9 Novembre, 2015
T-BoyQuesto ufficio non mi ispira per nulla. Direi che sembra più uno sgabuzzino. Alla mia destra c'è solo una finestra che affaccia sul retro del pub, il panorama? Un muro di cemento, come quello che avevo intorno al cuore. Il titolare -l'amico di mio padre- è seduto davanti a me, al lato opposto di una scrivania arronzata. Sta segnando i miei dati e continua a parlarmi di come lui e mio padre si siano conosciuti, delle partite a pallone che facevano ogni sabato pomeriggio, insomma le solite stronzate di cui a me non frega nulla. Soprattutto perché riguardano mio padre. Tuttavia, questo Simon, non mi è così antipatico. Forse perché ha quel sorriso rassicurante sulle labbra.
-Non pensavo avesse un altro figlio, John- continua a scrivere, mi lancia solo uno sguardo, ed io vorrei non aver pensato che fosse simpatico.
-Immaginavo- questa l'unica cosa che riesco a dire. Perché io altro non avrei da aggiungere. Altro non c'è da aggiungere in merito.
-Perchè?- Simon sembra essere stato colpito dalla mia affermazione, ma negli occhi non leggo reale interesse o forse si tratta solo di educazione. Non saprei distinguerli comunque.
-Ha avuto due donne diverse- riesco solo a dire, un po' perché vorrei screditare quella che è la falsa immagine che mio padre propone agli altri. Forse è anche per questo che non ho voluto mai prendere una strada corretta, perché era l'arma più efficace per far perdere credibilità a mio padre. Comunque Simon non va oltre, non mi fa altre domande. E per questo ritorna ad essere accettabile secondo i miei parametri.-Allora abbiamo deciso- esordisce alla fine, mentre posa in una cartellina quella che credo sia la mia assicurazione -Verrai ogni martedì, venerdì e sabato- annuisco, anche se sono tremendamente scocciato. Quella è la prima volta che prendo sul serio qualcosa, è la prima volta che decido di mettermi in gioco. Di cambiare rotta.
-Ti aspetto domani pomeriggio- quella penso sia l'ultima cosa che mi dice, sto per rispondergli che va bene, che mi sarei presentato il pomeriggio successivo, quando entra nel locale lei.Ha i capelli sciolti, sono più lunghi rispetto a qualche anno fa. Saluta Simon, mi lancia uno sguardo circospetto quasi sorpreso, ma soprattutto sono sicuro che si starà chiedendo perché sono lì, a quell'ora del pomeriggio, nel suo posto di lavoro. I suoi capelli continuano a distrarmi anche quando Simon mi domanda di nuovo se ci sarò il giorno dopo.
-Non potrei mai mancare-
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救い出すよ必ず// I'll Save u
FanficBOY IN LUV SERIES // Second Act Sono passati tre anni dagli ultimi avvenimenti, Key ormai è all'università: viaggia tra la città in cui vive da sempre alla città in cui cerca di crearsi un futuro. La sua vita è molto diversa da quando frequentava i...