Cap 16

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Ero confusa, come avevo fatto a non capirlo.

Pensai che forse mi ero arresa molto facilmente con Dimitris.

Ma perché mai Paolo aveva bisogno del mio aiuto come avvocato?

Dora: Paolo , dimmi perché sei qui ! perché mi fai rivivere cose che mi fanno male ? Perché ora!

Paolo: .. un anno fa Dimitris aveva deciso che non poteva andare avanti così , decise di venire in Italia , da te avrebbe fatto di tutto per riconquistarti, ti voleva a tutti i costi di nuovo nella sua vita, per sempre.

Ad Atene , ultimamente si era fatto molti nemici, riceveva minacce e due volte hanno anche tentato di ucciderlo spronandolo fuori strada .

Gli hanno teso una trappola e quando venne in Italia , alla dogana lo fermarono trovando un kg di eroina pura sotto una ruota , lo arrestarono e uscì su cauzione , ma è agli arresti domiciliari da un anno, fra un mese c' è il processo. È innocente, credimi , sulla droga non possono esserci le sue impronte digitali, semplicemente perché la droga non c' e la messa lui , non è mica un cretino. Dora, mi ha chiesto lui di informarti.

Ha fiducia solo in te.

Solo tu puoi dimostrare la sua innnocenza.

Dora: dove si trova adesso?

Paolo: a Bari , nella casa della madre, alle dieci ogni sera passa da casa la polizia e se non lo trovano scatta l'ordine di arresto immediato.Ti prego devi aiutarlo.

Dora: devo dormirci sopra , ci vediamo domani.

Andò via a testa bassa, non aggiunse altro, quello che doveva dirmi l' aveva detto , ora, tutto dipendeva da me.

Avevo una vita piatta da vent' anni , tranquilla, ed ora in pochi minuti tutto si era capovolto.

Se avessi accettato l' avrei rivisto , dopo così tanto tempo, chi sa che effetto avrebbe suscitato in me, era veramente innocente ?

Pensai che se non lo fosse stato , visto come si era comportato con me , sicuramente, non era una buona mossa avermi come avvocato difensore, se avessi voluto avrei potuto sbatterlo in carcere e buttare la chiave.

Era innocente, volevo crederlo, e dimostrarlo con tutte le mie forze.

Per fortuna Max era in America, e la casa era vuota e silenziosa , non avrei sopportato nessuno in questo momento, neanche lui, direi ,soprattutto lui.

Ultimamente passava molto più tempo a New York che a Palermo, lavoro diceva, fatto sta che i suoi indumenti spesso emanavano un profumo da donna e noi ci allontanavamo ogni giorno sempre di più.

Mi addormentai sul divano , e mi svegliai indolenzita , come se mi avessero picchiato tutta la notte.

Il mio primo pensiero andò a Dimitris, avrebbe potuto telefonarmi , scrivermi.

Ma che sto dicendo!

Telefonarmi per dirmi che, dopo venti anni!

In fondo ero una donna sposata, non poteva pretendere nulla da me.

Ma ora? Cosa si aspettava da me ?

Di cancellare tutto in un attimo?

Ero confusa , stordita, avevo un terribile mal di testa , ed era ora di andare in ufficio , oggi sarebbe passato Paolo per una risposta.

Ma quale sarebbe stata la mia risposta?

Ero combattuta , e avrei deciso un attimo prima di incontrarlo, avrei utilizzato tutto il tempo a mia disposizione ,fino all' ultimo minuto.

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