Your Laugh

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15 Novembre, 2015
Jemy

Non capisco.
Guardo il soffitto bianco davanti a me, sdraiato su questo letto che non è mio davvero, mentre continuo a fare palleggiare una pallina di basket sopra la mia testa.
Davvero non riesco a capire.
La pallina continua a sbattere sul muro, è un movimento veloce come quello delle mie mani che continuano ad afferrarla e poi tirarla.
Per quanto tempo dovrò stare qui? Quanto tempo servirà ai miei genitori per capire che io non voglio studiare? Che l'università non è qualcosa che mi appartiene?
Ci penso un attimo.
Ma allora cosa mi piaceva fare?
La pallina continua a sbattere sul muro, sempre più forte, mentre mi rendo conto che io non ho nessun interesse. Non c'è nulla che davvero mi piace fare.
L'unica cosa che davvero mi era piaciuta fare era stato lavorare al negozio di tatuaggi, anche se io ero solo quello che prendeva gli appuntamenti, ci avrei passato la vita lì dentro. Forse avrei potuto imparare, forse avrei potuto fare quello nella vita.
Sbatto di nuovo la pallina al muro con molta più forza di quello che penso.

-JEMY SMETTILA DI FARE CASINO-

Ed ecco che come da copione Jin mi rimproverava per la milionesima volta. Non c'era stata occasione in cui non mi aveva detto quella frase: una volta era per la musica troppo alta, una volta era perché parlavo troppo forte al telefono, una volta entrò in camera mia così incazzato che temetti mi volesse tirare un pugno.

-VAI AL DIAVOLO- gli urlo di rimando, lanciando bruscamente la pallina verso il cestino accanto alla scrivania. Jin non mi risponde, ma posso chiaramente sentirlo parlare. Continua a ridere, starà sicuramente parlando al telefono con qualcuna delle ragazze che gli girano sempre intorno.
Basta. Voglio uscire da questa stanza, spero che in cucina ci sia qualcosa da mangiare. E poi non mi va di stare a sentire quell'idiota vantarsi della sua laurea imminente. Vaffanculo.
Esco dalla stanza pronto a fargli fare una figura del cavolo, ma mi fermo all'istante, sulla soglia della porta della camera leggermente socchiusa.

-Come sta?- io quella voce la conoscevo, ma cosa ci faceva lì?

-Non lo so, lo sai com'è fatto- mi avvicino un po' di più, perché sono sicuro che Jin è pronto a sparare qualche cazzata delle sue -Per lo più rompe i coglioni- come non detto.

Ma poi la sento ridere. Era da un po' che non la sentivo ridere. Erano tre anni che non la sentivo ridere.

-Mi manca anche quello di lui-

救い出すよ必ず// I'll Save uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora