Capitolo 1: Il reame degli angeli

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Io non ho nome, sono un ragazzo, ho i capelli bianchi e somo rubusto, adoro le armi e mi piace lo scontro faccia a faccia, il mio abbigliamento di solito è un abito lungo scuro con cappuccio, sotto una maglia nera e dei pantoloni scuri, poi ho degli stivali neri.

Il mio maestro mi ha inviato ai cancelli del paradiso per intrufolarmi all'interno e rubare i sacri tomi degli angeli, mi aveva avvertito che sarebbe stata una missione rischiosa, infatti mi aveva detto di pensarci bene, poi mi ha detto che se avrei compiuto questa missione, mi avrebbe dato un potere paragonabile a quello di un Dio, un potere piu forte del suo, ottenibile solo tramite un rituale proibito. Accettai il mio incarico e intrapresi il mio viaggio, mi spostai di cittá in cittá chiedendo informazioni e sfruttando carovane come mezzi di trasporto, poi un giorno trovai una grande radura, decisi di entrare e arrivato al centro un mendicante spuntó fuori dal nulla

Mendicante:"Hai una moneta per un povero vecchio giovanotto?"


"Si ecco tieni"


Mendicante: "Grazie, cosa ci fai da queste parti?"


"Sto cercando i cancelli del paradiso"


Mendicante: "E come mai se posso sapere?"


"Questo non posso dirlo mi dispiace"

Mendicante: "Capisco, senti ti va di fare un gioco?"

"Un gioco?"

Mendicante: "Più un indovinello"


"Va bene"


Mendicante: "La dove ce l'azzurro si nasconde un bel reame, dove tutti sono tranquilli e regna pace, che posto è?"

"Il paradiso"

Risolto l'indovinello una lunga scalinata apparve dinnanzi a me, il mendicante mi invitó a salire, io accettai e comincia a salire. Ho continuato per molto finchè sono giunto ad un cancello, un uomo mi chiese cosa ci facessi li, voglio apprendere risposi, continuó a farmi domande ma alla fine mi fece entrare dicendomi "benvenuto giovane apprendista", appena varcato il cancello, ho sentito una sensazione strana, un potere che sovrastava il mio, due ali Bianche si sono formate sulla mia schiena ed un armatura si è posta addosso a me donandomi un aspetto del tutto diverso.

 Ho continuato per molto finchè sono giunto ad un cancello, un uomo mi chiese cosa ci facessi li, voglio apprendere risposi, continuó a farmi domande ma alla fine mi fece entrare dicendomi "benvenuto giovane apprendista", appena varcato il cancell...

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Una figura alata è scesa davanti a me e mi ha esaminato


Angelo: "Benvenuto"


"Salve"


Angelo: "Cosa ti porta qui?"


"Voglio imparare"


Angelo: "Sicuro? Oppure sei qui per qualcos'altro...ladro?"


(Come lo sa!?) "Rubare? Io? Cosa sta dicendo?"


Angelo: "Non mentirmi conosco le tue intenzioni, ma ti offró la possibilità di ripensarci, il tuo animo è puro, resta con noi, diventa un angelo e impara invece di rubare"


(Mi offre i segrei degli angeli...a patto che resti qui) "Io ecco..." *porto il mio sguardo sulle mie ali*


Angelo: "Ti piacciono vero?"


"Come?"


Angelo: "Le tue ali"


"Beh si"


Angelo: "Ti capisco, sono la nostra forza, piu sono grandi, piu tu sei forte e loro crescono e cambiano con te"


"Cambiano?"


Angelo: "Si guarda le mie, all'inizio erano diverse, le tue stranamente non sono alla forma base, sono gia ad un livello superiore"


"Quindi che significa?"


Angelo: "Che forse tu sei gia stato un angelo"


(Che significa!?) "capisco, comunque accetto la tua offerta"


Angelo:"Allora seguimi giovane angelo...o forse non poi cosí giovane"


Seguii l'angelo e arrivammo in una specie di arena, stranamente sapevo muovere liberamente le ali e volare, giunti nell'arena mi ritrovai in mezzo ad un sacco di angeli e di fronte ad una bestia feroce, assetata di sangue.


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⏰ Ultimo aggiornamento: May 11, 2018 ⏰

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