Te lo dirò quando lo saprò.

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Il tempo passava.

Mi ripetevo di esser cambiata e cercavo di convincermene.

Ho iniziato a mangiarmi le unghie, a non dormire la notte, a desiderare tutto e niente nello stesso momento. Ho iniziato a decidere da sola cosa indossare, a saper accostare i colori e a pensare al futuro. Ho deciso di crescere in fretta, di ascoltare la musica che mi faceva stare bene, di litigare con le persone che mi intralciavano la vita. Ho capito che mi mancava qualcosa solo dopo averla trovata. Ho capito che ci si deve attaccare alla vita se non vuoi rimanere indietro. Ho messo da parte i sogni per un po' ma poi sono tornata indietro a riprendermeli perché non avevo nulla a cui aggrapparmi. Ho capito che in questo mondo o distruggi o vieni distrutto. Che c'è chi ama per passione e chi per passatempo. Ho deciso di cambiare modo di vestire, di iniziare a truccarmi e di avere più cura di me stessa. Ho capito di non essere in grado di parlare e quindi ho iniziato a scrivere. Ho capito di non piacermi nonostante i cambiamenti. Ho odiato le cose che ora amo ed ho amato le cose che ora odio.

Avevo solo diciassette anni e tanta voglia di vivere fra le mani. Diciassette anni e poca voglia di rimanere lì dove stavo. Diciassette anni ed un nome, il suo, che mi rimbombava nella testa. Diciassette anni ed un altro nome, il mio, stretto sulle sue labbra.

Era da poco iniziata l'estate ed io quei diciassette anni li avevo appena compiuti, la mia pelle era bianchissima ed i ricci capelli neri carbone la rendevano ancora più pallida.

Diciassette anni ed il nome stretto sulle sue labbra era Alice, ossia il mio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 23, 2014 ⏰

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