Cap 4

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Eravamo sedute al fast food da mezzora e ci avevano offerto da bere gia tre ragazzi , carini , ma niente di che, non accettammo ma poi si avvicino' un ragazzo sui 25 anni, alto , moro, occhi verde scuro , fisico atletico , labbra carnose, jeans e camicia di lino blu, teneva due birre gelate in mano, fece cenno ad un cameriere di portare due bicchieri e si sedette al nostro tavolo.

In perfetto italiano disse , " mi chiamo Dimitris" e ho una debolezza per le belle donne italiane. Sorrise, mostrando denti bianchi e dritti.

Aveva un fare spavaldo, come se tutto si trovasse ai suoi piedi ,come se tutto gli appartenesse.

Era bello come un Dio Greco , e aveva gli occhi puntati su di me.

Anna sembrava infastidita e si guardava attorno irrequieta.

Risposi: "sono Dora e lei e' la mia amica Anna, prego dica! "

Volevo mantenere le distanze , sapevo del " camaki" greco , una tattica di corteggiamento greco, ed era proprio quello che stava facendo Dimitris.

" Sono il proprietario di questo posto , che ho ereditato dalla mia famiglia per meta' Italiana, mia madre, e volevo darvi il benvenuto ad Atene".

<<Madre italiana? ..da dove?>>

<<Bari. E' venuta in vacanza in Grecia , 30 anni fa ha conosciuto mio padre , e alla fine , in poche parole c' e ' rimasta , dopo cinque anni sono nato io. Di solito non offro birre a tutti gli italiani che passano , ma con voi due non ho potuto resistere. Quanti giorni rimarrete? >>

<<Domani sera partiamo per Rodi>>

<<Ho anche a Rodos un fast food come questo>>

<<Dove alloggiate?>>

<<Hylton>>

<<Rimarrete per molto a Rodos>>

<<Venti giorni, ma perche' dici Rodos e non Rodi>>

<<Si , in Italiano e' Rodi , in Greco Rodos>>

Mi sembrava di essere in un aula di tribunale, ma nonostante cio' ,quasi meccanicamente gli rispondevo ero rimasta come ammaliata dal suo sguardo.

<<Sono sicuro che vi piacera' , e per darti un' idea di come ci divertiamo qui in Grecia , stasera c' e' una festa in un bar qui vicino , il mio amico Paolo ha l' onomastico, che qui , si festeggia come voi festeggiate il compleanno , vi vengo a prendere alle 10>>

Anna mi diede una gomitata , quando stavo dicendo di si ,che uscì come un grido dalla mia bocca.

Se lo avessi conosciuto a Palermo , avrei giurato che Dimitris era un mafioso agli alti livelli.

Il suo modo di fare , forse il suo aspetto mediterraneo, lo sguardo da tigre, a cui non sfuggiva niente, e l'aria di mistero che emanava era inebriante, e poi non appena si sedette al nostro tavolo, nessun altro ci disturbò era diventato il maschio dominante.

<< Puoi scusarmi un attimo?>>

Chiamai Anna in disparte , per chiederle se le andava di uscire stasera.

<<ma non lo conosciamo neanche? Non sara' pericoloso Dora?>>

<<Anna scusa ma che può farci se stiamo insieme? E solo un bar , e poi domani andiamo via. Dai! Ti prego! Ti prego! Ti prego!>>

<< E va bene , basta! Ma staremo sempre a portata di occhio, promesso?>>

<<Prometto mamma che faro' la brava bimba!>>

<<Dira sei una cretina ! Cerca di non metterti nei guai>>

Tornammo al tavolo e mi sentii squadrare dalla testa ai piedi da Dimitris. Da lontano era ancora più bello, spavaldamente seduto con le gambe accavallate e quel sorriso da brivido.

Dimitris: allora alle 10 in reception al Hylton, ok?

Dora: ok!

Mi schiaccio' un occhio mentre entravamo in taxi per l' albergo, e sorrisi.

Anna mi guardava contrariata e incredula del mio comportamento sfacciato , e per lei incoscente.

<<Non ti riconosco amica mia!Quello potrebbe essere ... Chiunque!>>

<<Ha gli occhi dolci e poi non abbiamo detto che ci saremmo divertite?>>

<<Non intendevo con il primo che capita!Comunque ormai e' fatta>>

Dovevo obbligatoriamente dormire anche se per solo un ora, Anna andò a fare una doccia e poi , non ricordo più nulla perché mi addormentai .Al risveglio Anna dormiva in accappatoio al mio fianco , erano le 8 di sera <<alla faccia del pisolino >> mi dissi, dormivo da tre ore, ma ora stavo magnificamente bene.

Mi infilai sotto la doccia , e quando uscii Anna era gia sveglia.

Anna: mamma mia ero così stanca che non ho capito come mi sono addormentata.

Per la sera scelsi di indossare una maglietta di pizzo nera che valorizzava le mie forme e un pantalone bianco , stavo benissimo, mi piacevo.

Mi truccai leggermente e spruzzai del Dolce Gabbana dietro il lobo auricolare.

Anna indossò un top giallo e una gonna a fantasia alla caviglia, con dei sandali rossi. Telefonai in Italia per rassicurare i miei che tutto andava bene e che ci divertivamo, " mi raccomano " disse mia madre, telefona ogni sera, per non farci preoccupare.

" Promesso" risposi.

Un' indimenticabile vacanza in Grecia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora