CAPITOLO 4

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"Mangia." esclamò autoritario Federico guardando il piatto della piccola ragazza.

"Sono piena Federico, smettila." lo fulminò Greta smanettando con la sua macchina fotografica, stava controllando quali delle foto della mattina fossero presentabili e quali proprio no.

La dirigenza le aveva chiesto se sabato, per la partita di fine campionato, avrebbe potuto seguire i profili social della Juventus oltre a fare le foto.

Avrebbe quindi dovuto seguire i ragazzi sia in campo sia dopo, durante la festa nello spogliatoio e durante il giro in bus per Torino.

"Non hai mangiato niente Greta..." continuò Federico consapevole che di lì a poco sarebbe sbottata e il ragazzo non aspettava altro, sembravano essere nati per darsi fastidio.

"Vuoi finirla?! Sono abbastanza grande per badare a me stessa Federico orasonoancheundietologo Bernardeschi." controbatté acida.

"Sei abbastanza grande ma ti sei bevuta una botte di succo di limone a colazione..."

"Oh Dio, tu secondo me vuoi passare i prossimi due mesi steso su un letto, incapace di camminare."

Federico la guardò stranito non riuscendo a capire cosa volesse intendere.

"Ti spezzo le gambine." sussurrò vicino al suo viso rovinandogli poi la perfetta pettinatura passando le mani fra i suoi capelli biondi.

I ragazzi al tavolo quasi non si strozzarono con il cibo e anche Federico rise scuotendo la testa.

"Touché." le urlò visto che ormai era già lontana.

"Potrei morire Berna, non riesco a smettere di ridere. Scusami." borbottò tra le risate Gonzalo.

"Higuain, non sei simpatico per niente. Smettetela di prendermi in giro ragazzi!" ordinò il carrarino risistemandosi i capelli.

Tutti lo guardarono seri per qualche secondo per poi scoppiare a ridere, di nuovo.

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Sabato 19 maggio 2018

Gigi era sotto la curva fra le urla dei tifosi e le tante lacrime, fra cui anche quelle di Greta che però cercava comunque di scattare foto decenti, che non fossero mosse dal tremolio delle mani o rovinate dalla pioggia copiosa.

La partita non era ancora finita ma il tempo sembrava essersi fermato sul capitano che salutava per l'ultima volta da numero 1 il suo pubblico.

Federico non era potuto scendere in campo, si era fatto male ad una caviglia durante un allenamento ma era comunque su di giri.

In poco più di una settimana aveva vinto una Coppa Italia e il suo primo scudetto, prima i trofei li aveva visti solo da lontano.

Federico era assolutamente grato alla sua Fiorentina, che l'aveva scelto fra tanti ed aiutato a crescere, ma sicuramente con la Juventus aveva fatto un salto di qualità e gli piaceva il suo nuovo ruolo, eccome se gli piaceva.

Il ragazzo scorse finalmente Greta e notò che era bagnata fradicia così la chiamò da lui.

"Greta! Greta, vieni qua!"

Promise Me | Federico Bernardeschi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora