"Drinnnnn Drinnnn"
Era le sette di mattina ed era ora di preparasi per un altro palloso giorno di scuola.
Spensi la sveglia con fatica, mi alzai barcollando e andai a vestirmi.
Erano di già le sette e mezza e tra dieci minuti sarebbe venuta Soemi, la mia migliore amica, per andare insieme a scuola.
Stavo facendo colazione quando suonarono il campanello.
Guardai dallo spioncino della porta per vedere chi fosse, era Soemi, come sempre molto puntuale.
<< Buongiorno Ale pronta per un altro noiosissimo giorno di scuola? >>.
Questa è la tipica domanda di Soemi che mi pone ogni mattina quando viene a prendermi.
<< Un altra domanda no?!?! Comunque io nn sono mai pronta per andare a scuola!!! >>.
Andai in cucina per finire di fare colazione, Soemi mi guardava in modo strano, come se non avesse mai visto una persona mangiare latte e biscotti la mattina.
<< Qualche problema soe?? >>.
<< No no tranquilla, perché?? >>.
<< Perché mi stai guardando come se avessi visto un mostro! >>.
<< Ahahahahah >>.
Finito di mangiare, andai a lavarmi i denti, indossai il cappotto, presi lo zaino e uscimmo di casa.
Durante il tragitto tra casa e scuola, Soemi nn ha detto nemmeno una parola, e questo mi fa preoccupare perché lei parla sempre molto la mattina e alcune volte mi verrebbe voglia di spaccarle una pietra in testa.
Oggi sembrava un altra persona.
<< Soe ma cosa hai fatto? >>.
<< Niente, perché? >>.
<< Sei diversa questa mattina, non hai aperto bocca per tutto il percorso , ti è successo qualcosa? >>.
<< Ahahahah, no no tranquilla, è solo che mi fa male un po' la gola >>.
<< Ah ok >>.
Erano le otto e noi eravamo già davanti alla scuola, la campanella sarebbe suonata tra dieci minuti, quindi ci siamo andate a sedere su una panchina.
Ci raggiunsero Alessio, Gabriele e Luisa.
Erano molto preoccupati perché oggi sarebbero stati interrogati a scienze.
La campanella suonò.
Uscimmo da scuola a mezzogiorno, mi accompagnò a casa Soemi.
Ero sola in casa quindi mi arrangiai un po' con il cibo.
Mi feci un panino con il prosciutto crudo.
Dopo averlo mangiato feci i compiti e dopo guardai un po' di televisione.
Erano le tre, tutto era tranquillo quando suonarono il campanello.
Era mio padre che era venuto a prendermi per portarmi al mercato del paese che si tiene una volta al mese.
Chiesi a mio padre se potevamo passare a prendere Soemi.
Una volta presa andammo al mercato.
Era enorme, c'erano tante bancherelle di tutti i tipi.
La prima cosa che volevo comprare erano le "addormenta suocere", le noccioline caramellate.
Soemi invece si comprò i brigidini, anche quelli molto buoni ma molto cari!!!!!
C'erano tante cose carine ma la cosa che mi colpì più di tutte era una scatola.
Non era una scatola come le altre, era diversa.
Era piccola, grigia e arrugginita.
La volevo comprare a tutti i costi, ero rimasta con la voglia di sapere cosa c'era al suo interno.
Andai verso la bancarella dove era esposta.
<< Scusi signora, quanto viene quella scatolina? >>.
<< Viene cinque euro >>.
<< La compro signora >>.
La presi in mano, provai ad aprirla ma niente da fare.
Mi accorsi che c'era una piccola targhetta dove c'era scritto "sig.ra Valdarno".
Pensai subito che quella scatolina appartenesse a lei.
Allora andai a casa sua insieme a Soemi.
Suonai il campanello.
<< Chi è? >>
<< Signora Valdarno sono alexandra ho una cosa da restituirle >>.
La signora mi aprì.
<< Buongiorno signora >>.
<< Buongiorno signora >>.
<< Ciao ragazze come state? >>.
<< Tutto apposto, lei? >>.
<< Tutto bene, lei? >>.
<< Potete darmi anche del tu tanto siamo "amiche", comunque tutto apposto >>.
<< Cosa avevate da restituirmi? >>.
<< Ah si giusto, me ne ero già dimenticata.
Su questa scatola è inciso il tuo nome, quindi penso che sia tua! >>.
Appena la vide, la signora indietreggiò e iniziò ad urlare come una pazza, anche se un po' lo era di già.
<< Non è mia quella scatolaaaaa, andatevene viaaaaa, non vi voglio in casa miaaaaaaaa!!!!!!! >>.
Gli occhi le diventarono rossi come se fossero pieni di sangue.
Io e soe scappammo via impaurite.
<< Soe ma cosa le è preso??? >>.
<< Non lo so, ma questo è molto strano! >>.
La sera tornai a casa e mi misi subito sul letto, cercavo un modo per aprire quella scatola.
Dietro vi era,oltre alla targhetta, una piccola leva.
Il giorno dopo la signora Valdarno morì, lasciando solo un biglietto sulla tavola:
"LUI MI HA RITROVATA!".
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ATTENTI A QUELLA SCATOLA!!!
HorrorPROLOGO Erano le tre del pomeriggio, tutto era tranquillo, quando suonarono il campanello. Era mio padre, era venuto a prendermi per portarmi al mercato del paese. Siamo andati a prendere Soemi, la mia migliore amica. Il mercato era enorme, c'erano...