Ventotto

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  Aveva chiuso gli occhi dopo che lui si era avvicinato.
Era così felice in quel momento.

La sua giornata sembrava essere cominciata malissimo.
Invece adesso sembrava tutto al proprio posto.
Tutto perfetto.

E adesso che sembrava davvero impossibile perderlo si stava rilassando.
Si stava godendo quel momento.
Quel momento perfetto.
Come tanti altri momenti passati insieme.
E forse per la prima volta serenamente.

Adesso che non doveva più avere paura di nulla, perché a lui non interessava sapere i suoi segreti.
Scoprire chi lei fosse veramente.
A lui bastava che fossero insieme.
Come bastava a lei.

<Mi dispiace> si scusò lui.
Il solo sentire la sua voce fece battere più forte il suo cuore nel petto.

Lei scosse il capo cercando di dirgli che non gli importava, ma lui le mise un dito sulle labbra per non permetterle di parlare.
Voleva che lei lo ascoltasse.

Sapeva però, che i suoi segreti prima o poi li avrebbero divisi.
Allontanati.
E lei né aveva paura.
Non voleva che succedesse.
Sapeva però, che era inevitabile.

<Sono stato un vero idiota> ammise in tono divertito.
<Non m’importa dei tuoi segreti Lachesi, io ti amo e tu sei più importante di tutto per me> affermò dolcemente.

Come poteva resistere a un uomo del genere?
Guardò il suo viso aprendo gli occhi per guardarlo.
Era come sempre bellissimo.

<E se non sei pronta per conoscere mia cugina non m’importa, davvero, aspetterò che tu sia pronta per questo passo non voglio metterti fretta> disse serio.

Più lo conosceva e più capiva perché si era innamorata di lui.
Perché era sempre così comprensivo.
Ragionevole.
E sapeva ammettere di aver sbagliato.
Era speciale.

L’unico uomo che le aveva fatto battere forte il cuore.
Che l’aveva resa felice.
Che l’aveva fatta ridere.
Che si era preoccupato di lei.
Che si prendeva cura di lei.
E lo amava ogni giorno di più per tutte queste ragioni.

Per il modo in cui la faceva sentire speciale, unica, insostituibile e importante per lui.
La faceva sentire una regina.
La sua regina.

<Non c’è nulla che io desideri di più che stare con te> affermò in quel momento facendole battere forte il cuore nel petto.

E anche lei non desiderava nulla di più che stare con lui.
Non c’era nulla che la facesse sentire bene, quanto la faceva sentire bene e felice lo stare con lui.
Niente era comparabile a quel momento.
A quella felicità.
A quella sensazione di completezza e di perfezione.

Gli accarezzò il viso.
Lui l’attirò più vicina a sé e lei lo baciò.
Gli era mancato.
Era stato così straziante sentirlo allontanarsi, che adesso era così bello sentirlo di nuovo vicino.

2 -Le Guardiane-                                                         LachesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora