Slot-machine

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16 Ottobre, 2015
Jemy

Inserisco l'ennesima moneta in questa lurida slot-machine. È passata un'ora da quando sono incollato a questo schermo. E comincia a girarmi la testa così come girano queste fottute ciliegie, che alla fine non escono mai. Accanto a me c'è solo un'altra persona. Un ragazzo di almeno dieci anni più grande, trasandato, negli occhi si riflettevano solo i simboli che scorrevano velocemente della slot. L'orologio sul mio polso segna le undici di sera passate, mio zio mi aveva concesso di stare fuori fino a mezzanotte ma quella città era così noiosa che neanche la sala giochi di Xavier riusciva a corrompermi a restare di più.
A quasi tre settimane, da quando ero tornato, mi chiedevo cosa volessero ottenere i miei genitori da quella punizione. Questo non avrebbe cambiato nulla. Questo non avrebbe fatto in modo che io facessi quello che loro volevano per me. Soprattutto perché non sapevamo nulla di me, non mi avevano mai davvero chiesto cosa volessi farne della mia vita. A loro importava che seguissi le orme di famiglia, che da figlio unico portassi giustamente il peso di quel lavoro che io odiavo perché l'unico motivo che mi aveva allontanato da loro anno dopo anno. Era proprio questo il punto: non volevo dare onere a qualcosa che mi aveva fatto soffrire.
Così bevo l'ultimo sorso di birra e mi alzo da quello sgabello.
La sala giochi era rimasta la stessa, in tre anni l'unica cosa che era cambiata erano i ragazzi che la frequentavano. Soprattutto perchè avevo notato che ci fossero molte più ragazze.
Anfibi, jeans e un maglioncino nero. La ragazza al tavolo da biliardo, davanti al quale sto passando, mi ricorda tremendamente un episodio di qualche anno prima. A quello stesso tavolo qualcuno mi aveva afferrato per il collo e minacciato di restituirgli dei soldi che, in realtà, non gli spettavano davvero. E la ragazza con questi lunghi capelli neri, mi ricordava come qualcuno altro mi avesse difeso. Unica, tra tutti quegli stupidi che guardavano la scena intimoriti che T-Boy se la prendesse anche con loro. Lei invece non aveva mai avuto paura.

- E con questa sono tre, mia cara -

Il ragazzo, dall'altra parte del tavolo, imbuca l'ultima palla e mima un segno di vittoria, guardando soddisfatto la sua avversaria.

- Grazie stai giocando contro una principiante -

Sento i brividi lungo la schiena quando sento la voce di Key attraverso le parole di quella ragazza.

救い出すよ必ず// I'll Save uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora