Love and Desire

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"Mari"

Qualcuno mi sta chiamando?

"Marinette"

Chi sei e perché mi chiami?

"Marinette dai ti prego"

Io questa voce credo di conoscerla

"MARINETTE PER TUTTI I KAWAMI SVEGLIATI!"

Cado dal letto provocando un forte tonfo. Apro lentamente gli occhi lamentandomi per il dolore che mi ha provocato la botta alla testa, possibile che ogni mattina è sempre la stessa storia?

"Tikki ti prego non farlo più, ho la testa piena di bernoccoli" mi lamento con la voce ancora impastata dal sonno.

"Ma Marinette è tardissimo la prof ti sgriderà, di nuovo"

"Dai non esagerare Tikki..." mi alzo e prendo la sveglia tra le mani.

"..sono solo le 7:57?!" come è possibile che sia così tardi?

"Oh mio Dio Tikki perché non mi hai svegliata prima? È tardissimo la prof mi sgriderà!" dico correndo verso il bagno.

"Ma è da mezz'ora che cerco di..." sento solo questo visto che chiudo la porta a chiave prima che finisca.

So che non è colpa sua ma ormai dirlo mi viene naturale.

Con una velocità pari a quella di Flash mi lavo e mi metto un po' di mascara giusto per sembrare presentabile, non ho tempo di farmi i codini quindi per oggi li lascio sciolti. Ok ora devo soltanto vestirmi e andare a scuola, esco dal bagno e vado direttamente davanti l'armadio senza degnare di uno sguardo la mia kawami che invece mi rivolge un'occhiata di rimprovero, e come darle torto?

Scaravento magliette, jeans e vestiti da tutte le parti ma del mio solito completo neanche l'ombra, perché deve essere tutto così difficile? A questo punto devo cambiare il mio look. Opto per un jeans nero strappato sulle ginocchia, un maglioncino bianco, delle Nike nere, guanti in pelle neri e cambio pure borsa, ne prendo una nera con delle frange sul davanti.

 Opto per un jeans nero strappato sulle ginocchia, un maglioncino bianco, delle Nike nere, guanti in pelle neri e cambio pure borsa, ne prendo una nera con delle frange sul davanti

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Finito di vestirmi dò un'occhiata all'orologio, le 8:24, la professoressa mi ucciderà.

Tikki si nasconde dentro la borsa dove ho messo anche i libri e mi sorride intenerita, anche se mi rimprovera non riesce ad essere seriamente arrabbiata, è molto paziente per riuscire sopportare un disastro come me.

Scendo le scale arrivando nella pasticceria dei miei genitori che mi aspettano per fare colazione, inutile dire che prendo una storta ritrovandomi con la faccia davanti ai piedi di mio padre che mi guarda rassegnato, sorrido nervosamente e mi alzo, prendo due macaroon al volo e saluto velocemente i miei genitori dirigendomi verso la porta.

Finalmente sono fuori. Aria fresca di pura libertà, me la godrei volentieri se non stessi correndo come una disperata verso la scuola. Finirà mai tutto questo?

Love and Desire- MIRACULOUS [ONE-SHOT]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora