Trentadue

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   Avrebbe voluto trovare una soluzione

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   Avrebbe voluto trovare una soluzione.
Il fatto che ancora Lachesi non fosse stata punita gli dava forza.
Stava ragionando cercando qualcosa.
Qualcosa che avrebbe potuto salvare tutti quanti.
Sperava solo che Lachesi non si facesse ancora male.

Il fatto che cercasse di avvicinarsi a lui non piaceva a Zeus.
Lui lo stava evitando in ogni modo.
Sperava solo non le avesse fatto troppo male.
Continuò a pensare a un modo per poter scappare tutti illesi.

Sentì i passi di lei.
Lui la rispedì indietro.
Avrebbe voluto che non le facesse del male.
Lui era sicuro che lei stesse sorridendo.

<Lachesi fermati> le disse Dean non potendo sopportare che le facesse del male.
Lei comunque continuò lo stesso a opporsi a Zeus e ogni volta che era quasi arrivata vicino a lui, lui la catapultava lontano.

<Non riuscirai a fermarmi> affermò lei semplicemente rivolta al dio.
Sembrava determinata ad andare da lui nonostante il dolore che sicuramente lui le stava provocando.
Avrebbe voluto fare qualcosa.

In quel momento una scossa lo colpì dritto al petto.
Perse il respiro per un millesimo di secondo.
Lei urlò.

<Adesso fermati altrimenti lo colpirò di nuovo> affermò Zeus con tono compiaciuto.

Lui sentiva le orecchie fischiargli e gli faceva male tutto.
Continuava a pensare a qualcosa ma non riusciva a trovare una soluzione alla loro situazione.
Una soluzione che avrebbe almeno salvato lei.
Lui rise.

<Ve l’ho detto che non avevate chance con me> affermò lui fiero di sé stesso.

<Zeus fammi avvicinare a lui un ultima volta> disse Lachesi in quel momento con tono sconfitto.
Questo lui era sicuro non fece altro che aumentare la soddisfazione di Zeus.
Aveva vinto.
E questo lo stava facendo esultare aumentando il suo ego smisurato.

<Voglio solo dargli un bacio d’addio> affermò lei.
<Concedimelo> chiese lei sconfitta.
Lui era sicuro che ci stava pensando.

<Potrei> ammise lui.
Chissà perché se lo immaginava che si toccava il mento.

Non era nelle condizioni, né conosceva quel posto, le loro regole e tutto ciò che avrebbe potuto giocare a loro vantaggio.
Per lui quel mondo era tutto nuovo.
Non c’era nulla che sembrava potesse salvarli.
A meno che non avessero adulato Zeus.
Magari a quel modo avrebbero potuto anche salvarsi.
O per lo meno avrebbe potuto salvare lei.

Era chiaro che il re degli dei doveva dimostrare a sé stesso che lui era più forte.
Che nessuno poteva cavarsela dopo averlo affrontato e sconfitto.
Adesso però loro dovevano cambiare le carte in tavola.

Se volevano avere una chance di salvarsi, Lachesi doveva chiedere scusa a Zeus per averlo sfidato.
Dirgli che si rendeva conto della sua potenza, della sua forza, del suo potere e che non avrebbe mai più osato sfidarlo.
Si, era questo il piano migliore.

Zeus era la legge.
E se avessero convinto lui di essere davvero pentiti.
Avrebbero vinto.
Quanto avrebbe voluto che Lachesi fosse in grado di percepire i suoi pensieri.
O che anche lei stesse pensando alla stessa cosa.

Se solo lei fosse arrivata da sola alla conclusione che era meglio sottomettersi.
Eppure forse la sua Lachesi avrebbe preferito morire piuttosto.

Avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per salvare la vita della donna che amava.
Qualunque cosa.
Aveva bisogno di salvarla e non gli importava il prezzo che avrebbe dovuto pagare.
Non gli importava che l’avrebbe persa per sempre.
O che magari sarebbe morto.
Poteva sopportarlo.
Voleva solo che lei fosse libera e salva da qualsiasi tortura.
Tutto il resto come la morte non gli importava se lei fosse stata al sicuro.
Lontana dall’ira di Zeus.
Salva dalla sua rabbia.
Dalla sua voglia di vendetta per essere stato sconfitto da lei e dalle sue sorelle.

<Zeus avevi ragione> affermò lui in quel momento.
Doveva cominciare ad adulare il dio.
<Abbiamo sbagliato a metterci contro di te, tu sei molto più forte di tutti noi, non possiamo nulla contro di te, in fin dei conti è proprio per la tua forza e la tua potenza che sei il re degli dei> disse lodandolo.

Sapeva che Zeus lo stava fissando, ma ancora di più sentiva su di sé le occhiate degli altri.
Si chiese se qualcuno di loro avesse capito cosa stava cercando di fare.
Sperava solo non lo capisse Zeus altrimenti era davvero fregato.
Non sarebbe riuscito a salvare Lachesi.
Purtroppo quelle sue parole anziché giovare alla loro situazione lo fecero infuriare.

<Osi prendermi in giro inutile mortale?> chiese Zeus con tono feroce.
Era davvero arrabbiato adesso.
Forse avrebbe dovuto usare un altro tono.
O magari un altro modo per lodarlo.
Anzi non era lui colui che doveva lodarlo.

Lui non voleva essere lodato da lui, era dagli altri che voleva le lodi.
Voleva che Lachesi e Atropo riconoscessero la sua potenza, la sua forza, il suo potere.
Era da loro che voleva delle scuse non da lui che lo considerava solo un inutile mortale.

<Me la pagherai> affermò.
Lo colpì ancora una volta con altre scariche.
Gli fecero un male tremendo.
Non riuscì a trattenere un gemito di dolore questa volta.
Lachesi urlò.

<Fermati ti prego> affermò in tono disperato.
Lo stava pregando per salvargli la vita.
Si sentì in colpa per questo e sentì vergogna per essere stato un tale idiota.

Sperava solo che Lachesi avesse recepito il messaggio.
Devi adularlo pensò.
Devi chiedergli scusa.
Solo così poteva avere salva la vita.
Cosa non avrebbe dato per poterle trasmettere quei pensieri.

Lei si sarebbe salvata se solo avesse saputo ciò che lui pensava.
Era sicuro che avrebbe funzionato se solo lei avesse chiesto perdono a quel mostro che l’aveva generata.

Lui in quel momento si fermò.
Si sentiva davvero a pezzi questa volta.
Gli faceva male il petto.
Si sentiva scorticato.
Bruciato.
E lo era.

Si morse le labbra con forza.
Si sentiva sul punto di perdere le ultime forze.
Non doveva soccombere si ripeté.
Doveva lottare.
Doveva trovare il modo di parlare con Lachesi.
Ma fu tutto inutile.
Semplicemente perse conoscenza.
Tutto divenne buio.
Forse tra poco sarebbe morto pensò mentre cominciava a perdere contatto con la realtà.

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2 -Le Guardiane-                                                         LachesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora