Capitolo 19. Libera come una rondine.

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Sorrido vedendo il mazzo di rose che tengo tra le braccia, che ho appena ricevuto, e corro dentro casa per cercare un posto dove metterle.

Sono stata dimessa dall'ospedale questa mattina, invece di pomeriggio, dato che le mie condizioni erano ottime per tornare a casa. Dovrò ritornare lì tra 30 giorni, per rimuovere il gesso al braccio.

Annuso i fiori e li sistemo in un vaso con dell'acqua. Li guardo attenta e trovo un bigliettino bianco. Lo prendo e lo leggo.

Sono da parte di Federico. Che dolce che è, riesce a sorprendermi anche se non mi è vicino.

Prendo il vaso e lo poggio sul mobile del soggiorno, per poi sedermi sul divano e cercare un po di riposo.

Ho intenzione di recuperare il mio rapporto con Federico, nel senso che non mi allontanerò mai più da lui e che cercherò di recuperare tutto il tempo che abbiamo perso nell'ultimo periodo.

Per quando riguarda Aldo, invece, ho deciso che lui dovrà lasciarmi in pace, in qualche modo. Deve starmi alla larga.
Sono stata troppo buona a non denunciarlo alla polizia mentre stavo in ospedale, però se oserà avvicinarsi a me questa volta non starò con le mani in mano.

Da oggi è questa la mia decisione: se Aldo mi starà lontano, buon per lui, gli lascerò vivere la sua vita serenamente.
Se Aldo si avvicina a me, come ha fatto negli ultimi tempi, racconterò tutta la verità alle forze dell'ordine e sarà sbattuto in prigione.
Le mie opzioni sono due e gli converrà scegliere la prima, se vuole continuare a vivere la sua vita serenamente, come ha sempre fatto.

Vi state chiedendo come mai io abbia preso questa decisione?
Ho pensato molto durante la notte e ho capito, che io da donna, devo avere il coraggio di affrontare una cosa del genere e di denunciare, o almeno fare in modo che questo non accada.

No alla violenza sulle donne!

Chiudo gli occhi, dopo aver guardato a lungo i fiori che mi sono stati recapitati, e mi lascio andare tra le braccia di Morfeo.

*

Sento scuotermi con molta delicatezza e la voce di mia madre inizia a farsi spazio nel silenzio.

-Chantal, svegliati tesoro! Devi andare a scuola.- un mugulio fuoriesce dalle mie labbra e mi rigiro sul divano.

Non ho voglia di alzarmi, voglio solo dormire anche se è da ieri pomeriggio che lo faccio.

Sento le calde labbra di mia madre posarsi sulla mia fronte e apro gli occhi, così incontrando i suoi.

-Hai la colazione pronta sul tavolo. Adesso devo andare e cerca di non fare tardi a scuola, quindi alzati non appena senti la porta chiudersi.- annuisco con un cenno del capo e sento mia madre andare via.

*

Vado incontro ad Annabelle, dopo essere arrivata davanti all'edificio, e saluto la coppietta.

Benjamin e Annabelle stanno sempre attaccati, quando possono, e amo questo loro essere così uniti. Sono bellissimi insieme.

-Non sai quanto odio vederti con il braccio gessato!- la mia amica mi lancia un'occhiata e automaticamente mi mordo il labbro.

Sento due braccia stringermi da dietro e un bacio sonoro mi ricopre uno zigomo.

Riconosco il suo profumo e decido di non girarmi, avendo già capito chi è la persona alle mie spalle, che mi coccola.

-Scusa se ieri non sono potuto passare da te, ma avevo da studiare!- mi volto verso Federico, sentendolo scusarsi, e scuoto la testa.

-Non devi preoccuparti, per me è come se fossi stato presente... Grazie per quelle rose, le ho apprezzate molto!- lui sorride e continua a tenermi salda a lui, nelle sue braccia.

Accanto A Te- Federico Rossi|| Benji E FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora