Il rumore di un auto che si allontanava era diventato la colonna sonora della mia vita.
'Signorina Kendall,ha bisogno di qualcosa?' Theresa entrò nella mia camera dopo aver bussato.
'Dove sono i miei genitori,Thea?' sorrisi quando pronunciai quel buffo soprannome che le avevo attribuito da bambina.
'Signorina,sono partiti questa mattina presto per raggiungere la sede di Londra,lei sa che è molto impegnativo il lavoro che stanno svolgendo in questo periodo' mi accarezzò il viso e continuò a guardarmi.
'Non ho bisogno di nulla,tranquilla,vai pure' le sorrisi,e lei fece come le avevo detto.
Thea era una donna sulla sessantina,amava la musica classica,e odiava il disordine. Lavorava per la mia famiglia da quando io non ero ancora nata,nei miei momenti felici,c'era sempre e solo Thea.
Aveva il profumo di pulito che di solito hanno le nonne,un profumo di detersivo dolce. Le sue mani erano rugose e consumate dal tempo,le ricordavano tutto quello che nella sua vita aveva vissuto.
Mi buttai sul letto,facendo un goffo rumore,chiusi gli occhi e cercai di riaddormentarmi almeno per far passare la mattinata,non avevo intenzione di uscire.
Immaginai il mondo che avevo sempre sognato,quello in cui i miei genitori restavano a casa la notte,o almeno per la domenica. E Thea era davvero mia nonna,e non una cameriera pagata da mio padre. I miei amici mi volevano bene per la mia simpatia e non per i soldi che possedevo,e che non volevo. Un mondo,insomma,fatto per me.
Mi addormentai fantasticando sulla vita che avrei voluto vivere,ma che non era mai stata la mia.
I miei diciassette anni li vivevo con molto tranquillità,avevo orari precisi,e visto che i miei genitori lavoravano in politica,erano preoccupati che per arrivare a loro,volessero fare del male a me,quindi mio padre mo faceva uscire seguita da Rob,un ragazzo davvero gentile,ma troppo protettivo. Lui doveva seguirmi ovunque,stare sempre a mia disposizione,e cercare di allontanare i soggetti maschi da me.
Non uscivo molto, a parte per la scuola,quindi neanche Rob lavorava molto con una come me.
Mi svegliai tardi,sbuffai rendendomi conto che la realtà non era alla pari della fantasia. Infilai le ciabatte e scesi.
Thea non c'era ma al suo posto un foglio bianco sostava sul tavolo della cucina con poche lettere ben scritte.
"Signorina, non volevo svegliarla,ma mio marito Chuck ha avuto un problema,lo raggiungo all'ospedale. I suoi genitori sono stati avvisati,dovrà stare da sola per qualche giorno.
Theresa."
Lessi con calma e mi soffermai su "da sola". Fuori si sentiva solo il rumore degli attrezzi di George,il giardiniere,che finiva di tagliare l'erba.
Se c'era una cosa che i miei genitori conoscevano di me era proprio che non volevo stare sola. Presi il cellulare con ansia.
'Pronto?'
'Rob?'
'Signorina tutto bene?' era allarmato.
'Si Rob,ma dove sei?'
'Signorina Kendall,questo era il mio giorno libero..' si giustificó.
'Oh già,è vero!'
Tossì.
'Va tutto bene Lysa?'
'Sì tranquillo,solo non volevo stare da sola'
Sentii delle voci dall'altra parte.
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Scintilla di pazzia.
FanfictionLysa é una ragazza che non ha mai veramente vissuto a pieno la vita da adolescente. Ma un giorno ritorna a frequentare una vecchia amica, Jessica, una ragazza spericolata e avventurosa che insegnerà a Lysa cosa vuol dire "vivere a pieno". Ma andrà b...