LA TUA UNICA ARMA VINCENTE SEI TU _Selena_

811 27 1
                                    

Dopo essermi allenata per tutto il pomeriggio raggiungo la casetta dove trovo Irama steso sul divanetto del giardino con una sigaretta in mano.

Lo sorpasso -Se cerchi il tuo amato Luca, beh, non c'è- mi dice da dietro, lentamente giro su me stessa -Pensa alla tua principessa- gli dico alzando gli occhi al cielo -Gelosia portami via- mi dice con un ghigno -Si, sembra essere quella la TUA filosofia di vita- rispondo scocciata.

Lui ride -Nervosetta- dice lasciando uscire del fumo bianco dalle labbra.

Aspira -Senti tu ti sei già esibito su un palco con tantissime persone davanti, per cui, perdonami se sto in ansia- dico e faccio per girarmi ma lui mi blocca prendendomi per il polso.

Schiude le labbra e lascia uscire del fumo -La cosa dell'immaginarsi tutti in mutande non funziona- dice alzando un sopracciglio quasi lo stesse dicendo più a se stesso che a me -La tua unica arma vincente sei tu- mi dice facendomi l'occhiolino -Bene, allora se non vuoi che quest'arma ti colpisca in piena faccia lasciami- dico roteando gli occhi, sorride e molla la presa.

Torno in casetta e mi stendo sul letto, metto le cuffie e shiaccio "play".

Faccio profondi respiri nella speranza che la mia agitazione si dissolva nell'aria ma, evidentemente, non mi vuole lasciare.

"Allora Sel, analizza le possibilità" mi dico "Cosa potrebbe mai andare male?" mi chiedo e ci ragiono su arrivando alla conclusione che TROPPE cose potrebbero andare storte domani sera.

Inanzitutto potrei cadere, farmi male e rovinarmi la carriera.

Potrei anche sbagliare tutta la coreografia.

Fare male a Sebastian o agli altri ballerini.

Uscire dal programma.

Non passare la prima fase.

Deludere tutti.

Fare brutta figura.

Svenire.

Una luce potrebbe cadermi in testa oppure potrei scoppiare a ridere nel bel mezzo di una coreografia.

"Aiuto!

Respira Selena, respira"

-Come sta la mia sis?- Luca entra in stanza e mi distrae dalla negatività -Male, sono in ansia- gli rispondo -#ansietta?- mi chiede ridendo -Tu non sei Luca, tu in realtà sei Gianmarco Zagato!- urlo ridendo.

-Comunque stai tranquilla, sei fortissima e spaccherai!- mi incita lui, accenno un sorriso e se ne va.

Ripenso alle parole di Irama, "La tua unica arma vincente sei tu" ha detto, ha ragione, l'unica cosa su cui posso contare sono le mie capacità.

-Si magna!- esclama Zic comparendo sulla soglia della porta, mi alzo e raggiungo gli altri, stuzzico con la forchetta la cena ma ne mangio proprio poca, ho un'ansia pazzesca e lo stomaco mi fa male.

-Non mangi?- mi sussurra Irama, seduto da parte a me -Non ho fame- rispondo senza guardarlo in faccia ma percepisco il suo sguardo su di me -Devi stare calma okay?- mi dice, mi giro verso di lui -Fosse così facile- rispondo alzando gli occhi al cielo -Lo è, devi stare tranquilla, andrà tutto bene, e poi, sei in squadra con me, sai quante vorrebbero essere al tuo posto?- mi chiede ironico sorridendo, sorrido anche io, i suoi occhi sono una calamita per i miei -Grazie- gli sussurro, lui mi sfiora con le dita quelle della mia mano, quel piccolo contatto mi fa venire i brividi.

Mando giù un boccone, mi sento un po'meglio.

Quando tutti si alzano li imito, vado a sedermi sul divano e fisso il vuoto.

Qualcuno si mette vicino a me ma i miei pensieri sono altrove.

Ripenso al contatto con Filippo, ai brividi che mi hanno percorso la schiena, al suo sorriso e ai suoi occhi.

-A cosa pensi?- mi chiede Irama, seduto nuovamente al mio fianco -Cosa?- gli chiedo sbigottita -Stavi sorridendo, a cosa stavi pensando?- mi chiede e solo in questo momento mi accorgo di avere stampato sul volto un sorriso ebete.

Avvampo imbarazzata -A niente- mento ma non sono una grande attrice.

-Ehi Sel, ti sei calmata?- per fortuna interviene Luca, devo ricordarmi di ringraziarlo.

Mi sposto più vicino ad Irama per fare spazio al ballerino sul divano -Si, grazie anche alla tua #ansietta- dico ridendo.

-Ci vediamo- mi dice Filippo prima di alzarsi e andarsene.

Ci rimango un po'male, perché se n'è andato?

Mi rigiro verso il mio amico -Oggi, alle prove, Sebastian ti guardava in un modo che non mi piace...- inizia lui ma lo interrompo -Che cosa intendi?- chiedo preoccupata -Ti stava baciando con gli occhi- mi spiega, scoppio in una fragorosa risata -Era calato nel personaggio, dovresti saperlo che è così che si fa nella danza, mi deludi...E poi è fidanzatissimo- dico sempre ridendo -Sono serio!- protesta lui -Si e io sono Kristen Stewart- ironizzo.

-Vabbù, credi a quello che vuoi ma se osa anche sfiorarti con un dito giuro che lo picchio- dice con il broncio -Attenzione Luca aggressivo- rido.

-Non c'è niente da ridere, anche Irama ti spoglia con gli occhi- mi dice come se fosse la cosa più ovvia -Ma se non mi guarda mai- protesto -Non lo fa quando lo puoi vedere- dice scrollando le spalle.

Roteo gli occhi al cielo -Comunque sia io ora vado a dormire, sono stanchissima e domani si inizia!- esclamo alzandomi -Buonanotte sis- mi dice -'Notte bro- rispondo.

Torno in camera e trovo Irama steso sul suo letto -Ciao- azzardo, lui mi fa un cenno -Ora non dirmi che sei in ansia!- esclamo facendo la finta indignata, lui ride e il suo petto si alza e si abbassa velocemente.

Si mette le mano dietro la testa e si tira su -No, stavo pensando- mi spiega -A cosa?- chiedo mentre prendo il pigiama rigorosamente bianco.

-A cose- risponde accenando un sorriso, alzo le spalle e vado in bagno, faccio una doccia veloce e metto il pigiama.

Quando torno in camera lui è ancora nella stessa posizione ma sta volta sul suo letto c'è un altra presona: Emma.

È seduta sul bordo e i due stanno chiacchierando sorridenti.

Gli passo davanti e mi metto sotto le coperte -Piccioncini, non è che potreste abbassare la voce e spegnere la luce?- chiedo, senza voltarmi, dopo vari minuti passati a cercare di addormentarmi, invano.

-A dir la verità qui ci sono solo io e non mi piace Emma- mi dice Filippo, mi giro verso di lui, ha un braccio a sorreggergli la testa ed è steso, è incredibilmente bello, dannazione!

-Allora spegnila tu- dico strofinandomi gli occhi -Solo se mi prometti che domani spacchi- mi dice sorridendo -Se non vuoi che ti spacchi la faccia alzati e spegni la luce- dico ricambiando il sorriso, lui si alza ed eseguisce gli ordini.

Prima di rimettersi a letto viene verso di me, si inginocchia al bordo del letto, mi sussurra all'orecchio -La tua arma vincente sei tu- e mi sfiora la tempia con le sue labbra.

A quel contatto il mio corpo si tramuta in un brivido unico -Notte- sussurro -Notte- dice e poi torna nel suo letto.

NON VEDI QUANTO TI VORREI? _Irama.Plume_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora