Venticinque

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  <Hermes> disse Zeus.
Gli aveva ordinato di tenere d’occhio Lachesi e Mike il nuovo neo dio e Afrodite e suo figlio.
Hermes comparve all’istante.
S’inchinò davanti al suo signore e re.

<Signore> disse lui in tono reverente.
Si alzò dal suo trono.

<Ci sono novità?> gli chiese girandogli attorno come un avvoltoio che aveva inquadrato la sua preda.

Lui scosse il capo.
<No, signore> ammise lui.
Non c’era traccia di bugia in quelle sue parole.

<L’umano non sa nulla di noi, Mike non ha contatti con i suoi parenti o amici, per quanto riguarda Afrodite sembra che non stia facendo nulla ed Eros come sempre tira le sue frecce> raccontò lui tutto quello che aveva visto.
Il fatto che non avesse un mezzo per punire le Moire lo irritava.

Tirò un pugno contro la parete.
<Continua a tenerli d’occhio> urlò in quel momento frustrato.

Hermes andò via e in quel momento arrivò il primo oggetto della sua rabbia e frustrazione.

Sua moglie.
Indossava una minigonna di pelle e un top sempre di pelle che non lasciava molto all’immaginazione, si legava con due lacci sulla schiena e al collo, la pancia scoperta.
I capelli erano raccolti per lasciare in bella mostra il collo.
Per finire indossava un paio di stivaletti che lasciavo scoperte le gambe.

Il solo vederla vestita a quel modo riaccese il suo desiderio, ma lui era ancora furioso con lei.
Era ancora lì.
Aveva disobbedito ai suoi ordini.

Lei sapeva cos’avrebbe dovuto fare.
Le aveva detto che se né doveva andare, eppure non c’era stato verso di mandarla via da lì.
Lei non voleva andarsene.

Moglie testarda pensò digrignando i denti furioso con lei.
Lei gli rivolse il suo sorriso più malizioso.
Lo faceva apposta per provocarlo e lui lo sapeva, ma non poteva fare a meno che arrabbiarsi e allo stesso tempo trovarla irresistibile.

Era l’unica donna che riusciva a scatenargli così tanti sentimenti contrastanti.
La fissò nei suoi begli occhi violetti.
Lei lo stava già fissando con un sorriso dipinto in viso.
Lei si avvicinò a lui e gli toccò un braccio.

<Perché quella faccia?> chiese lei in tono seducente.
<Non sei felice di vedermi marito mio?> disse girandogli attorno e spostando la mano dalla sua spalla all’altra spalla fino all’altro braccio.
Si fermò davanti a lui.
Aveva un tocco così sensuale.

Resistette all’impulso di afferrarla per baciarla.
Di toccarla.

<No, ti avevo detto che te ne dovevi andare e invece mi hai disobbedito> affermò lui seccamente.
<Il tuo compito è compiacermi non sfidarmi> disse lui fulminandola.
I suoi occhi viola luccicarono.

2 -Le Guardiane-                                                         LachesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora