Cap 18

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Avevo pregato Paolo di informare Dimitris che l' incontro sarebbe avvenuto negli uffici della polizia di Bari alle 10 stamattina.

Paolo rimase stupito della mia richiesta , dovetti ripeterglielo due volte.

Era una di quelle mattine dove mi preoccupai molto del mio aspetto fisico, passai dalla parrucchiera che diede un tocco speciale anche al mio trucco.

Indossai un tubino nero che avvolgeva ed esaltava le mie curve e sopra una giacca a vita stretta color salmone con scarpe e borsa abbinate.

Erano passati tanti di quegli anni , non riuscivo ad immaginare il suo aspetto fisico oggi, e se non lo avessi riconosciuto?

Andai alla centrale alle 9 e 30 e mi assegnarono un ufficio per il colloquio.

Più ci avvicinavamo all' ora stabilita più sentivo il cuore battere più velocemente, avevo controllato l' orologio decine di volte ormai, le lancette sembravano essersi fermate.

Una polizziotta bussò e apri la porta , è arrivato il sig. Papadopulos.

Sentii stringersi lo stomaco in un crampo doloroso, sudai freddo, stavo avendo una reazione vagale , credetti quasi di svenire e vidi riflesso allo specchio di fronte il mio volto pallido.

" si sente bene , avvocato?"

Sentivo le voci ovattate, forse un calo di pressione.

Dora: ho bisogno solo di un po' d' acqua con un pizzico di sale, grazie. Fra 2 minuti starò bene , e potrà fare accomodare il sigr. Papadopulos .

Cercai di riprendermi , non potevo cedere adesso, due minuti passarono in un lampo. Bussavano, " avanti" dissi, era lui Dimitris , mi alzai , anche se credetti , mi si sarebbero piegate le gambe.

<<Dora! >>

<<Buon gior..no Dimitris, balbettai>>

<<non pensavo ci saremmo rivisti dopo tanto tempo ,così, qui>>disse Dimitris

<<io non pensavo , ci saremmo mai rivisti, in generale>> risposi seria e ironica.

Mi porse la mano , abbassai lo sguardo e mi sedetti , fu costretto a ritirarla, lo sentii borbottare appena qualcosa.

Non ero pronta per un contatto fisico , neanche per un semplice saluto di circostanza.

Gli anni erano passati anche per lui , ovviamente , i suoi capelli scuri erano spruzzati da qualche capello bianco, il taglio corto non era cambiato, era sciupato , piu magro con la barba incolta da almeno due giorni , che gli donava molto, ma la massa muscolare sembrava curata.Era rimasto un bell' uomo col fascino di un quarantacinquenne , che molte donne avrebbero corteggiato volentieri.

<<non sei cambiata affatto ,anzi , sei anche piu affascinante di prima. Sai , seguo tutte le puntate di Forum e sei molto fotogenica>>

<<non sono venuta fin qui per parlare di noi , devo farti qualche domanda, siediti ti prego>>

La nostra discussione professionale ando' avanti per un oretta , ed effettivamente tutto faceva pensare ad una ripercussione a stampo mafioso di ditte avversarie a cui forse erano stati compromessi cospiqui giri economici.

La droga era stata trovata fuori dall' auto e solo uno sprovveduto avrebbe potuto fare una cosa del genere, e Dimitris sicuramente non lo era.

Sarebbe stato facile provare che chiunque avrebbe potuto mettere quel pacchetto li'.

Dora: bene Dimitris , il processo e fra 20 giorni , in giacca , cravatta e ben rasato , l' aspetto fisico e' molto importante in tribunale.

Dimitris : che farai adesso?

Dora: tornero' a Palermo da mio marito , ci vediamo fra 20 giorni in tribunale.

Notai una smorfia sul suo viso , era come se gli avessi dato uno schiaffo.

Dimitris : perche' mi fai questo?

Dora : ti prego non e' il momento.

Mi alzai per andare verso la porta e lo fece anche lui, non notai il filo spesso del computer e schiacciandolo presi una leggera storta , tanto da farmi perdere l' equilibrio, mi sentii afferrare dalla vita e non caddi, ma il contatto con le sue possenti braccia , il suo profumo , il suo respiro sul mio collo, mi fecero sospirare ad occhi chiusi, provocandomi una vertigine passeggera.

Mi divincolai subito.

Vidi Dimitris alzare gli occhi al cielo: " grazie Signore" disse.

Non potei non essere divertita da quella esclamazione e sorrisi non incrociando pero' il suo sguardo.

Dimitris : non andare via stasera, devo assolutamente parlarti.

Dora : .. non ora, non oggi , non prima aver dimostrato che sei innocente. Ora ho altre questioni di lavoro qui in centrale , dissi mentendo, saro' di ritorno fra 15 giorni , preparero' delle domande che ti faro' e che sicuramente ti faranno, devi andare.

Ero stata fredda, distaccata , mi sorrise ammiccando lo sguardo maliziosamente, come per volermi dire: " me la pagherai" , muoveva la testa in segno di dissenso ed ando' via.

E' ovvio che soffrivo nel non poterlo baciare , specie dopo quello che mi aveva detto Paolo, avrei voluto chiedergli perche' quella notte di capodanno non intervenne, perche' scappo' via buttandomi fra le braccia di Max.

Era meglio tornare a Palermo , Max non si era mai incazzato per la mia assenza , doveva avere qualcosa di veramente importante da dirmi .

Andai in aeroporto in tempo per prendere l' ultimo volo per Palermo.

Nonostante Max sarebbe tornato fra 5 giorni , avevo la necessita' di non rimanere li' , ad un respiro da Dimitris , era meglio evitare situazioni ed emozioni che non avrei saputo gestire, in fondo ero una donna sposata ormai, indipendentemente da cio che provavo per Max , che nonostante ogni mio tentativo , non aveva mai preso il posto di Dimitris , nel mio cuore.

Un' indimenticabile vacanza in Grecia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora