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Mi hanno sempre detto che ho una bella voce, che mi muovo bene, che sono fatta per stare sotto ai riflettori. E forse c'è un pizzico di verità in tutto ciò.

Da tre anni faccio parte delle Fifth Harmony, insieme a Dinah, Normani, Allyson e Camila.

È iniziato tutto da cinque diverse audizioni ad X-Factor, ed è successo tutto così in fretta che nel giro di un anno ci siamo trovate a girare l'intera America tenendo concerti in varie città. Poi abbiamo raggiunto l'Europa, esibendoci a Londra, Barcellona, San Pietroburgo, Milano, e molte altre città. Siamo arrivate in Asia l'anno scorso e in questo momento siamo in Oceania, più precisamente in Nuova Zelanda, a Wellington.

Nessuno si aspettava un successo del genere.

In questo momento siamo tutte e cinque nel nostro tour-bus, che ci scarrozza ovunque.

Dinah e Normani sono nella zona salotto, impegnate nella visione di stupidi video di gattini che inseguono delle lucine. Normani ha la testa appoggiata sulla spalla di Dinah, la quale le accarezza dolcemente i capelli. Hanno un comportamento talmente sciolto e naturale che mi chiedo come faccia il management a non capire che tra di loro c'è qualcosa che va ben oltre l'amicizia. Le uniche che sanno della loro relazione siamo io, Camila e Ally, ma chiunque potrebbe capirlo semplicemente guardandole in questo momento.

Ally sta dormendo beatamente nella sua cuccetta, lo si capisce dal leggero russare. Lei è una che sprizza energia da tutti i pori, pensa sempre positivo e vede sempre il lato bello delle cose, penso che certe volte, senza di lei, non potremmo davvero andare avanti.

Infine c'è Camila, seduta a terra con la sua chitarra sulle gambe, intenta a suonare una qualche melodia che probabilmente ha composto lei stessa. È così bella, con quel ciuffetto di capelli davanti agli occhi sfuggito dalla sua coda di cavallo fatta di fretta, gli occhi socchiusi mentre cerca l'accordo perfetto, le dita che scivolano sulle corde della chitarra e la lingua che le bagna le labbra di tanto in tanto.

Sarà che siamo entrambe di Miami e che frequentavamo la stessa scuola senza saperlo, sarà che ci siamo trovate nello stesso volo per andare all'audizione oppure sarà che abbiamo dormito nello stesso letto per una notte (dopo il provino ad X-Factor, lei non sapeva dove stare per quella prima notte, e siccome tutte le stanze dell'albergo più vicino agli studi erano occupate ed io stavo da sola in una piccola camera, le ho offero di stare nella mia stanza. È stato un gesto carino, no?), ma Camila è la ragazza con cui ho legato di più tra le quattro. Abbiamo un legame speciale, non solo come due semplici compagne di band. Lei è la mia migliore amica. O almeno, dovrebbe esserlo.

Perché dico "dovrebbe"? Beh, si presuppone che non si potrebbe considerare "migliore amica" la ragazza per la quale hai una cotta stratosferica, mi sbaglio?

Non è stato traumatico rendermi conto di questo sentimento, anche perché sono sempre stata sicura sul mio orientamento sessuale e della mia preferenza per le ragazze, fin da quando all'asilo baciai sulle labbra quella che all'epoca era la mia migliore amica e le chiesi se potevamo farlo ancora perché la sua bocca aveva un buon sapore.

Comunque, all'inizio non è stato per niente facile. Me la vedevo sbucare ovunque ed era difficile non saltarle addosso e baciarla con tutta la forza che avevo in corpo. Ho iniziato a controllare il sentimento un paio di mesi dopo, riuscendo nasconderlo perfettamente.

Essere la sua migliore amica aveva i suoi vantaggi, però: potevo abbracciarla quando volevo, potevo baciarle la testa quando le auguravo la buonanotte, potevo coccolarla mentre guardavamo un film tutte e cinque insieme. Potevo vederla pure indossare le mie felpe che le stavano troppo grandi e la rendevano ancora più tenera e bella di quanto non fosse già.

If I Ain't Got You ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora