Through the walls (Taekook)

2

Il ragazzo pensò di aver sentito male, così per accertarsene spense la sigaretta e rientrò tra le bianche mura del suo monolocale.

Dopo un breve momento di silenzio, sentì di nuovo dei gemiti provenienti dall'appartamento vicino, dei gemiti maschili. Arrossì violentemente, perchè nonostante non fosse un ragazzo totalmente puro, non era neanche un depravato. Il suo vicino continuava ad ansimare, producendo suoni per niente casti, che fecero eccitare Jungkook.

Si mise le mani sul viso, arrabbiandosi con se stesso per essere una persona così facilmente stimolabile. Infatti era veramente sensibile in ambito sessuale, il suo amichetto si risvegliava anche con la minima attenzione. Se sotto alcuni aspetti era una cosa buona, sotto altri era veramente problematica. Più di una volta gli era capitato di diventare duro in momenti poco adatti, finendo in situazioni imbarazzanti.

Si sfilò i jeans strappati con i boxer, ed iniziò a massaggirsi il membro. Non gli serviva un porno, gli ansimi dello sconosciuto bastavano. Dopo poco venne, tentando di non fare alcun rumore. Se lui poteva sentire il vicino, il vicino poteva sentire lui.

Era veramente stanco, e decise di andare a dormire, ma dalla sua stanza i gemiti si sentivano ancora più chiaramente. Grazie ad un colpo di fortuna, o al fatto di essere veramente stanchissimo, cadde tra le braccia del dio del sonno, Morfeo, cullato dal dolce suono degli ansimi del suo voglioso vicino.

Così passò la sua prima giornata nel suo nuovo appartamento.

La mattina seguente, si svegliò presto per colpa del sole che filtrava dalle sottili tende bianche. Controllò l'orologio poggiato sul comodino, e vedendo che fossero ancora le 6:34, decise di rimanere ancora un po' a letto.

Ripenso alla sera precedente, al vicino sconosciuto ed ai suoi gemiti, e si sentì male al pensiero di essersi masturbato in modo così spudorato su una persona che nemmeno conosceva.

Stare a letto non lo aiutava. Dopo l'attimo passato a pensare ai suoni poco casti del vicino, gli venne in mente Jimin, il suo (purtroppo) ex fidanzato. Pensò alle sue morbide labbra che lo baciavano, ai suoi capelli colorati e lisci come la seta, ai suoi occhi che contenevano l'intero firmamento. E una lacrima gli scese, calda e silenziosa dall'occhio.