La luce entrava leggera dalla fessura, sentii un respiro sul mio collo, mi guardai intorno e quella non era la mia camera. Sopra il mio corpo c'era una bellissima ragazza, capelli rosso voluminosi e ricci, era la mia dolcezza. La sentii mugugnare qualcosa, per poi rannicchiarsi di più sul mio corpo. Guardai l'ora era tardissimo.
Io: "Amore sveglia... sono le 8 e 10... se ci sbrighiamo per la seconda ora entriamo a scuola!"
Marika: "Mmmm... Marci... dormii... dai per un giorno non muore nessuno.."
Io: "Lo sai com'è mia madre.. non voglio rischiare di non vederti più.."
Marika: "Pff.. cazzo... hai 19 anni ormai cresci... non potrai stare sempre attaccato al culo di tua madre!"
Io: "Scusa se io voglio darle delle soddisfazioni!"
Marika: "Cosa vuol dire... cazzo Marcel.. anche se perdi un giorno non muori.. tranquillo non stai indietro con gli studi!"
Io: " Bè fa quello che vuoi.. io vado..."
La ribaltai nel letto, mi alzai e vestii velocemente, presi tutte le mie cose e senza nemmeno salutare corsi a casa a prendere la cartelle e filare a scuola.
[Marika Pov's]
Ma guarda te, con un mammone mi tocca! Cazzo non riesco a capire perché deve ancora a 19 anni dare spiegazioni di quello che fa a sua madre. Quando mai si farà una vita se continua così. E io non ho intenzione di chiedere il permesso a sua madre se lui può venire via con me. Deve capire che non è più un fottuto bambino di 7 anni cazzo! Fanculo si arrangerà, non sono la sua mamma e nemmeno sua sorella. Sono la sua ragazza e mi deve trattare come tale. Sento sbattere la porta, bene se ne è pure andato senza salutare. Ottimo, io la chiuderei qua. Mi alzo dal letto e mi preparo, per la seconda ora sono dentro. Mi infilo un paio di leggings blu notte e una felpona rossa con i baffi neri, le mia blazer blu e metto lo zaino in spalla. Mi incammino verso scuola, prendo una sigaretta dal pacchetto e me la accendo, aspiro profondamente e poi espiro. Tutto lo stress se ne va in un attimo, le spalle e le ginocchia si rilassano. Arrivo a scuola e sono le 8 e 40, ho ancora 25 minuti, allora decido di sedermi nella panca davanti al giardino, prendo il mio libro e comincio a leggere in santa pace. Sono arrivata al culmine del libro dove finalmente dovrebbe succedere qualcosa quando.
X: "Rossa!"
Io: "Harry!" sorrido e gli salto addosso.
Harry: "Ehi.. ma dove lo tieni il cellulare? Io ti scrivo e tu nemmeno mi rispondi!" disse un po' arrabbiato.
Io: "Scusa Hazza ma sono un po' incasinata... tra scuola.. tuo fratello... è tutto un bordello!"
Harry: "Mio fratello? Cosa ti ha fatto?"
Io: "Niente.. tranquillo.. sono io che pretendo troppo.."
Harry: "Piccola... non darti la colpa... su.. lui è particolare... impacciato e un po' all'antica!"
Io: "E questo mi piace da impazzire... però.. ha sempre paura che sua.. cioè vostra madre non lo lasci più frequentarmi.."
Harry: "Come mai dolcezza?"
Io: "Perché.. praticamente ieri sera ci siamo addormentati e ci siamo svegliati alle 8.10 questa mattina.. e io non avevo voglia di alzarmi.. quindi ho detto.. stiamo a letto tanto per un giorno.. lui subito a dire che non vuole far arrabbiare sua mamma.. cioè vostra mamma.. che lui vuole continuare a vedermi.. io ho risposto che sarebbe ora che la smettesse di pensare a lei.. cazzo a 19 anni per qualcosa.. e lui ha detto che si scusa se lui da delle soddisfazioni, mi ha ribaltata sul letto a preso le sue cose ed è uscito sbattendo la porta senza nemmeno salutare... e io.. ci sono restata malissimo.. ma sono testarda e non la passerà liscia.!" Dico con la voce spezzata ma cattiva.
Harry: "Capisco.. bè hai ragione.. ed è straziante vederlo che lei lo tratta come un bambino e lui l'asseconda.. c'è Marcel.. hai 19 ANNI... non 7, ma non vuole deluderla!"
Io: "Lo so... ma... ora ci sono anche io.. e insomma non credo che per uscire debba chiedere a Anne se può o no.."
Harry: "Bè... qui hai pienamente ragione" sorrise.
Io: "Harry..." lo chiamai con voce tenera.
Harry: "Dimmi piccola.."
Io: "Mi abbracci?" occhi dolci e labbruccio in fuori, lui sorride e aprì le braccia.
Harry: "Vieni qui orsacchiotto!"
Io: "Harry.. troppo sdolcinato ti prego! Le carie poi le devo curare io!"
Cominciamo a ridere come matti. Mi mancava il mio migliore amico. L'ho trascurato molto in questo periodo e anche lui ha il diritto di essere coccolato. Pensandoci potrei chiederli di uscire oggi.
Io: "Haz... ho una proposta!"
Harry: "Ssssiiiii.... Dimmi?" alzò il sopracciglio incuriosito.
Io: "Oggi.. che ne dici di andare a bere qualcosa io e te.."
Harry: "Certo... una bella cioccolata calda.. che ne dici? Da Starbucks?"
Io: "Oooooooh... come mi conosci bene!" sorrisi.
Suonò la campanella, diedi un tenero bacio volante sulla guancia a Harry e corsi a lezione. Lui rimase li ha guardare la mia corsa mattutina per non far tardi alla seconda lezione, mi girai e lo vidi sorridere e salutarmi con la mano, li mandai un bacio volante e sparii dietro il portone.
(Revisionato)

STAI LEGGENDO
Marcel and Me
FanfictionMarcel un semplice Nerd Marika una semplice ragazza. Harry il gemello di Marcel. cosa può succedere nella loro vita? .Scritta nel 2014 .Revisione 2021