Le tre figure si avvicinavano.
Due di loro erano armati con tubi metallici, visivamente arrugginiti, l'altro che si muoveva alle loro spalle, imbracciava un fucile.Ma ero pronto a quest'evenienza, un vero Assassino deve aspettarsi di tutto dal nemico, specialmente se si tratta di un Templare.
Nella poca luce della cripta, i tre uomini si fecero ancora più vicini.
Alzai lo sguardo per pochi istanti, guardando velocemente la struttura che mi circondava.
In quel momento presi una delle mie bombe fumogene e la feci esplodere a terra."Maledetto bastardo! Trovatelo!" urlò uno degli uomini.
Trovai riparo dietro quella che sembrava la tomba del Cavaliere Templare.
Affinai i miei sensi e la poca vista scorse comunque delle ombre sul mio fianco destro.
Uno degli uomini stava passando proprio lì accanto.
Feci scattare la lama e lo afferrai."Ma cos..."
"Perdonami per l'atto improvviso, Riposa in Pace."
Sussurrai alla mia vittima.Il primo era andato e il fumo iniziava a svanire.
L'uomo che avevo ucciso era fortunatamente quello armato di fucile. Presi l'arma e uscii dal mio riparo silenziosamente.I due uomini armati di tubi mi stavano cercando ancora.
Presi di mira col fucile uno dei due. Ma nel momento di premere il grilletto si sentì una voce.
"Fate attenzione! È dietro di voi!"
Il Corvo Cremisi mi aveva visto.Infatti i due uomini si girarono di scatto.
Sparai di fretta verso uno di loro colpendo l'uomo a sinistra, che si accasciò a terra.Dopo un secondo mi ritrovai l'altro uomo addosso.
Mi caricò scaraventandomi a terra.
Ci fu una lotta fisica tra di noi con spintoni e pugni. Ebbi però la prontezza di far scattare la mia lama celata, che conficcai nella gola dell'aggressore.Il suo corpo cadde di lato e mi rialzai col vestito sporco di sangue.
"Sei ancora vivo!? Maledetta serpe, non mi avrai mai!"
Vidi il Corvo Cremisi correre su per le scale della cripta.Mi rialzai ancora tutto indolenzito e iniziai a rincorrerla.
Sentivo i suoi passi poco più avanti, cercando di raggiungerla in fretta, ma arrivando nella sala principale vidi lei infilarsi dietro una porta, che bloccò.
"Dannazione!" pensai tra me e me.
Quella porta sembrava che portasse verso l'alto, al campanile.
Quindi corsi fuori, dove la notte ormai stava rendendo tutto più oscuro, e mi arrampicai sulla chiesa. Trovai la scalata non tanto semplice visto che la struttura era abbandonata da tempo e il tutto stava iniziando a marcire.
Vidi il campanile, e mi piombai sulle sue mura.Arrivai quasi sul posto e sentii una voce che sussurrava qualcosa.
"Cerco solo una redenzione James, fratello mio, aiutami ad illuminarmi la strada, così che io possa compiere il sogno di nostro padre."
Era lei, la vidi di spalle mentre piangeva e sorreggeva qualcosa tra le sue mani.
"Lucy." dissi alla donna.
"Nessuno potrà mai capire il dolore e la sofferenza nella mia vita, Assassino."
Iniziò a parlare."Di cosa stai parlando?" gli chiesi.
"Per tutta la mia vita ho cercato di essere la persona che mio padre ha sempre voluto avere. Potente, senza scrupoli e nel suo amato Ordine Templare. Mentre il mio fratello gemello, James, lui era così diverso, era gentile, lui quand'ero piccola mi regalò un corvo, si chiamava Morrigan, che feci diventare la mia ancora di sfogo per tutto. Poi nella mia vita ebbi un trauma, James scappò di casa senza farsi più trovare."
Si girò verso di me, e vidi che stava tenendo un pugnale antico tra le sue mani.
"Poi dopo molti anni, una notte, mio padre fu ucciso, andai nella sua stanza siccome sentii delle urla e vidi il suo uccisore, ed era proprio lui, James. Lui era cambiato, era diventato un mostro, un'Assassino."
Si avvicinò a me di qualche passo.
"Poi lui mi guardò e mi disse <<Ora sei libera Lucy, vivi la tua vita e vola via come un corvo nella notte>> e prese questo pugnale, uccidendosi davanti ai miei occhi"
Iniziò a piangere.
La sua storia era straziante, capivo il suo dolore, le perdite sono brutte per tutti.
"Va via, scappa dal paese e cambia vita, stanotte la tua vita finisce qui, createne un'altra, Lucy"
Queste parole uscirono dalla bocca di un me che compiativa le sue sofferenze.Lei mi guardò, stringendo ancora il pugnale tra le sue mani.
"Hai detto una cosa giusta, mio caro Adam, la mia vita finirà stanotte, ma non per mano di un Assassino."
Si puntò il pugnale alla gola."Che il Padre della Comprensione mi guidi."
"No!"
E si trafisse, uccidendosi.
Corsi verso di lei prendendo il suo corpo tra le mia braccia.
Vidi il sangue scorrere dal suo collo che gocciolava sul pavimento."Che tu possa trovare finalmente la quiete che tanto cercavi, Requiescat in Pace."
Posai il suo corpo disteso per terra e misi la piuma accanto al suo collo, facendola riempire del sangue di Lucy.
Mi avviai per andarmene dal posto arrampicandomi sulla balconata del campanile.
Le tenebre stavano inghiottendo sempre di più quella notte, dove avevo assistito alla morte di una persona vittime delle sue sofferenze.
Arrivai all'orlo sulla cupola del campanile, chiusi gli occhi e con un enorme respiro mi gettai nel vuoto, eseguendo una Salto della Fede.
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Assassin's Creed Black Hand
FanfictionChicago, USA, sono gli anni 30 gli anni della Jazz Age, gli anni del Proibizionismo, gli anni della Mafia Italo Americana, gli anni della Mano Nera. Miles è un giovane ragazzo che si ritroverà in una città traghettata nel baratro della criminalità...