Your Hands

66 5 0
                                    

5 Novembre, 2015
Yu

Marina è la mia insegnante di piano.
Questa è la seconda volta che ci incontriamo, ed è la seconda volta che io mi chiedo come mai il conservatorio abbia assunto una ragazza così giovane.
Marina non ha ancora trent'anni.
È bionda, la pelle è così bianca che sembra trasparente. Gli occhi sono scuri, quasi neri. Ho sempre pensato che le bionde avessero naturalmente gli occhi chiari. Invece Marina li aveva così neri che ti ci potevi perdere.
Avevo soggezione di lei. Non solo perché era bellissima, ma anche perché era estremamente severa. Alla prima lezione mi aveva fatto eseguire tre spartiti diversi, voleva capire a che livello fossi realmente, come se non avesse completa fiducia nelle mie parole. Forse erano le mie felpe, forse era il mio sguardo assente, privo di emozioni. Marina, la signorina Marina, ti guardava dall'alto al basso, ti esaminava.
Non parlava molto, ma riusciva ad essere estremamente delicata nonostante il suo modo di parlare così articolato cozzasse con i suoi lineamenti dolci.

-In realtà sei a buon punto- perciò ero rimasto stupito quando mi aveva fatto quell'affermazione, quel pomeriggio, a fine lezione -C'è molto di te in quello che suoni-

-Mi scusi, in che senso?- faccio un po' fatica nell'essere spontaneo, la cosa più facile che mi riesce in quei momenti è stare in silenzio. Ma quella volta era stato più forte di me. Dovevo capire. Dovevo capirla.

-Non esegui Bach o Mozart, tu esegui quello che questi pezzi ti hanno lasciato dentro- ai corsi avevo sentito tante voci su di lei, tutti ne parlavano bene, tutti dicevano che fosse una persona affascinante, buona, comprensiva, ed io avevo capito che fosse anche in grado di guardarti dentro.Forse qualche giorno fa avrei continuato a pensare il contrario. Avrei continuato a pensare che fosse solo severa, che non gli piacessi, che addirittura ce l'avesse con me perché ero estremamente diverso da lei. Marina era così elegante, ed io così anticonvenzionale. Ed invece credo che le voci fossero vere.

-Le tue mani, dicono tutto questo-

救い出すよ必ず// I'll Save uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora