54. Negoziare

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La voce di Erwin mi distrasse dai miei pensieri. << Il sole sta sorgendo! Fate attenzione ai giganti nascosti! Diamo inizio all'operazione, passate al modulo di movimento tridimensionale! >>.

Scattammo tutti con il modulo, per arrivare sulle mura. "L'obiettivo del nemico è portare via me ed Eren. Quando sapranno che ci stiamo dirigendo qua, penseranno che siamo venuti proprio per le riparazioni. Il nostro obiettivo è anche di esplorare la cantina di Eren, e il nemico sa anche questo; in ogni caso si aspetteranno di vederci al varco esterno...". Eren aveva il compito di chiudere la breccia col suo potere del gigante, per questo lui, insieme ad altri soldati incappucciati, si diresse verso la parte bassa le mura. 

Mentre camminavo sulle mura, notai qualcosa su di esse: cenere. "Ma che... è un segno di un falò... qualcuno è stato qui, ma chi... Oh no, Reiner e Berthold sono qui!". Hanje si avvicinò preoccupata. << Ma perchè non ci sono giganti in giro?! >>.

<< È strano, ma dobbiamo continuare con l'operazione. >>. Eren si lanciò verso la breccia, e un gigante si materializzò, iniziando ad indurirsi con la tecnica che Eren aveva appreso, mentre Mikasa lo cacciò subito fuori da lì per evitare che rimanga intrappolato.

La riparazione riuscì perfettamente. Io continuavo a guardarmi intorno, preoccupata. La voce squillante di Hanje rimbombò in quel silenzio dannatamente terrificante. << Andiamo avanti come in addestramento! Procediamo verso il cancello interno, e nascondete i vostri volti col cappuccio! >>.

Eren si avvicinò a me. << Ho davvero chiuso la breccia? Nel senso, così facilmente?! >>.

<< A quanto pare... >>. 

Levi si affiancò a noi. << Non è ancora finita. Quei due sfonderanno ancora le mura. Finchè i nemici non moriranno, l'operazione non sarà finita. >>.

Mi voltai e andai vicino al comandante Erwin. << Comandante... non ci attaccano. Non è che il nemico non riesce ad opporsi a noi? >>.

<< Non lo so. >>.

<< Comunque, comandante, prima ho trovato materiale da campeggio sulle mura: c'erano tre tazze, un bricco freddo, ma vuoto, ed era già freddo. Probabilmente erano in tre... >>.

<< Hai detto in tre?! >>.

<< Già. Che abbiano previsto il nostro arrivo? >>.

<< Probabile. I nemici hanno qualcosa che gli ha permesso di sapere almeno cinque minuti prima il nostro arrivo, e quindi hanno avuto il tempo per prepararsi. >>.

<< I-In altre parole, avevano delle vedette? Allora dobbiamo scoprire dove si trova il nemico, no? >>.

<< Si, hai ragione Chise. Ci hai salvati con queste informazioni. Prendi tutti i soldati che ti servono e controlla se ci sono nemici nascosti. >>. Presi un gruppo di soldati e iniziammo la perlustrazione. "C'è qualcosa che non quadra. Perchè non ci hanno attaccati anche se stiamo riparando le mura? Forse, mirano ad Eren esausto per la trasformazione, ed io non sono difficile da catturare... in tal caso, dovrebbero essere da queste parti... cosa devo fare? Se fallissimo finirà tutto, il comandante non fermerà l'operazione. Il nemico ci attacca sempre in modi inimmaginabili, mettendoci sempre in svantaggio...". In quel momento, mi venne in mente il gigante dentro le mura nel distretto di Stohess quando combattemmo contro Annie. "HO CAPITO!". Diedi il segnale di ritirata, attirando l'attenzione di tutti, che mi circondarono. 

Erwin si avvicinò a me di corsa. << Li hai trovati? >>.

<< No, ma dobbiamo controllare le mura, intendo al loro interno! >>. Erwin allora sparò il segnale per fermare l'operazione, e in quel momento arrivarono Eren, Levi, Mikasa, Hanje e tutti gli altri che stavano mandando avanti l'operazione. Cominciai a picchiettare con la lama sulle mura, finchè non trovai un punto vuoto. << Ehi, l'ho trovato! >>. Mi raggiunsero e mi aiutarono a spostare il masso che bloccava l'entrata, ma qualcuno fece fuoriuscire una lama da dentro le mura, che trafisse un soldato che mi aveva spinto per evitare che fossi stata io ad essere colpita. Rimasi paralizzata dalla paura. Guardai negli occhi il colpevole: Reiner. In quel momento, Levi scese di corsa dalle mura, trafiggendo Reiner e cadendo giù, ma a quanto pare, non riuscì a tagliargli di netto la testa.

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