STRANO RISVEGLIO

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Mi svegliai in una strana valigia rovinata dal tempo e morsicata dai topi non sapevo dove ero ma ero stanchissima la mia mente era annebbiata e confusa dal lungo sonno dalla quale mi stavo risvegliando. Subito come per istinto mi coprii e continuai a sonnicchiare per qualche minuto continuando a riflettere su cosa era accaduto. Dopo un ora o due trovai la forza di alzarmi e guardarmi intorno, non c'era altro che buio il lungo silenzio era spezzato da cigolii e strani rumori metallici. In quel momento stavo indossando un piccolo cappotto giallo di taglia superiore alla mia e tutto sporco di fango, in tasca avevo solo un piccolo accendino. Decisi di incamminarmi in un lungo e nero condotto immersa nei miei pensieri non sapevo dove mi trovavo. Mano a mano che continuavo e andavo avanti nel mio cammino i rumori si facevano sempre più forti e gravi facendo tremare il mio cuore questo sembravano di quelli di un motore di una grande barca. Continuai avanti fino a che non vidi una porticina della mia stessa grandezza ( alquanto strano data la mia piccola statura di 60 cm) che collegava a un profondo e infinito buio. Ogni suono ogni rumore riportava alla mente l'ingenuità delle persone che attratte da un posto come questo sono venute qui, persone attratte dall'istinto animale per colmare i loro piaceri. Le pareti erano fatte di un freddo acciaio più andavo avanti più perdevo la speranza che questo luuuuunnngooo condotto finisse, fino a che uscii e li spazzi si fecero più grandi e oscuri. Nel l'immensa voragine creata dalle tenebre mi facevo strada tutto era così freddo e oscuro tanto che pareva voler inghiottire la mia unica luce.

Finalmente uscita da quell'emorme condotto oscuro notai che gli spazzi si fecero notevolmente più grandi

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Finalmente uscita da quell'emorme condotto oscuro notai che gli spazzi si fecero notevolmente più grandi. Ora passavo di stanza in stanza, questi strani posti ricordavano degli abitacoli passando sempre più avanti e più aventi ancora cercavo una via di uscita da un simile incubo. Continuavo a proseguì con la mente confusa io avevo molte tante domande alla quale non sapevo rispondermi, perché sono in un inferno simile? Chi sono? Nessuno poteva immaginare l'angoscia che una piccola bambina di 10 anni come me poteva provare, tutto riporta agli incubi dei bambini , un incubo buio misterioso nel quale non vedi via di uscita. Proseguii fino a che la strada non mi venne bloccata da un imponente muro di metallo, lì per lì mi prese il panico, cominciai persino a pensare di essere in trappola quando mi accorsi che potevo arrampicarmi con il mio esile corpicino fino ai soppalchi, arrivai in cima dove cominciavo a vedere un piccolo raggio di luce. Mi incamminai sempre più avanti facendo attenzione a non cadere. Neanche fatti 10 passi sentii qualcosa dietro di me cadere dal soffitto emettendo uno strano grido acuto. Mi voltai presa dal terrore e vidi delle strane ombre formate da un liquido nero come il catrame che mi seguivano. Cominciai a correre come non ho mai corso in vita mia. Più andavo avanti più aumentavano, fino a che il soppalco si ruppe sotto i mie deboli piedi cadendo in una grande stanza, ero scappata da quegli esseri demoniaci.Ora ero finita in una grande stanza nebbiosa dov'è il silenzio regnava.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 11, 2019 ⏰

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