Scuotimi.

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-Non ci posso credere-sbotta Allison-Ma come si è permessa?
Enea cerca di farla calmare, ma peggiora così tanto la situazione che alla fine la bionda si alza e si incammina lontana dal nostro tavolo, ovviamente il suo fidanzato la segue per cercare di calmarla anche se prevedo che peggiorerà solo il suo stato d'animo.
-E tu come stai? Sarei arrabbiato, insomma, ti ha accusato di qualcosa che eri in passato e che non sei più, presumo che non sia bello essere etichettati subito come-parla, senza freno la ragazza seduta accanto a me che non può essere che Soleil.
-Chiudi quella bocca, santo cielo-interviene Ginevra alzandosi dal suo posto, mentre si massaggia le tempie.
Liam cerca di afferrarle la mano per farla risedere e di conseguenza calmarla, ma Ginevra si sottrae al suo tocco e si allontana da quest'ultimo che ne rimane ferito dal gesto.
-Secondo te come potrebbe mai sentirsi?!-la aggredisce sfoderando il lato peggiore del suo carattere-Sai non è bello essere etichettata per la persona che eri.
Appena ha finito di parlare anche lei si allontana dal nostro tavolo, Liam è in procinto di alzarsi e inseguirla, ma Kevin lo ferma.
-Ha bisogno di sbollire, se adesso la insegui saprà solo dirti cose brutte-lo avverte il suo migliore amico.
Liam si divincola da quella stretta:-Non m'importa, ha bisogno di me.
È bello quello che Liam fa per Ginevra, la sua presenza nella sua vita, lui per lei è una sicurezza. E Ginevra è una persona a cui voglio tanto bene e rispetto in tutto e per tutto, eppure non posso fare a meno di pensare che Liam sia troppo per lei.
Se prima pensavo che sarebbero stati bene insieme, che si sarebbero compensati, adesso li vedo sotto una luce diversa: pensavo che con il tempo Ginevra potesse innamorarsi di Liam, ma non sembra che quel sentimento si sia manifestato in lei, la contrario di lui che è palesemente innamorato della sua ragazza.
-Fidanzati-sospira Martin, per poi mangiare la pasta con un ghigno sul viso.

-Mi dispiace di aver fatto tutto questo casino-dice Soleil richiamando la mia attenzione su di lei-Io non volevo e non pensavo...
-Tranquilla-la rassicuro, mettendo una mano sulla sua e sorridendogli.
-È tutto così diverso dalle mie zone-sospira e abbassa la testa.
Mi giro nella sua direzione e le faccio alzare il volto, odio che abbia perso il sorriso. Metto le mie mani sulle sue guance e le porto i capelli sulla schiena.
-È vero, qui è tutto diverso, ma tu non sei per questo sbagliata-la difendo-Ginevra avrà avuto la luna storta per conto suo, non era arrabbiata con te, tu sei una persona fantastica, deve solo scoprirti.
-Vero-conferma Martin.
-Grazie, Peter, sono felice di essere qui-confessa e le ritorna quel bellissimo sorriso tutto suo.
Mi allungo verso di lei e le lascio un bacio sulla fronte per poi abbracciarla e stringerla a me.

Non voglio che Soleil cambi, no, lei è diversa da ogni singola ragazza che abbia mai conosciuto, è diversa in un modo tutto suo: è unica nel suo genere

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Non voglio che Soleil cambi, no, lei è diversa da ogni singola ragazza che abbia mai conosciuto, è diversa in un modo tutto suo: è unica nel suo genere. È buona, logorroica e pensa sempre prima al bene degli altri. Non ho mai incontrato una ragazza simile a lei.
È piccola di statura, ma in realtà è un'uragano pieno di emozione. Ed è per questo che non voglio che qualcuno o qualcosa riesca mai a fermarla. Lei è speciale e deve rimanere tale. Non permetterò mai che la sua luce si spenga. È troppo speciale per buttarsi giù, anche se molti cercheranno di farlo, io non lo permetterò.

Il cellulare di tutti vibra, compreso il mio.
-Verity-borbottò Ryan, abbandonando il cibo che ha nel piatto per concentrarsi nel leggere il gossip.
Martin si mette a ridere, mentre i visi delle altre persone al tavolo sono completamente bianche. Che succede?
-Peter-mi richiama Kevin, mentre libero Soleil dal mio abbraccio-Dovresti leggere.
-Mi riguarda?
-In un certo senso-risponde Ryan.
-O mamma-commenta Thomas e si gira per guardare, o cercare, qualcuno nella mensa.
Prendo il mio cellulare e insieme a Soleil leggo il messaggio che mi è appena stato inviato da quel numero sconosciuto: Verity.
"Ciao High Social Idea, per chi non mi conoscesse, io sono la vostra informatrice degli scandali più succulenti di questa scuola, da me saprete i gossip più interessanti dei ragazzi/ ragazze più popolari di questa scuoletta da quattro soldi. Siete pronti a sapere cosa nascondono?
Bene, incominciamo da una ragazza che fino alla quarta superiore è stata nell'ombra da sguardi indiscreti, fino all'arrivo di un principe delle tenebre. Avete capito di chi sto parlando, vero?
Beh, della ragazza che si è fatta i gemelli più diversi del mondo!
E, guarda caso, da uno dei due, ha ricevuto un regalo del tutto inatteso, un regalo che potrebbe rovinare la vita a qualcuno. Cosa credete che sia?".
-Peter-mi richiama la ragazza seduta al mio fianco, mentre incomincio a sentire freddo in tutto il corpo.
Non ci posso credere.
Continuo a leggere, per sicurezza.

"Sì, cara High Social Idea, qua sta arrivando un bel bambino/ bambina o chissà forse dei gemelli. Sarebbe ironico no?".

-Peter-questa volta a richiamarmi è il mio fratellastro-Sei bianco in viso.
-Stai bene?-mi chiede Kevin, mentre appoggio il cellulare sul tavolo e Soleil mi accarezza la schiena, nego con la testa.
-Peter non essere sciocco-mi rimprovera Martin, richiamano la mia attenzione-Non può essere tuo.
-E tu che ne sai?-sbotto e mi alzo.
Appena lo faccio tutti gli sguardi delle persone, mi rendo conto, sono su di me.
-Cosa avete da guardare-dico ad alta voce urlando all'intera mensa.
Prendo il cellulare e mi incammino verso l'uscita della mensa: devo chiamare Chiara e chiederle delle spiegazioni, o chiamare quella testa di cazzo di mio fratello. Cazzo devo sapere.
-Peter-mi chiama la voce di Soleil che sta correndo nella mia direzione.
Appena sono fuori dalla mensa mi fermo e aspetto che mi raggiunga.
-Non devi star con me, se non vuoi-affermo guardandola negli occhi.
Scuote la testa d fa un passo nella mia direzione, mi afferra delicatamente la mano e fa incrociare le nostre dita:-Io sono qui perché voglio. Affronteremo questa cosa insieme, okay?
Alza la testa e io annuisco.
-Sono felice che tu sia qui-le confesso.

Una vita per essere amati // cole sprouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora