11) L'incontro

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11) L'incontro

La strada sterrata saliva in cima alla conca, per poi ridiscendere rapidamente verso il fiume Cedrino; alle spalle del Tacco di Monte San Giovanni.

Arrivati al fiume, Bill svoltò in un sentiero che conduceva al lago di Olai, distante circa 10 km. da Orgosolo. Lungo il percorso Efisio non riusciva a darsi pace per i suoi due amici, John e Nash, che erano stati vittime di un'imboscata e ci avevano rimesso la vita.

«Non è possibile Bill! Come hanno fatto a scoprirli? Qualcuno deve aver spifferato tutto!»

Bill non fiatava, era assorto nella guida e nei pensieri.

«Deve esserci una spia! E' così! Per forza! Non c'è altra spiegazione!» Continuò Efisio.

«Loro erano anche amici miei... molto amici. Noi scoprire spia, sicuro. Ora però, noi pensare a come prendere Trita! Yes, capisci, sì?»

«Dobbiamo scoprire chi è quel figlio di puttana! Maledetta spia! Traditore!»

Valery era scioccata, non aveva mai sentito Efisio parlare in quel modo, non lo conosceva sotto quell'aspetto.

Arrivati vicino al lago di Olai, Bill si fermò. «Allora boys... Sentite...» Disse, rivolgendosi a Valery e ad Agox. «Ora noi andare avanti in sentiero, fino incrocio di strada asfaltata. Arrivati lì, voi prendete questa auto e andare... Sì, andrete a Mamoiada. Paese vicino qui, ok?»

«Sì, so dov'è.» Rispose Agox.

«Very Well, molto bene... Su strada voi trova... troverete... soldati italiani. Loro ormai qui. Loro sono dappertutto, per difendere confini di Orgosolo. Non dire niente voi a loro, ok? Se fanno domande, voi dite che persi. Persi, sì? Raggiungere Mamoiada e aspettate me e Efisio a inizio paese. Ok? Inizio paese.»

«Voi dove andate nel frattempo?» Chiese Valery.

«Efisio e io, andare a piedi, noi andiamo a Orgosolo. Lì si trova Trita... Questo è sicuro, ok?»

Valery guardò Bill, preoccupata.

«Ehi, baby... Tu niente paura, sì? Io so cosa fare. Ok? Prenderemo Trita e poi, noi veniamo a Mamoiada. Da voi. Ok?» Lei annuì.

Bill, senza far passare nemmeno un secondo di più, ingranò la marcia e ripartì.

Appena giunti all'incrocio della strada provinciale, una raffica di mitra colpì in pieno le ruote del fuoristrada. Bill frenò e si scagliò fuori dall'auto; impugnò la pistola e cominciò a sparare verso la direzione dalla quale provenivano i colpi.

«Giù! State giù!» Gridò Efisio.

Valery e Agox si abbassarono sul sedile posteriore mentre le fiancate venivano colpite da altri proiettili; i vetri dei finestrini si frantumarono.

«Fuori! Uscire fuori!» Urlò Bill.

Si scaraventarono tutti fuori dall'auto. Efisio imbracciò l'M-16 e sparò dei colpi in direzione di alcuni cespugli. Bill fece cenno ai compagni di seguirlo. «Presto! Venire qui! Seguire me!»

Si nascosero dietro a delle rocce. Il fuoristrada, perforato da centinaia di proiettili, esplose. Dall'altro lato della strada sbucarono fuori gli aggressori; erano in cinque e si dirigevano verso di loro, sparpagliati. Efisio prese la mira e ne colpì uno che stramazzò al suolo. Gli altri si fermarono e aprirono il fuoco.

«Questi sono colpi di mitra, non di fucili!» Esclamò Efisio.

Bill rotolò verso il fianco e si appiattì sul terreno.  Facendo leva con i gomiti raggiunse un'altra roccia e si appostò, pronto a sparare. Non lo avevano notato, sperava di prenderli alle spalle, una volta che si fossero avvicinati. Efisio sparò altri colpi, poi fece dei gesti con la mano a Bill. Stava segnalandogli le posizioni nemiche. I quattro Rexur si erano nascosti dietro a dei cespugli e non sembravano avere nessuna intenzione di uscire allo scoperto. Ad un tratto, però, uno di loro uscì dal nascondiglio e mentre gli altri sparavano, lanciò una granata, proprio in direzione di Bill. L'esplosione fece tremare il suolo, centinaia di frammenti di roccia si sollevarono verso il cielo. Si sentì un urlo. Bill era stato colpito. Valery corse da lui terrorizzata.

La Trita ScomparsaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora