Capitolo 9

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Mancava un giorno al Red carpet di Londra, così decisi di preparare le mie valigie. Presi l'essenziale: vestiti, profumi, scarpe.. e ovviamente i biglietti per il cinema. La mia famiglia sarebbe restata a casa, compresa mia moglie, mentre io, Luca e Timmy saremmo partiti.
Presi il telefono e mandai un messaggio a Tim.
Da: Armie
A: Timmy
Valigia fatta. Non vedo l'ora di partire!! Immagino che tu organizzato come sei,l'avrai già fatta da giorni!!

Da: TimA: ArmieOvvio! È pronta da una settimana!Devo dire che rispetto al tuo solito ti sei preparato molto prima, rispetto alle altre volte che ti riducevi all'ultimo minuto

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Da: Tim
A: Armie
Ovvio! È pronta da una settimana!Devo dire che rispetto al tuo solito ti sei preparato molto prima, rispetto alle altre volte che ti riducevi all'ultimo minuto. Si fa progressi!!!!
Gli stavo per rispondere quando sentii la voce di mia moglie. Staccai lo sguardo dallo schermo per guardarla e ascoltarla.
E: Con chi ti stai scrivendo?
A: È Timothée, gli ho detto che ho preparato la valigia.
Di solito quando ero con liz non lo chiamavo mai Timmy ma Timothée.
E: bene...
A: che c'è tesoro?
E: Armie, ti prego resta... inventati una scusa e rimani con me..
A: sai che non posso, ho firmato un contratto e in esso c'é scritto che devo partecipare a ogni evento riguardante il film.
E: si ma se dici che stai male capiranno..
A: Liz ho dato la mia parola.
E: Armie cazzo. Non stai mai con me, devo sempre stare a casa da sola! Sono stufa, non chiedo tanto, solo delle attenzioni! Sei sempre fuori e sembra quasi che tu abbia la testa altrove. Vedi più Timothèe che me! Vattene!!
A: Liz..
E: HO DETTO VAI, ARMIE. VAI CAZZO!
Non potevo crederci. Ero riuscito a far piangere mia moglie, ero stato un idiota. Come avevo potuto trascurarla cosi? Adoravo Timmy, ma non riuscivo a capire come avessi potuto passare più tempo con lui che con mia moglie.
A: ti prego non farmi questo.
E: Non farti questo? Mi hai costretta!!
A: Ti prego non piangere.
Avevo iniziato a piangere anche io. Presi la valigia e uscii. Fortunatamente i miei figli non erano a casa e non avrebbero visto quella scena. E ora cosa avrei dovuto fare? Dove sarei andato? Chiamai un taxi e senza pensarci diedi al tassista la via e il numero civico del mio amico Timmy. Quando arrivammo scesi e entrai dentro il palazzo. Suonai. Nessuno mi rispose così mi rassegnai pensando che Timmy fosse fuori. Mi diressi verso le scale quando sentii la porta aprirsi. Tornai indietro. Era Tim, senza maglia, indossava solo le mutande. Dovevo ammettere che era una bella vista. Ma che stavo dicendo?
T: Armie? Che ci fai qui a quest'ora?
A: Scusami se ti ho svegliato e se sono venuto a casa tua cosi tardi..ma sono distrutto, io e Liz abbiamo litigato pesantemente e volevo chiederti se potevo restare da te, se non disturbo.
Scoppiai definitivamente a piangere.
T: Hey.. certo che puoi rimanere fino a quando vuoi.
Appoggió la sua mano e il suo braccio intorno a me per tranquillizzarmi.
T: ora entra. Ho una stanza libera, non è molto grande ma spero ti possa andare bene, senó ti cedo la mia.
A: no, no andrá benissimo, sei giá troppo gentile cosi.
T: vado un attimo a vestirmi, tu siediti sul divano e raccontami cos'è successo.
Quando tornó gli raccontai tutto. Di come Liz si fosse arrabbiata e di come mi aveva cacciato.
T: Armie mi dispiace un sacco
A: Hai dell'alcool?
T: Lo sai che non bevo
A: Tim
T: si?
A: ti volevo dire che sei un ottimo amico. Il mio migliore amico.
T: Grazie, per me è lo stesso. Andiamo a letto che è tardi e domani dobbiamo svegliarci presto.
A: Buonanotte Elio.
Mi guardó sorpreso, lo ero anche io.
Non l'avevo mai chiamato in quel modo , tranne durante le riprese, ma non mi ero pentito di quello che avevo detto. Mi sorrise.
T: Buonanotte Oliver.
Entrai in camera, non era molto grande, ma era molto accogliente, si vedeva che fosse opera di Timmy. Mi misi il pigiama, mi sdraiai, spensi la luce e andai a letto.

La verità è che mi piaci troppoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora