In autobus

13 1 0
                                    

Aria amara, lenta e pesante.
Tra i pochi, chi con aria pensante,
chi osserva qualche passante.
Di voci un silenzio assordante.

Io osservo con occhi svampiti
gli sguardi gelidi svaniti
nel calore per gli amici appena saliti.
Tu, sconosciuto, ora ridi.

Di studenti la massa,
la folla che annaspa,
che porta il molesto del suono,
il frastuono come dono,

che annienta e abbatte l'oblio,
fino ad un attimo fa apparso perenne,
e a cui ora dico addio,
come alla sera al Sole che splende.

Sul mezzo malmesso
chi la testa
l'ha persa
dietro ad un tormento,

chi solo alla ricerca di un posto,
chi, poi, si guarda storto,
chi si sente Narciso,
chi semplice merlo,

chi mostra solo il suo scherno,
chi mostra un sorriso
dal valore eterno
sul viso d'inverno.

09/05/2018

Poesie di ribellioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora