dedicando solo al lavoro, penso che ho una famiglia che non vuole neanche parlarmi e non sono riuscita a costruirne una mia perchè sono talmente fredda, egocentrica e cattiva che non ho trovato l'amore... ma l'unica volta che forse davvero provavo qualcosa è stato con te, dirti che ti amavo è eccessivo ma io con te ci stavo bene... e credo proprio che se tu non avessi avuto Emma al tuo fianco e una figlia con lei noi a quest'ora sarremmo stati felici assieme..."
Gli occhi si inumidiscono ed io le passo il fazzeletto che ho nella tasca.
"Ascoltami Fede, non tutti sono portati a crearsi una propria famiglia, c'è anche chi è felice di stare da soli"
"Io una famiglia non me la sarei neanche saputa tenere"
Fa un sorrisetto triste, le squilla il telefono e mi dice che deve rispondere, durante la chiamata sento dall'altra parte del telefono la voce di una persona che le dice di non prenderne troppi.. e che le avrebbero fatti molto male se fatto un abuso, ma di cosa parlano? Appena stacca la chiamata si risiede accanto a me e ricominciamo il discorso.
"Di cosa non dovresti farne un abuso"?
"No niente sciocchezze, delle pillole per dormire, visto che io soffro di insonnia.. chi altro trovi al parco a correre a mezzanotte?? Solo io"
Cerca di smorzare la tensione con dei leggeri sorrisi, non ho mai visto questa donna così fragile proprio come oggi.
"Si però prendine il giusto"
"Si, sta tranquillo.. ritorniamo a ballare"?
"Si dai andiamo"
Le prendo le mani e iniziamo a provare per la nuova coreografia, le ore passano... passano e l'orologia segna le 2 e 15.
"Cazzo dovevo passare a prendere Emma alla stazione"
Emma stamattina alle 5 è partita per milano da sola perchè Franci aveva del lavoro qui, aveva solo un appuntamento e quindi all'1 e 40 sarebbe arrivata alla stazione.
Provo a chiamarla ma non mi risponde, saluto velocemente Federica ed esco fuori avviandomi alla stazione, quando arrivo non la trovo, segno che è già arrivata a casa.
Allora cambio strada e vado verso casa, parcheggio.. busso la porta e viene ad aprirmi proprio lei, con un volto non tanto tranquillo.
"Ah ti sei degnato di venire?, circa mezz'ora più tardi ma va bene uguale, una favore ti avevo chiesto ieri, non avevo la macchina e lo sapevi.. grazie di esserti ricordato"
"Emma ero impegnatissimo te lo giuro, e poi avresti potuto anche chiamarmi"
"Bhe l'ho fatto"
Prendo il telefono e in effetti trovo 20 chiamate perse.
"Mi dispiace tantissimo, come hai fatto alla fine"?
"Lele doveva scendere da milano anche lui e mi ha accompagnata"
Mentre parliamo svuota lo zaino o si sveste.. tutto ma non mi guarda negli occhi, le prendo i polsi e la giro.
"Scusami Emm"
"La causa di tutto questo te lo dico io chi è stata"
La guardo e non capisco.
"Chi"?
"Federica.. sicuramente ti avrà trattenuta in un modo o nell'altro, lei ci vuole dividere lo capisci"?
"BASTA EMMA.. SONO STATO IO A DIMENTICARMENE COSA C'ENTRA LEI ADESSO???"
"NON LA DIFENDERE VA BENE"???
Urliamo a più non posso, stavolta davvero non c'entra niente Federica, e questa sua gelosia ossessiva e possessiva sta diventando ingestibile.
"Abbiamo discusso di questo proprio ieri sera... dobbiamo ritornare a farlo"???
"No.. stai tranquillo, non ti nominerò più la tua cara amica"
Vedo che i suoi occhi iniziano a lacrimare e allora sospiro... mi calmo e la abbraccio da dietro, cerco in tutti i modi di farla calmare.
"Calmati ti prego, amore mio devi avere fiducia in me.. ti prego"
"È di lei che non mi fido"
"Emm.. posso assicurarti che è cambiata, ascoltami ti prego"
"Promettimi che non ci farai soffrire"
"Te lo prometto"
Piange ed io la bacio, la trascino nella nostra camera da letto e ci dedichiami a noi...
I ragazzi escono da scuola tutti alle 4 quindi c'è tempo, dopo che abbiamo fatto l'amore io mi rivesto, ci mangiamo un panino e poi ritorno a scuola.
Appena entro vedo di spalle Federica che dalla sua borsetta estrae un barattolino e ingoia delle pillole.. non riesco a capire quante, entro e lei sentendo la porta chiuderai posa tutto all'infretta.
"Tutto bene"?
"Si, scusami se sono corso via.. riproviamo"??
"Certo"
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Pov.Emma
Non ce la faccio più, il ritorno di quella donna sta rovinando la mia vita e non posso permetterlo a nessuno.
Dopo la discussione ho promesso a Stefano che mi sarei calmata e fidata, ma io proprio non ci riesco e allora stasera andrò a parlare con Federica.
Aspetto verso le 19 e 30 e poi esco di casa, arrivo fuori scuola e mi nascondo dietro la mia macchina, aspetto che Stefano entri nell'auto e sgommi via ed io mi avvicino a lei, è tutto buio ed io la colgo di sorpresa.
"Buonasera" lei si gira di scatto.
"Emma.. che ci fai qui?, guarda che Stefano è appena andato via"
"Non cercavo Stefano, cercavo te"
"Me"??
"Si, noi due dobbiamo fare quattro chiacchiere... da quando sei tornata stai di nuovo cercando di mettere guerra tra me e il mio compagno"
"Guarda Emma che ti stai sbagl.."
Non la lascio continuare e riparlo.
"Fammi finire di parlare, tu un compagno non ce l'hai mai avuto e mai ce l'avrai... non ti sei creata una famiglia, è per questo che vuoi prenderti Stefano eh?? Non saresti capace di tenerti un uomo neanche se lo costringessi a restare al tuo fianco.. sei una persona cattiva, manipolatrice, stratega e che dove vede i soldi si intrufola.. ma io non ti permetterò di rovianare la mia vita e quella dei miei figli solo per un tuo capriccio da quarantenne non realizzata è chiaro"???
Vedo che piange... forse ho usato parole taglienti ma non mi importa...
"Emma sto cercando di cambiare te lo giuro"
"Tu vuoi solo impietosire la gente e purtroppo Stefano è la persona più buona e dolce del mondo, lui si fiderebbe di chiunque e infatti lo sta facendo anche con te.. ma sta trascurando me e questo non va assolutamente bene.. quindi te lo dico per l'ultima volta, ritorna da dove sei venuta e cerca di fare la donna con la d maiuscola.."
Giro i tacchi e vado via lasciandola li..
Arrivo a casa e cambio il mio volto, sono sorridente e inizio a preparare la cena, a Stefano non dirò niente.
Ci mettiamo tutti a tavola e ceniamo, poi io e le ragazze puliamo la cucina e andiamo a letto.
Quando siamo sotto le coperte sono stretta fra le braccia del mio uomo.
"Ma alla fine prime dove sei andata"?
"Ehmm.. da Elo, voleva un consiglio su una questione di lavoro"
"Ah capito"
Lo provoco e inizio a baciare ogni parte dei suoi pettorali quando arriva una chiamata sul suo telefono e ci stacchiamo.
"Pronto.. Miriam dimmi.. cosa??.. ma dove??. Va bene, arrivo subito"
Lo vedo mettersi in fretta i pantaloni.
"Che succede"??
"Federica è fuori la scuola di ballo ed è svenuta, al suo fianco c'è una boccetta vuota di ansiolitici, delle persone hanno chiamato l'ambulanza e hanno chiamato il primo numero che hanno trovato tra le chiamate di Federica che è Miriam ma adesso devo andare anche io, è fuori la mia scuola.."
"Vengo anche io aspetta"
Mentre metto il pantalone i sensi di colpa e angoscia iniziano a fare strada dentro di me, sarà stata colpa mia e di tutte le cose che le ho detto????

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