Horror

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Il suo ultimo grido di terrore, lo ricordo bene, quel grido supplicante e spaventato, era talmente innocente, la volevo tutta per me. Tante sono le anime che ho rubato, ma mai una come la sua. Era da qualche mese che ambivo alla vita di Lucia, era una ragazza normale, adoravo il suo sorriso, la volevo, la desideravo con tutto me stesso, ma per questo avrei dovuto aspettare il momento adatto. Raramente si incontrano ragazze come lei, dolci e disponibili alla sua età. Sotto quel viso angelico però, non immaginavo si potessero nascondere tali demoni e tali incubi. Ci volle poco tempo, arrivata ai suoi sedici anni, le amiche le fecero vedere un film su di me, un film horror, trattava di uno spirito, uno spirito ingannatore, coglie le tue paure dal tuo corpo dopo averti ucciso, come lo fa? O meglio, come lo faccio? Continuate ad ascoltare e vedrete. Lucia stava diventando come le altre, se ci fossero state altre occasioni avrei aspettato, ma la sua mutazione procedeva rapida, non potevo permetterlo. Così un giorno, mentre tornava da scuola per quel suo solito sentiero attraverso il bosco, misi in atto la mia opera, sono sempre stato un ottimo attore. Mi trasformai in un semplice gufo, le volai intorno più e più volte per attirare la sua attenzione e cominciai a sussurrarle "Vieni Lucia, seguimi, hanno bisogno di te, ti stanno aspettando". Utilizzai il mio solito tono ipnotico, aveva sempre un bell'effetto sulle fanciulle, soprattutto quelle d'animo curioso. La feci girare a lungo per il bosco, fino ai suoi Meandri, la mia sola presenza teneva lontani i pericoli più nascosti di quelle terre, chissà... Forse perché io sono l'ultimo dei quali vorresti incontrare. Calò la notte, si sentivano i canti delle sirene provenire dalla strada, dal sentiero, dalla città. Era normale che tutti fossero preoccupati per lei, sapeva farsi amare. Anche io me ne stavo innamorando, era bellissima, continuavo a ripetermi "resisti, presto sarà tua, tua e di nessun'altro più, neanche di chi l'ha messa al mondo". Era notte fonda, la musica metropolitana continuava a risuonare alle orecchie di Lucia, ma non reagiva, era in balia del mio controllo. Arrivammo ad un lago, era profondissimo, come il mio cuore, come i miei occhi, nero e scuro come la pece. La feci fermare su quelle sponde oscure, dal lago nero fuoriusciva un aura scura e calda come il catrame. Lucia cominciò ad immergersi nell'oscurità e per tutto il bosco, risuonò il suo dolce grido... Scommetto che sei curioso di sapere cosa sia accaduto esattamente... Non te lo dirò, non ne avrai bisogno, presto, lo scoprirai da solo...

Angolo autrice:

Bhe, avrete notato che ho voluto cominciare con l'horror, vedete, questo è il primo testo horror che scrivo quindi sono curiosa di sapere il vostro parere, grazie mille a coloro che hanno letto e informo subito tutti voi che ogni prossimo testo verrà pubblicato solo se quello precedente avrà raggiunto almeno 10 voti, grazie ancora😁

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 04, 2018 ⏰

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