Benjamin si è sempre chiesto quale assurdo segreto celassero quelle onde, si è sempre chiesto perché il mare fosse propio blu, o cosa ci fosse oltre quell'orrizonte.
Amava il mare, lo amava con tutti i suoi pericoli e le sue spaccettature, amava il suo colore, colore che non si sarebbe visto in nessun'altro oggetto terrestre se non in esso, nelle sue acque.
Ma quel ragazzo moro, che dalla vita aveva avuto ben poco, non sapeva che si stava enormente sbagliando.
Benjamin amava navigare e fù così che alla tenera età di 20anni acquisto una nave tutta sua.
Con essa girò tutto l'oceano Pacifico e realizzò metà dei suoi sogni, ma sentiva che nella sua vita mancava qualcosa, o meglio qualcuno.
In quel pomeriggio di metà Agosto, Benjamin era sulla sua nave o meglio sul ponte della sua nave, sdraiato su un lettino balneare, con delle cuffiette all'orecchie e il vento che gli scompigliava i capelli, diretto verso l'oceano Atlantico.
Fissava con estrema attenzione ogni minimo particolare di quel paesaggio, nonostante l'avesse visto un milione di volte e conoscesse a memoria ogni particolare di quella vista, per lui era sempre magico vedere come il sole si unisse a quelle acque calde e creasse un'unico spettacolo
Cielo, mare, sole, un miscuglio perfetto.
Propio in quel momento stava succedendo quella magia, e Benjamin non poté fare a meno di prendere la sua chitarra che aveva a portata di mano e intonare la sua melodia preferita che inoltre stava ascoltando.
A interrompere quel momento magico, fu una voce proveniente dalle spalle del moro.
<<Scusi, saprebbe indirizzarmi il ponte 777?>>
<<Mi sono perso>> continuò la voce soave di un ragazzo.
A quel richiamo Benjamin non potte fare a meno di girarsi, e notare un ragazzo sui ventanni, che trascinava una valigia e dei borsoni che gli scendevano lungo il corpo pesantemente.
Il ragazzo che si parava davanti agli occhi del moro era alto, carnagione ambrata, e dei capelli tinti di biondo.
Indossava un pantalone strappato e una larga felpa azzurra, che a parere del moro fosse troppo leggera.
Successe tutto in un millesimo di secondo.
Gli occhi di Benjamin incontrarono quelli del ragazzo e da quel momento fu tutto un susseguirsi di emozioni che il moro non capì, in un istante Benjamin si accorse che tutta la sua vita fosse stata una menzogna.
Il blu del mare, delle onde, del cielo, che tanto lui amava, non era vero che esistesse solo in cose naturali, come lui aveva sempre pensato.
Ma si ricredette, quel magico miscuglio di colori che tanto faceva impazzire il moro, esisteva, esisteva umanamente, si reincarnava in persona, forse l'unica del pianeta.
<<Sei già al ponte 777.>> sussurrò Benjamin.
Era lui.