CAPITOLO 32: Blaine

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BLAINE

Era un giorno perfetto per una battaglia ed eravamo tutti elettrizzati; no scherzo, la giornata era davvero bella, con il sole alto nel cielo ma c'era della nebbia leggera come se anche il meteo avesse capito i nostri sentimenti.

In casa regnava un gran nervosismo e tanta ansia. La sera prima Lea e Max avevano fatto quel piccolo trucchetto con i loro poteri, erano riusciti a contattare i dottori e a dirgli tutto quello che era necessario per farli arrabbiare abbastanza per farli venire qua, alla residenza.

In principio il piano era diverso: Ben, che ha l'opportunità di diventare invisibile, sarebbe dovuto andare nell'edificio dei medici a lasciare un biglietto o una cosa del genere ma era estremamente rischioso quindi con questa nuova potenzialità della mia ragazza e del ragazzo con il leone era molto meglio e sicuramente con meno pericoli.

Non sapevamo ancora se quegli uomini con il camice avessero abboccato oppure no ed era per quello che eravamo molto ansiosi. Eravamo tutti quanti in salotto, tutti con le proprie armi: Lea aveva una spada di grandezza media, perfetta per la sua minuta corporatura e un tirapugni che aveva comprato mentre eravamo ancora in città. Eleanor che aveva fatto tutte quelle meravigliose armi aveva due spade simili a quelle dei pirati , un falcione e una scimitarra, così le aveva chiamate lei, possiamo dire che aveva fatto le cose in grande. Lucas aveva un bellissimo arco che era molto adeguato per ciò che aveva fatto lui, un soldato avrebbe dovuto avere almeno un minimo di mira e lui, da quello che avevo visto, ne aveva a sufficienza. Ben, dato che era piuttosto sbadato nei movimenti, Eleanor gli aveva creato una fionda e gli aveva comprato un coltellino simile a quelli svizzeri. Hope aveva un bastone alto un po' più alto di lei e lo sapeva maneggiare benissimo. Isaac, visto che era veloce e sapeva usare bene qualunque arma tu gli dessi in meno, aveva delle specie di stelle ninja e dei nunchaku; il ragazzo non era molto affidabile per altre cose ma per quello ci si poteva fidare. A Jacky venne creata una semplice frusta ma che andava benissimo; anche Adrian ricevette una spada media, ma possiamo dire che lui non usava molto l'arma che gli era stata creata. Naomi, che era stata l'unica a chiedere un'arma specifica, aveva una balestra molto bella; Max usava una mazza da baseball e un'ascia, tutte le volte che le prendeva in mano sembrava che dovesse andare in un esercito del Medioevo. Infine Alyssa aveva due pugnali di ferro lucido, Cara una daga, una specie di coltello ma molto più elegante, e ciò rendeva la ragazza molto fine e anch'essi erano di ferro lucido e poi io, che avevo una spada lunga.

Eleanor era stata molto brava nel creare tutte quelle armi e, come architetto o falegname, avrebbe fatto molta strada.

< Perché non arrivano? Il messaggio non gli sarà arrivato, dovete riprovarci sennò come possiamo fare a scon- >

< Ben, calmati, Max ha visto che nel futuro combattevamo contro di loro quindi verranno. > cercò di calmarlo Lea; voleva far credere agli altri, a noi, che non aveva paura, che sapeva che sarebbe andato tutto bene ma si vedeva lontano un miglio che era tutto il contrario di come voleva farci pensare.

< Però ricordati che che il futuro può sempre cambiare, non c'è niente di certo. > disse Max sbuffando e guardando tra noi e la finestra.

< Ora calmiamoci e stiamo ad aspettare. > provò a rassicurarci Cara; neanche lei era molto brava a nascondere le proprie emozioni.

< Tadan! > urlò Isaac così di punto in bianco facendoci saltare tutti quanti dallo spavento. Il ragazzo con il gatto prima dell'urlo improvviso si trovava davanti alla porta e continuava a fare avanti e indietro tra il salotto e l'ingresso dove si trovava lo spioncino. Agitato era un aggettivo troppo minimo.

< Non guardatemi così, come se fossi uno stupido. Sono arrivati. > si mise le mani tra i capelli guardando molto attentamente il pavimento poi alzò lo sguardo e guardò preoccupato Hope che, come per fargli sapere che era tutto a posto, gli sorrise e gli andò accanto.

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