Fragile come cristallo.

8. Il coraggio di andare avanti.

Si sfiorò le guance calde per poi andare in bagno a sciacquarsi il viso e quando tornò in camera notò che Aidan, era in piedi davanti alla porta a fissarla con un sorriso bastardo in viso, e la voglia di domandargli la ragione era più forte che mai in lei.

"Dobbiamo fare baldoria questa sera" – "Perché?!" – rise di gusto – "Ho detto al tuo principino che sei la Mia principessa e per poco, non l'ho visto andare a fuoco per la gelosia" – Aidan scoppiò a ridere come un bambino mentre lei continuava a non capire – "Come? Che cosa vi siete detti?" Aidan non rispose spingendola poi ad andare a cambiarsi per andare a cena e dopo a fare baldoria. Lei per via della confusione che quel ragazzo le aveva provocato non capì all'istante cosa intendesse Aidan con "andare a fare baldoria" solo più tardi se ne rese conto, per essere precisi poco prima di ritrovarsi difronte ad una discoteca.

Impallidì. L'idea di entrare lì dentro non la entusiasmava per nulla, e il fatto che il suo amico sembrasse sempre più convinto ad entrare la faceva dubitare ancora di più.

"Aidan e se andassimo a fare baldoria in un posto un pochino più calmo?" – "E che baldoria sarebbe?! – sorrise – Tranquilla, devi solo rilassarti." – "Ero andata in discoteca quella notte, prima che" le parole le morirono in gola e per l'ennesima volta, quell'etichetta le parve di non voler scomparire. Non riusciva ad andare avanti, Ishika per quanto ci provasse per quanto tentasse di crearsi dei ricordi felici con Aidan o Derek, non ci riusciva le pareva impossibile per via di quei ricordi che non volevano mai abbandonarla se non esclusivamente per qualche istante.

Aidan le si fece vicino sfiorandole le spalle: "Questa notte sarà diversa e la sai la ragione?! Perché non ti lascerò sola." – "E se ti trovassi una ragazza e io volessi tornare indietro? Dovrei venire a romperti le scatole per cosa poi?! Perché voglio andarmene?" – sorrise – "Non è questo che fanno le principessine?!" – sbuffò – "Qualche volta sei un vero cretino" – "Lo prendo per un complimento" – "Sei serio quando dici che non mi lascerai sola?" – "L'ho mai fatto?" Aidan aveva ragione, lui era sempre stato uno di parola e se diceva che non l'avrebbe lasciata sola così avrebbe fatto, Ishika poteva fidarsi di lui.

Sorpassando la fila il ragazzo le spiegò che conosceva il deejay della serata, un certo Jerry Jenkins e che grazie a lui non avrebbero dovuto attendere per entrare. Aidan aveva un sacco di amicizie per non parlare degli agganci, conosceva una marea di persone che al momento più opportuno gli sfruttavano un sacco di vantaggi.

La musica a palla che da fuori assomigliava ad un fracasso contenuto, dentro sfociava in quel gran casino di suoni e grida che era la discoteca. Aidan le fece strada verso i loro posti riservati e Ishika non riuscì a trattenersi dal pensare che, se lo avesse conosciuto prima avrebbe approfittato alla grande delle conoscenze del ragazzo. Giunti al loro tavolo lui la lasciò qualche minuto per poi tornare con un amico, Aidan le presentò ufficialmente Jerry Jenkins un ragazzo con un gran senso dell'umorismo tuttavia lui non rimase a lungo insieme ai due, doveva tornare alla console.

Quando terminarono di bere i loro drink Aidan propose a Ishika di andare a ballare e per quanto lei non se la sentisse molto per via dei ricordi che le causava, decise ugualmente di accontentare l'amico; del resto Aidan le aveva promesso di non lasciarla da sola.

Lei si fidava, aveva iniziato a fidarsi di quel ragazzo senza neppure rendersene conto, aveva incominciato a volergli bene come non ne aveva mai voluto ad un amico, Aidan era speciale per lei, un Angelo piovuto dal cielo pronto ad aiutarla nel momento di difficoltà.

Gli prese la mano che lui gentilmente le porse per poi buttarsi in pista accanto al ragazzo ed Aidan era gentile, le stava accanto senza invadere i suoi spazi ma abbastanza vicino da non darle l'impressione di essere sola perché, era di questo che lei aveva bisogno: non sentirsi sola.