20 SIGARETTE

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Ermal aprì il messaggio, lo aveva sorpreso. Non sentiva Camilla da tanto, e pensava che non l'avrebbe sentita più. E invece... chissà cosa voleva? Prima che lo potesse leggere, però, lo schermo fu occupato da "Chiamata in arrivo da nënë". Sua madre lo aveva battuto sul tempo. Qualche istante dopo entrò Teresa, che trovò Lele disteso sul divano al telefono con la sua ragazza, Dino che camminava avanti e indietro parlando in dialetto con il nonno, Giovanni che conversava con suo fratello davanti allo specchio e Ermal appoggiato alla finestra che rispondeva alla madre in albanese. Quando la videro entrare, però, tutti si avviarono al termine della conversazione per ascoltare cosa aveva da dire l'agente. Non appena ci fu silenzio Teresa disse: "Nonostante l'esito della gara, c'è una persona qui che vi vuole parlare." Fece un sorriso malizioso e si spostò dalla porta, lasciando entrare un uomo che conoscevano tutti. Disse: "Ci tenevo a farvi i complimenti di persona, la vostra splendida agente mi ha dato il vostro album e lo ho ascoltato tutto d'un fiato... Direi che è il minimo farvi passare in radio ogni tanto! Ma... che sbadato, non mi sono neanche presentato! Piacere, Linus" disse porgendo la mano a Ermal, che la strinse, come fecero poi gli altri. "Allora, avete due minuti per una chiacchierata a Radio DJ?". Entusiasti, uscirono sorridendo dal camerino seguendo Linus in persona - non potevano crederci! - verso i microfoni di una delle stazioni radiofoniche più importanti d'Italia. La soddisfazione era tale da far sparire l'amarezza della sconfitta.

Alla fine dell'intervista, Ermal cercò un luogo tranquillo dove potesse fumare per farsi spazio tra i pensieri che si affollavano nella sua testa. Trovò un terrazzino da cui stava uscendo Fabrizio Moro, che evidentemente aveva avuto la sua stessa idea. Siccome era la terza volta ormai che lo incontrava gli venne spontaneo fargli un cenno col capo, ma l'altro proseguì a passo deciso, sempre con la stessa espressione seria. Ermal fece spallucce e si appoggiò al parapetto di quel terrazzo che dava sulla città. Alle luci della città e a quelle delle stelle si aggiunse quella della sua sigaretta. Prese il telefono dalla tasca e stavolta c'erano molti più messaggi rispetto a mezz'ora prima. Li ignorò tutti e andò dritto a quello di Camilla. Lo aprì e stavolta nessuno chiamò. Recitava così: Ehi Ermal! Ti ho visto in televisione, posso chiamarti per congratularmi? ;) " . Ermal mise in tasca il telefonino e portò di nuovo la sigaretta alla bocca, guardando le luci della città e stringendosi nel suo giubbino in pelle. Pensava che alla fine di Sanremo avrebbe pensato solo alla musica e alla gara, e in realtà la sua mente gli aveva riservato delle soprese. L'editore Vittoria, che era emerso minaccioso dal passato lo stava mettendo seriamente in crisi... forse avrebbe dovuto dire tutta la verità ai suoi compagni... magari non tutta tutta... Non riuscì a decidersi perché due immagini gli passarono davanti agli occhi. Entrambe donne. Silvia, che lo aveva confuso dal primo momento con il suo sguardo e Camilla, che lo aveva spiazzato con quel messaggio. Forse fu più il pensiero di Camilla che il vento sferzante a farlo rabbrividire. Non era sicuro di essere pronto a sentire ancora quella voce suadente. E poi se anche fosse stato pronto non sapeva se ne aveva voglia dopo quanto era successo. Però. Lei voleva parlargli, forse aveva davvero qualcosa di importante da dire. O forse, si era ricordata della sua esistenza solo perché gliel'aveva ricordata la Rai. Un rumore lo distolse da queste riflessioni. Un altro ragazzo stava attraversando il terrazzo con un pacchetto di sigarette in mano. Si appoggiò al parapetto di fianco a Ermal, nella sua stessa posizione. Si aggiunse un'altra luce in quell'oscurità. Dopo la prima boccata chiese: "A cosa pensi?". Solo allora Ermal capì chi fosse. Era Marco Mengoni. Lì per lì, però, non rispose. Allora Marco continuò: "Li conosco i fumatori" disse mostrando la sua sigaretta "Se vogliono divertirsi fumano con qualcuno... saprai che c'è una bella area fumatori dall'altra parte del corridoio no? " Ermal annuì, in effetti in quei giorni era sempre andato lì. "Se invece sono soli davanti a un bel panorama... beh, hanno qualche pezzo in disordine che stanno cercando di sistemare". Sorrise con uno sguardo malinconico: "Io sono venuto qui ogni sera". Ermal abbassò lo sguardo. Mengoni invece lo alzò e chiese: "Si tratta di una donna?". Ermal annuì. "Ma tu sei single vero?". Ermal rispose sbalordito: "Come fai a saperlo?". Marco fece un sorrisino prima di dire: "Se avessi nostalgia della tua ragazza non esiteresti a dirlo. Invece... o ti stai innamorando o hai paura di qualcosa. " "In realtà... tutte e due", sospirò Ermal. "Ma il punto non è tanto questo" - continuò - "più che altro vorrei capire in che misura la (poca) notorietà che questo Sanremo mi ha dato influisca sulla mia vita privata. Ho conosciuto una ragazza intrigante qui, e si è fatta risentire una... beh, un'altra, solo dopo avermi visto in tv. E vorrei capire cosa è autentico e cosa no. " Parlava fissando un punto indistinto all'orizzonte. Marco rispose: "Pensa che io mi sono trovato in pochi mesi da essere uno studente qualunque ad essere tra i favoriti qui al Festival... tu almeno stai facendo carriera a piccoli passi no? Hai il tempo di adattarti al nuovo te che si crea. Tu cosa mi consiglieresti per non lasciarmi travolgere da tutto questo? Diffidare da chi conosco a causa del successo o invece amare le persone che rendono bella la mia vita indipendentemente dal motivo che le spinge a farlo?" . Ermal pensò un momento, esalò e disse: "Secondo me è inutile che cerchiamo di proteggerci dal dolore che la vita ha in serbo per noi, tanto in un modo o in un altro ce lo prendiamo lo stesso!" I due sorrisero. "Quindi secondo me non si sbaglia mai ad amare chi ci ama... e se ci amano solo per la fama... beh comunque è amore, no? Comunque ci mettono alla prova, facendo emergere una parte nuova di noi. Comunque ci fanno crescere, e ci insegneranno a distinguere gli amici interessati da quelli interessanti. è assurdo cercare di prevedere le delusioni che potrebbero arrivarci dagli altri, altrimenti non viviamo mai!" Marco sorrise, e disse: "Ma come ti chiami?" "Ermal spostò la sigaretta dalla mano destra per porgerla al suo interlocutore "Ermal" "Marco" rispose lui. "Bene Erman" "Ermal" "Sì. Erma, sei qui per Sanremo giovani?" "Sì, fresco fresco di eliminazione con la mia band" "Non è la fine del mondo dai" "Infatti, dopo i complimenti di Enrico Ruggeri e Linus, per quanto mi riguarda, questo Festival è stato un successone!" I due risero. Marco spense la sigaretta e commentò: "Ne fumerei altre 20 per parlare ancora con te" . Ermal sorrise dicendo: "Questo discorso mi ha chiarito molto le idee, grazie. Hai proprio trovato le parole giuste". Marco rise dandogli una pacca sulla spalla: "Io non ho detto niente, ho solo fatto parlare te!" . Ermal ci ripensò e in effetti aveva ragione. Gli venne da ridere di fronte alla sua ingenuità. "Fumerei anch'io altre 20 sigarette, ma i miei amici mi staranno cercando!"

E infatti era così. Ebbe appena il tempo di rispondere a Camilla: Ciao Camilla! Certo, però stasera sono parecchio occupato, facciamo domani?", che subito Lele gli corse incontro dicendo: "Lo abbiamo visto!" "Chi?" "Ma come chi!" intervenne Giovanni "Il principe!" "Ma dov'eri tu con il tuo cappello? Non l'abbiamo neanche potuto togliere quando è passato!" Stavano ridendo tutti, la presenza di un Savoia a Sanremo era oggettivamente divertente. "Ma non era stato eliminato?" chiese Ermal. "Ripescaggio amico" rispose Lele con il tono di chi la sa lunga. "Comunque abbiamo già portato le tue cose in macchina Ermal, torniamo all'albergo." Era la voce di Dino. I quattro salirono in macchina, ovviamente c'era Ermal al volante, che chiese a Dino di mettere Dark side of the Moon. Dino obbedì e disse: "Qualcosa non va? Questo lo ascolti per stare meglio di solito..." Ermal rispose: "Siamo stati eliminati, mi sembra un buon motivo..." "Eh, a proposito..." disse Lele scambiandosi uno sguardo con Giovanni nell'oscurità "Mentre tu eri sparito, abbiamo parlato ancora con Teresa... ci ha detto che quel Vittoria ha fatto spostare la nostra esibizione più tardi e che ha convinto la sala stampa a non votarci... a parte che avrebbero votato tutti Nina Zilli perché è stata veramente brava e ha stregato tutti, ma... Ermal, ci devi delle spiegazioni. Chi è questo Editore Vittoria?".

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