Game Over

358 24 2
                                    

"Non esiste il bene o il male, solo decisioni e conseguenze."

"Martinus sei uno stronzo" urlo con tutto il fiato che ho in corpo.

"Emily tranquillizzati" cerca di calmarmi Marcus, il mio migliore amico.

"Tuo fratello è la persona più irritante di questo pianeta" 

"Parla quella" sento Martinus dall'altra stanza.

"Io non voglio fare quattro ore di viaggio in macchina con te" mi lamento.

Oggi è un giorno importante, io e la famiglia dei ragazzi abbiamo deciso di fare una specie di tour del Nord Italia in auto per le vacanze estive.

L'idea è partita da Marcus, già che da molto tempo, sentendo i miei racconti sull'Italia, voleva visitarla.

Quindi siamo arrivati qui, a Torino, in una stanza d'hotel ad aspettare l'arrivo del signore, signora e piccola Gunnarsen per iniziare il nostro tour con prossimo alloggio a Venezia.

Tutto perfetto, finché non abbiamo estratto i posti in auto, ed è lì che è iniziato il mio inferno.

I loro genitori e la piccola Emma hanno subito deciso di stare nella stessa auto, dovevamo estrarre chi, tra me e Marcus, sarebbe andato con loro.

E ovviamente è stato estratto lui.

Quindi mi tocca stare nell'auto con la persona che odio di più al mondo, Martinus Gunnarsen.

Al contrario del gemello, lui non mi è mai stato simpatico, e la cosa è sempre stata reciproca.

"Perché secondo te io voglio stare con te?" urla ancora.

Non ribatto, tanto so già che perderò la mia voce in quel tragitto.

Si apre la porta della stanza e, sorridenti, entrano i genitori dei gemelli e la loro sorellina.

"Emily avevi proprio ragione, il museo dell'automobile è molto interessante" afferma Kjell erik sorridendomi.

"Si era bellissimo" risponde anche Emma con la bocca piena di gianduiotti.

Scoppiamo tutti a ridere per la sua dolce faccina. 

"Su forza ragazzi che partiamo alla volta di Milano, prendete le ultime cose e portatele in auto" ci richiama Gerd Anne.

Prendo il mio borsone ed esco dalla stanza, seguita dal resto del gruppo.

Chiamo l'ascensore e subito arriva, entrati rimaniamo in un silenzio imbarazzante.

Dopo dei secondi, che sembrano durare minuti, arriviamo al piano terra.

Gerd Anne consegna le chiavi e carichiamo le ultime cose in auto.

"Bene ragazzi, mi raccomando prudenza, sopratutto tu Martinus. Guida piano e sta sempre dietro di me" lo raccomanda il padre con fare serio.

"Emily, mi fido di te, tienilo buono" 

"Certo" rispondo con un tono tranquillo.

Dopo varie raccomandazioni, saliamo nell'Audi A1 nera opaca di Martinus.

Mi sistemo nel sedile in pelle per stare più comoda e in poco tempo iniziamo il nostro viaggio.

"Attenta a dove metti i piedi, quei sedili costano più di te" mi richiama senza togliere lo sguardo dalla strada.

"Cosa? Sei serio? Siamo partiti da meno di 5 minuti e già inizi a rompere" alzo un po' la voce, forse un po' troppo, e la sua faccia cambia subito espressione.

Game Over || Martinus Gunnarsen || One ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora