Cap 12

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<<Se ti va , una di queste sere usciamo insieme , per un bicchiere di vino.

<<Perché no! Quando vuoi!

<<Domani? >>disse

<<a che ora?>>

<< le 9 , va bene?

<<perfetto! >>

<<allora ti passo a prendere>>disse quasi imbarazzato.

La cena era da ore terminata e gli ultimi invitati andarono via e così anche Max.

Erano mesi che non uscivo con un uomo , per la precisione cinque e avevo accumulato molto stress , mi sarebbe servito per ricaricare le batterie.

Erano due sere che non sentivo Dimitris e con domani ,che non sarei stata a casa tre , avrei potuto chiamarlo io, ma ogni volta che lo facevo non riuscivo a parlargli, così ci avevo rinunciato.

Fra tre giorni sarebbe stato Natale , la città era illuminata a festa e si respirava una bella atmosfera al centro.

Max era puntuale , andammo in un' enoteca al centro che serviva ottimi stuzzichini , scelse un vino bianco frizzantino , Castel del Monte Pinot, mi spiegò che era un vino D.O.C. prodotto in Puglia. Conosceva bene i vini , ero attratta dalla sua cultura , dal modo in cui parlava e si muoveva . Era piacevole stare con lui , a volte faceva anche delle battute umoristiche azzeccate, che mi facevano ridere molto.

I suoi occhi però erano tristi , spenti.

Si uscì insieme , ogni sera, spesso in grandi comitive di amici comuni.

Teascorremmo insieme anche il giorno di Natale.

Sentii Dimitris il giorno di Natale , rimasimo a lungo al telefono, si accorse della mia freddezza dal tono di voce.

<<ti sento distante Dora>>

<<sono distante!>>

<<sai che non intendo dire questo. C' e un'altro?>>

<<e tu che mi dici? C' e' un' altra?>>

<<nella mia vita ci sei solo tu!>>

<<ma fammi il piacere! >>

Alzai il tono di voce e mi accorsi che Max mi osservava.

<<devo chiudere adesso!>>

<<ci vediamo, amore!>>

<<per favore , basta , non credi di avermi presa in giro abbastanza?>>

Gli chiusi il telefono ,senza salutarlo.

Uscii sul balcone anche se si gelava.

Da dietro sentii un abbraccio, era Max.

<<Non immaggini quanto ti capisco in questo momento>>

Era un abbraccio dolce , mi baciò sulla guancia e riuscì per un attimo a riscaldare il mio cuore.

Mi tenne , fra le sue braccia a lungo , senza parlare ed era particolarmente piacevole il suo contatto.

<<se non entriamo ci prenderemo un brutto raffreddore. >>

<<allora sarò la tua prima paziente ?>>

<<non siamo cresciutelli per giocare al dottore e alla paziente?>>

Mi fece ridere.

<<finalmente un sorriso! Sai che e' difficile , avere a che fare con te!>>

<<grazie! Sto passando un periodo difficile>>

<<anch'io. Magari un giorno me ne parli!>>

<<questo vale anche per te!>>

<<te ne parlerò il prossimo anno>>

Lo spinsi scherzosamene.

<<che spiritoso!>>

<<dico sul serio!>>

Chiacchierammo per un po' davanti al camino acceso mi raccontò di come aveva vissuto in America.

Gli chiesi perché aveva deciso di tornare in Italia.

<<ti ho detto che te ne parlerò l' anno prossimo>>disse.

Ero sicura che dietro questa storia c' era una donna, che sicuramente amava ancora.

Max era l' uomo che ogni donna avrebbe desiderato avere a suo fianco, era dolce , bello , intelligente, di cultura , spiritoso , quale cretina se lo era lasciato scappare.

Fantasticavo su come sarebbe stato baciarlo o fare sesso con lui , ma non mi suscitava quel trasporto, non sentivo nessun calore crescere in me.

Ero una cretina e me lo sarei lasciato scappare anch' io.

Dimitris mi aveva rubato tutto, lasciandomi vuota e incapace di amare .

I giorni passavano ed eravamo arrivati alla vigilia del Primo dell' Anno, a Mondello , fanno i fuochi d' artificio ogni anno e dalla nostra villa e come averli sulla testa.

C' era molta gente a casa , come al solito i miei avevano organizzato una cena fra amici e parenti.

Anna sarebbe venuta con Luca una sua nuova conoscenza , erano amici , per il momento , così almeno mi disse Anna, forse per evitare tante domande . Paolo per Anna era già il passato e forse Luca sarebbe stato il suo futuro. Io e Max eravamo andati in giardino sul dondolo con una copertina sulle gambe in attesa dei fuochi, era un angolo tranquillo del giardino , e mi abbracciò , faceva freddo ed era piacevole stargli attaccata e ovviamente non solo a causa della temperatura.

Nove , otto , sette... Tre , due, uno e cominciarono i fuochi, Max mi tirò a se e mi baciò sulle labbra, così all' improvviso , inaspettatamente mi lasciai trasportare e risposi al suo bacio.

Sentii un rumore in giardino , dietro di noi , mi girai , mi sembrò di vedere un ombra allontanarsi , non so perché mi venne in mente Dimitris e lo spintone che gli diedi quando mi baciò al mare.

Scrollai il capo per cacciare quel pensiero, " forse un gatto" , dissi.

<<mi stai confondendo Max>>

<<sono confuso anch' io , ma desideravo farlo. Ti e dispiaciuto?>>

<<no , per niente!.....è stato bello>>

<<voglio riprovarci! Disse con sguardo malizioso>>

Mi baciò con piu trasporto , sicuro ora , che non gli avrei tirato una sberla , cominciò a farsi piu intraprendente e giocò con le mie labbra e le nostre lingue cominciarono a rincorrersi , sotto i botti di capodanno.

<<Max e meglio tornare dentro>>

<< che ne dici se provassimo a stare insieme? >>

<<non lo so Max ,devo dormirci sopra, ti prego non mettermi fretta . Devo assolutamente sentire Dimitris, scusa , sapevi la mia situazione>>

Entrai in casa e mi chiusi in stanza, chiamai al fast food di Dimitri e chiesi di lui , la commessa disse che era all' estero e chiusi sbattendo il telefono.

<<Ma come all' estero ! maledizione, se ne va in giro per i mondo , quando sarebbe potuto venire da me. Stronzo!>> urlai.

Scoppiai a piangere dalla rabbia, e sbattevo con forza i pugni sul letto , senza accorgermene dopo un po' mi addormentai stanca di lottare con l'aria e litigare con il materasso.

Un' indimenticabile vacanza in Grecia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora