P . O. V. ‘ s Liam
Avevo conosciuto Tanya alle medie. Lei era la nuova arrivata di terza e io il novellino di prima media. Il nostro incontro non fu uno dei migliori. Già dall' inizio dell' anno, gli altri cominciarono a escludermi per quello che ero e a mensa avevo sempre un tavolo vuoto tutto per me dove nessuno voleva avvicinarsi.
Ma a quel tempo non mi importava più di tanto. Non sapevo nemmeno cos' era l' amicizia. I miei papà dicevano sempre che era un patto di fedeltà tra due persone, ma io non riuscivo comunque a capire perché non avevo esperienze.
Mi mancava un pezzo fondamentale nella vita e lo sentivo chiaramente, fino a quando non arrivò Tanya.
Ero stato messo al muro da alcuni cavernicoli della scuola e tempestato di insulti di ogni tipo, quando una ragazza dai capelli biondi raggiunge me e quel gruppo decisamente con il mestruo.
<< Perché non ve la prendete con qualcuno della vostra età? >> disse e a questo punto tutti si mise a ridere. In realtà questa frase che può sembrare pacifista, non l' avevo mai capita. Perché dovrebbero prendersela con uno della loro età? Non possono smettere e basta di fare i cavernicoli rissosi in giro?
Ora devono anche scassare le scatole ai ragazzi innocenti e maturi.
Comunque, il gruppo non si mosse da me e quindi la ragazza cominciò a dargli calci e spintoni ad uno ad uno.
Ero completamente immobile a guardare la scena stupito. Nessuno nella scuola aveva mai avuto il coraggio di fare una cosa del genere.
Quando finalmente gli uomini di Neanderthal si allontanarono, la ragazza dai capelli d' oro si presentò con il nome di Tanya Smythe. Io e la mia salvatrice dopo quell' accaduto cominciammo a parlarci.
A volte ci incontravamo in mensa, a volte nei corridoi. E in quelle poche volte che ci vedevamo, per me era una gioia parlare con qualcuno delle mie opinioni senza essere giudicato.
Ovviamente ci giudicarono lo stesso: il gay di prima media che se ne va in giro con la ragazza tosta di terza, tutto era molto strano.
Ma a Tanya non importava, ed è questo che mi piaceva di lei. Poteva camminare anche tutta nuda per la scuola ed essere derisa da tutti, a lei non sarebbe importato.
Più ci giudicavano, più lei si avvicinava a me, fino ad arrivare a vederci ogni giorno.
Parlavamo delle nostre insicurezze, dei nostri problemi e insultavamo quella gente poco matura che si aggirava nella scuola.
E quando lei mi disse:
<< Sono felice di essere tua amica. >>
Dentro di me finalmente si fece avanti quella sensazione, il piacere di avere qualcuno di cui fidarsi.
Lo dissi ai miei papà, che divennero più felici di me. Ma ovviamente c’è sempre qualcosa che deve andare male nelle cose belle. Ci sarà sempre un lato negativo.
Tanya, come vi ho già detto, era al terzo anno e dopo di questo si sarebbe trasferita in un'altra città per frequentare il liceo più prestigioso nei paraggi, come volevano i suoi genitori.
Mi disse che lei non aveva intenzione di andarci, che voleva rimanere con me in quella scuola e farsi bocciare finché non sarei arrivato anch’io al liceo così da andarci insieme. Mi sembrava un idea assolutamente folle, perfino per lei.
Stava esagerando e lo sapevo, così le dissi di partire e di non pensare a me.
<< Non ci penso neanche. Io ti voglio bene, Liam! Voglio stare con te qui. >> esclamò prendendomi le mani.
<< Tanya, ci rincontreremo. Forse non qui, forse non a quello stupido liceo, ma io so che ci rincontreremo. Ne sono sicuro. >>
Lei sorrise.
<< Tu non sei mai sicuro di niente. >>
Era vero. Ero sempre insicuro su tutto e tutti. Se avevo una cosa in mente, ma gli altri me la impedivano, non mi interessava più e la abbandonavo. Era un mio vizio.
<< Si lo so. Ma su questa cosa sono sicuro. >>
Tanya allora annuì e mi guardò.
<< Mi prometti che in questi anni sarai più forte? Che non ti farai mettere i piedi in testa da nessuno? >> erano grandi promesse. Capii che per il mio bene e anche per rendere felice Tanya, dovevo mantenerle.
E lo avrei sempre fatto.
<< Sì. >> così ci abbracciammo e il giorno dopo lei partì.
Per anni ho mantenuto la promessa di Tanya e quando la rincontrai, in quell' ospedale, fu sicuramente uno dei momenti più belli della mia vita dopo aver incontrato Adam.
Vederla lì, dopo tanti anni, fu una vera e propria fortuna. Tutto me stesso stava crollando prima che lei apparisse davanti ai miei occhi. Tutto me stesso stava lentamente morendo a causa di Adam.
E ammetto che mancava poco così da piangere in macchina cantando “ All By Myself “ di Celine Dion come Emma e Quinn in Glee.
Insomma, se non l' avessi incontrata lì probabilmente mi avrebbero trovato morto stecchito.
L' incidente di Thomas, però, mi faceva stare comunque male. Anche se era il ragazzo più pervertito che abbia mai incontrato, mi ci ero affezionato.
Ero stato avvertito del suo ricovero da un infermiera, che chiamò i primi due numeri recenti trovati sui contatti di Thomas ovvero me e Adam.
Ringrazio Dio di averlo chiamato un ora prima dell' incidente per chiedergli dove potevo mettere la sua collezione di riviste porno, sennò l' infermiera avrebbe chiamato una delle sue tante conquiste. Appena mi avvertirono di quel che era successo, corsi in ospedale, prendendo le pantofole di Thomas, nel caso ci fosse rimasto per molti giorni.
La vista di Adam seduto su una delle sedie di attesa mi distrusse completamente. Sembravo sorpreso dalla sua presenza, quando in realtà non avrei dovuto esserlo affatto dato che era suo fratello.
Ma ogni volta che lo vedevo mi ricordavo quell' episodio ed era uno strazio.
Lui era altrettanto confuso nel vedermi e quando abbracciai Tanya lo vidi strano. Non aveva la stessa espressione dei giorni normali, forse era solamente preoccupato.
E se fosse stato geloso?
Scacciai subito quel pensiero, era impossibile. Adam non sembrava il tipo da gelosia, non lo sembrava affatto.
Era tutto così strano, quel posto mi faceva pensare troppo.
Quando l' infermiera ci fece entrare nella stanza di Thomas, cioè, fece entrare Adam nella sua stanza poi successivamente entrai io costringendola; Thomas mi parlò a lungo dell' incidente e capii due cose: per lui Tanya era la sua fidanzata, invece Tanya diceva che era il loro primo incontro e lui la stava corteggiando, per lui il fidanzato di Tanya era il suo acerrimo nemico e lo aveva preso a pugni prima dell' incidente, per Tanya Thomas conosceva il suo fidanzato da un ora prima dell' incidente dove era scappato con la paura di essere picchiato da James.
Insomma, c' erano parecchi conflitti.
Guardai Adam, che aveva lo sguardo pensieroso e non parlò per tutto il tempo. Chissà a cosa pensava. Dovevo smetterla di pensare a lui, lo sapevo, però, quando si fece tardi e l' infermiera ci disse che il ristabilimento di Thomas impiegava una settimana, mi accorsi che io e Adam avremmo dovuto stare da soli in casa.
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||Il Club LGBT||#Wattys2018
De TodoAdam Williams è un ragazzo gay che da sempre ha una cotta per Ryan, il ragazzo che gli ha fatto scoprire la sua omosessualità e in passato suo migliore amico. Alle superiori Ryan si presenta come uno stronzo e Adam viene costretto ad essere solo, i...