<< Così... questo è l'oceano... >>. Rimasi incantata a guardare quell'enorme distesa d'acqua salata che si estendeva davanti ai miei occhi, illuminata dai raggi del sole. Armin, Eren e Mikasa si erano già buttati in acqua a giocare, mentre Sasha e Hanje si schizzavano a vicenda con l'acqua, iniziando a gridare per le gocce che finivano negli occhi.
Involontariamente, iniziai a piangere, erano lacrime di gioia, stupore, tristezza, non sapevo di preciso perchè stavo piangendo. Tristezza, forse perchè per arrivare a quel punto, avevo perso le persone care. Stupore, forse perchè non mi sarei mai aspettata che il mare fosse così grande e meraviglioso. Gioia, forse perchè ero lì, dopo tanti anni, con i miei migliori amici e l'uomo che amavo alla follia e che avevo sposato con grande onore. In quel momento, Levi mi si affiancò, prendendomi per mano mentre guardava l'orizzonte di quella distesa d'acqua. La presa sulla mano di Levi la strinsi ancora più forte. << Ehi, Levi? >>.
<< Dimmi. >>.
<< Avresti mai creduto che il mare fosse così bello? >>.
<< Non sapevo nemmeno se crederci davvero all'inizio. >>.
Girai lo sguardo verso gli occhi di Levi, che ricambiò subito. << Levi. >>. Gli presi entrambe le mani. << Volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per far si che i miei sogni si avverassero, per avermi aiutata in tutto, anche nella folle impresa di sterminare tutti i giganti. Ti sono grata soprattutto per avermi donato l'amore che nessuno è mai riuscito a donarmi per davvero. >>. Levi si staccò dalle mie mani e mi prese per le spalle.
<< No, Chise. Sono io a doverti ringraziare. Se ora sono l'uomo che sono, felice come un tempo, è solo grazie a te. Se ora sono riuscito a vedere l'oceano, è solo perchè ho conosciuto una donna che mi ha permesso di vedere cotanta bellezza, che non sarà mai paragonata agli occhi di codesta donna. >>. Iniziai a piangere di nuovo, questa volta erano lacrime di felicità.
<< Mamma! >>. Mi staccai dalle braccia di Levi e mi voltai dietro le mie spalle, intravedendo una bambina dai capelli corvini e gli occhi verde smeraldo, con una pelle candida come la neve.
<< Cosa c'è, amore? >>.
<< P-Posso andare a giocare da zio Eren e zia Mikasa? Sembra si stiano divertendo molto... >>. Arrossí, iniziando a guardarsi i piedi.
Levi si piegò sulle ginocchia e mise le mani sulle sue spalle. << Solo se mi prometti che farai attenzione, Fumiko. >>.
Lei annuì energeticamente. << Si, papà! >>. Levi le diede un bacio sulla fronte, e poi Fumiko si avviò di corsa verso i ragazzi, ma tornò subito indietro. << Mamma! >>.
<< Cosa c'è, Fumiko? >>. Mi abbassai per sapere cosa voleva, ma mi diede un piccolo e delicato bacio sulla guancia, per poi tornare indietro urlando il nome di Eren, che andò a prenderla in braccio e la trascinò in acqua. Io e Levi rimanemmo lì a fissarli giocare, con un sorriso premuroso sul volto. << Sai, Levi, mi sono sempre chiesta perchè insistevi nel chiamarla Fumiko. >>.
<< Fumiko significa "bambina dotata della bellezza di un tesoro". Infatti è una creatura bellissima, che ha preso tutto il suo fascino dalla madre. >>. Mi schioccò un bacio sulla tempia, stringendomi a sè con un braccio.
<< Io credo che abbia preso più da te. È una bambina forte e sicura di sè, e poi ha i capelli corvini proprio come te! >>.
<< Si, ma ha gli occhi di sua madre ed è una bambina dolce e altruista come te. >>.
<< Già, insieme abbiamo creato la perfezione. >>. Levi mi baciò delicatamente, mentre il riflesso del sole sul mare ci illuminava dietro le spalle e il vento del maestrale ci trapassava i capelli.
Ad interromperci questa volta fu Armin. << Armin, va tutto bene? >>.
Aveva la testa bassa, e quando la alzò riuscii a notare le lacrime e l'enorme sorriso che si era formato sul suo volto. << I-Io... volevo ringraziare te e il capitano Levi... se ora siamo qui, è solo grazie a voi. Anzi, se ora sono io qui, è solo grazie al capitano che mi ha salvato quella volta... >>.
Levi si avvicinò ad Armin e gli diede una pacca sulla spalla. << Devi ringraziare mia moglie se adesso sei qui. È stato grazie a lei se siamo riusciti in tutte le nostre imprese, e poi, salvarti è stato più un'ordine che un gesto compiuto dai sentimenti personali. >>.
Armin arrossì, riprendendo a piangere, e poi si fiondò tra le mie braccia, stringendomi forte a sè. << Non smetterò mai di ringraziarvi! >>.
Risi a quella reazione. << Armin, non potrei mai lasciarti morire, sappilo! >>. Solo allora Armin si staccò da me, annuendo, e poi corse di nuovo da Eren e Mikasa che giocavano ancora con Fumiko. << Levi, che ne pensi di un nipotino? >>.
Levi si voltò di scatto verso di me. << Cosa? >>.
<< Eh già, il mio fratellino e sua moglie aspettano un figlio finalmente! >>.
All'inizio Levi rimase impassibile, ma poi si sciolse, e mi prese in braccio, sorridendo. Quel sorriso. Quel dannato, meraviglioso e raro sorriso, era indimenticabile e diverso da qualsiasi altro. Gli posai le mie labbra sulle sue, stringendo le braccia intorno al suo collo.
<< Grazie Chise, per avermi reso felice. >>. A quell'affermazione, scoppiai in lacrime ridendo.
<< A-Anche io ti ringrazio per aver completato la mia vita! >>.
A quel punto, ci sedemmo sotto un albero sulla sabbia a guardare i ragazzi e Fumiko giocare. Io ero seduta tra le gambe di Levi che mi abbracciava da dietro, mentre disegnavo un ritratto dell'oceano. Non potevo di certo lasciarmi sfuggire un'occasione simile.
Levi era felice, e dopo molto tempo, lo ero anche io. Finalmente qualcuno era riuscito a completare la mia vita ed io a completare la sua, realizzando i sogni dell'uno e dell'altra. Ma in realtà, non era ancora finita, nonostante l'estinzione dei giganti. "Oltre quelle mura, c'è il mare; oltre il mare, c'è la libertà": questo è quello in cui abbiamo sempre creduto, ma io non suppongo che sia davvero così. Io presumo che dall'altra parte dell'oceano, quell'enorme distesa d'acqua, c'è il nemico, il vero nemico, colui che Eren vide nei ricordi di Grisha quando egli doveva ancora entrare nelle mura e citato anche nel diario. Se riuscissimo a sconfiggere il nemico dall'altra parte del mare, allora saremo finalmente liberi?
- Rapporto 71° spedizione, 14° comandante del Corpo di Ricerca Chise Yamada.
Fisso il quadro con il ritratto dell'oceano e dei ragazzi dentro, ricordando ogni momento di quella fantastica giornata in cui i sogni di tutti si avverarono. Una voce dall'altra parte della porta mi trascina di nuovo nella realtà da quel pensiero che mi stava mandando nel mio mondo.
<< Chise? Hai finito? >>.
<< Si! Arrivo, Levi! >>. Levi e Fumiko mi stanno aspettando per la cena, di certo non posso farli aspettare! Mi alzo di colpo dalla scrivania, non curandomi della penna di piuma d'oca che cade sul mantello con il simbolo delle Ali della Libertà.
Nota Autrice-
DOPO TANTO, È FINITAH!, Si, sono triste perchè la storia avrei voluta continuarla. Ma essendo povera di idee, non saprei come continuarla, èè stato meglio terminarla qui per evitare di scrivere stupidaggini >.<.
Spero sia stata di vostro gradimento. Non ho mai fatto note autrici, se non una o due, perchè non mi andava di scrivere ogni volta "Sper0 s1a piaC1uto IL c4pitolo icsdi xdxd Lascia stellina e commento". NO, GRAZIE, NO. Le cose con me sono sottintese, sicuramente volevo che voi lasciaste un commento o una stellina, ma quello che mi interessa è il giudizio, che mi aiuterà a migliorare nella scrittura.
Detto questo, grazie per aver letto la storia di Chise e di Levi fino alla fine, spero sia stata di vostro gradimento. <3
Presto inizierò la storia Jungkook X Reader, che può benissimo essere letta da tutti essendo una semplice storia tra una fan e il suo idolo.
A presto guyz,
Fede-<3
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Le Ali della Libertà
Fiksi PenggemarChise Yamada, una ragazza ventottenne, viveva insieme alla sua famiglia nel distretto di Shiganshina, una delle città al confine del grande muro denominato Wall Maria. Al di fuori di esso era proibito andarci, essendoci i giganti "divora-uomini" com...